[Discussioni] Brevetti sw e liberta' di parola

Francesco Potorti` pot a softwarelibero.it
Lun 16 Ago 2004 23:58:55 CEST


Paolo Redaelli:
>Mi e' sempre sembrato che l'istituto brevettuale si basasse sul
>presupposto dello sfruttamento commerciale dell'invenzione. 
>Pensavo anche al fatto che in quasi tutte le costituzioni dei paesi
>liberi la liberta' di parola ha uno status superiore alla protezione
>brevettuale. Ed il sorgente di un programma libero e' espressione della
>liberta' di parola.
>Se entrambe queste premesse sono vere, allora e' possibile solo e
>soltanto per il software libero aggirare i brevetti sw(*): rilasciare
>tutti i programmi come sorgente. Eventuali versioni compilate sarebbero
>disponibili a titolo gratuito; se una cosa e' data via gratis quale
>sfruttamento commerciale puo' esserci? E se anche la diffusione di
>binari fosse vietata per programmi che infrangono eventuali brevetti sw
>c'e' sempre la possibilita' che il cliente commerciale scarichi il
>programma e che l'azienda che vive di software libero gli venda la
>consulenza ed il servizio di ricompilazione svolto su sue macchine.

Nelle tue due ultime righe è descritto un metodo di sfruttamento
commerciale.




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