[Discussioni] Re: Nuove licenze italiane anche per il software
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Lun 13 Dic 2004 21:36:07 CET
Federico Di Gregorio Scrive:
> ti rispondo in privato perché oltre le 2 batture in lista le risate si
> trasformano in rumore. no, decisamente, no. io capisco il tuo
> attaccamento a quella licenza e anche l'idea di avere una licenza ben
> integrata nella legislazione italiana ma nessuno ti sta criticando
> "tanto per". i due punti evidenziati sono _davvero_ punti dubbi se vuoi
> definire quella licenza copyleft. invece di difenderla ad oltranza
> pensando che siano gli altri a "non capire" prova a guardarla come la
> vediamo noi.
Per carità: state facendo un debugging che andrebbe pagato! :-)
Su questo non posso che ringraziarvi.
Però, nell'assenza di quelle 2 clausole in che modo tu saresti più libero?
Si applicano comunque le convenzioni internazionali e la legge nazionale...
chi ti dice che ti garantiscano più libertà?
Se ragioniamo nell'ottica del "meno tocco più libero sono", adesso il
copyright sarebbe il massimo della libertà. E invece mi pare che per avere
libertà occorre inserire tutta una serie di permessi e condizioni.
Quelle due clausole aumentano la tua libertà non la restringono.
Ma hai ragione, mi metto nella vostra ottica:
non avete esitazione a dire che alcune Creative Commons sono licenze libere
copyleft. Ma le avete lette bene? Avete visto, ad esempoio, che fanno salvi
i diritti connessi? Quelle le chiamate libere copyleft senza esaminarle e
queste, che sono davvero fatte per essere libere (e sono davvero libere,
anche dalla SIAE), dite che non lo sono. :-)
I pregiudizi non sono mai opportuni, sia nel bene che nel male.
Ciao, Valentina.
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