[Discussioni] Brevetti sw e liberta' di parola

Paolo Redaelli paolo.redaelli a poste.it
Lun 9 Ago 2004 11:51:34 CEST


Il sab, 2004-08-07 alle 12:47, Riccardo Furlan ha scritto:
> Paolo Redaelli wrote:
> > Brevetti e liberta' di parola. Ci stavo pensando ieri sera. Premetto che
> > non sono un legale e che la mia conoscenza del sistema brevettuale e'
> > limitata.
> > Mi e' sempre sembrato che l'istituto brevettuale si basasse sul
> > presupposto dello sfruttamento commerciale dell'invenzione. 
> 
> Da quello che ne so io (IANAL too) il sistema dei brevetti è nato come 
> una forma legislativa di proteggere il progresso.
> Praticamente chi ha una soluzione innovativa ad un problema tecnico, 
> userebbe il sistema del segreto aziendale per proteggere la sua 
> 'invenzione'; con i brevetti invece, si viene tutelati dalla legge allo 
> sfruttamento commerciale della cosa (per un periodo di tempo limitato, 
               ^^^^^^^^^^^
> mi pare siano vent'anni), a patto di renderne pubbliche le specifiche, 
> così che altri possano cominciare dal punto dove è arrivato l'inventore 
> e fare 'progresso'.
La parola chiave della mia idea è appunto sfruttamento "commerciale". Se
rilascio i sorgenti gratuitamente, che sfruttamento commerciale può
esserci?
La questione è: se io rilascio *gratuitamente* un programma rilasciato
sotto GPL e qualcuno ritiene che violi un brevetto può o nò citarmi in
giudizio, visto che manca il prerequisito essenziale (lo "sfruttamento
commerciale")? 
	Ciao 
		Paolo




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