[Discussioni] Brevetti software - Odg Comune di Torino

Silvano Sartore silvano a kweb.it
Mer 15 Dic 2004 10:49:20 CET


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Date: Wed, 15 Dec 2004 09:22:30 +0100 (CET)
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To: torte a lists.initd.org
Subject: [Torte] Brevetti software - testo approvato in Comune

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 6 dicembre
2004

OGGETTO:  BREVETTI DI SOFTWARE. 

"Il Consiglio Comunale di Torino,   

PREMESSO CHE

-	l'art. 52 della Convenzione Europea dei Brevetti,
l'art. 12 della legge italiana sui brevetti, così come
le norme nazionali degli altri Stati membri
dell'Unione Europea, vietano la brevettazione dei
software in quanto tali;
-	l'Ufficio Europeo dei Brevetti ha rilasciato negli
ultimi anni oltre 30.000 brevetti di software
adottando una interpretazione restrittiva del divieto
di brevettare software previsto dall'art. 52 della
Convenzione Europea dei Brevetti;
-	mentre la giurisprudenza di alcuni Stati europei ha
ammesso la brevettabilità  del software, la
giurisprudenza della maggioranza degli Stati
dell'Unione Europea, tra i quali l'Italia, continua a
ritenere un'interpretazione delle norme più aderente
alla lettera delle stesse e non ammette i brevetti di
software;
-	nel tentativo di armonizzare il quadro normativo, la
Commissione dell'Unione Europea, il 20 febbraio 2002
presentava una proposta di direttiva del Parlamento
Europeo e del Consiglio relativa alla brevettabilità 
delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori
elettronici (n. Com (2002) 92 definitivo) che, nella
sua formulazione originaria, ammetteva la
brevettabilità  dei software. Il Parlamento
dell'Unione Europea, il 24 settembre 2003, votava
degli emendamenti che modificavano profondamente
l'impianto della proposta della Commissione,
disegnando un quadro normativo nel quale si chiariva
il divieto di brevettare i software;
-	l'adozione della Direttiva avviene attraverso
procedura di codecisione, che prevede la
partecipazione ed il voto sia del Parlamento che del
Consiglio;
-	il 17 maggio 2004 il Consiglio dell'Unione Europea
esprimeva accordo politico su una posizione comune con
la quale si approvava un testo della Direttiva che
azzerava il risultato del voto democratico espresso
dal Parlamento Europeo;

-	successivamente, dietro pressione del proprio
Parlamento nazionale, l'Olanda ritirava la propria
dichiarazione di voto nel Consiglio Europeo, seguita
anche dall'Estonia; 

PRESO ATTO CHE

-	Il Consiglio Comunale con mozione del 10 febbraio
2003 (mecc. 2002 09590/002) dal titolo "Software
libero" ha preso atto del fenomeno del software
libero;
-	lo scorso 17 maggio 2004, il Governo Italiano, non
ha votato a favore del testo di Direttiva approvato
dal Consiglio dell'Unione Europea; 

CONSIDERATO CHE

-	nel corso del dibattito in Assemblea Plenaria che ha
preceduto il voto del 24 settembre 2003, molti tra i
Parlamentari che hanno preso la parola riconoscevano
il valore sociale della grande partecipazione popolare
ed interesse che i lavori di questa direttiva hanno
suscitato;
-	l'art. 27, I comma della Carta Universale dei
Diritti dell'Uomo stabilisce che "ogni individuo ha il
diritto di partecipare liberamente alla vita culturale
della comunità, di godere delle arti e di partecipare
del progresso scientifico e dei benefici che da questo
risultino";
-	il fondamentale diritto umano è ribadito dall'art.
15 del Patto Internazionale dei Diritti Economici,
Sociali e Culturali;
-	la Sottocommissione per la Promozione e Protezione
dei Diritti Umani dell'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Diritti Umani con Risoluzione
2000/7 e Risoluzione 2001/21 ed il Comitato sui
Diritti Economici, Sociali e Culturali con la
dichiarazione sui Diritti Umani e la Proprietà 
Intellettuale del dicembre 2001 resa in occasione
della conclusione della sua 27a sessione, confermano
che il diritto dei brevetti deve essere limitato
dall'interesse pubblico e deve rispettare i Diritti
Umani;

CONSIDERATO ANCORA CHE

I brevetti di software:
-	incentivano la naturale tendenza monopolistica del
mercato del software favorendo le imprese dominanti ed
offrendo loro nuovi strumenti di esclusione dei
concorrenti dal mercato;
-	danneggiano le PMI e gli sviluppatori indipendenti,
incapaci di far fronte agli alti costi di
brevettazione e di contenzioso;



CONSIDERATO INFINE CHE

ammettere i brevetti software senza alcuna prova che
questi incentivano e beneficiano la società comporta
il rischio, fra l'altro, di danneggiare se affidati a
pure meccaniche di mercato, l'intero comparto della
ricerca avanzata a livello europeo determinando un
indebilimento complessivo della capacità industriale e
produttiva delle aziende europee ai concorrenti, in
particolare alle società statunitensi;

ESPRIME

la propria opzione per un modello di società  fondato
sui valori della libertà, della solidarietà , della
parità di opportunità particolarmente nel settore
della ricerca ed innovazione tecnologica e della
conoscenza in generale;

INVITA

-	il Governo Italiano a perseverare nella linea
espressa di opposizione all'ammissibilità dei brevetti
di software;
-	le Istituzioni Europee a considerare con attenzione
le implicazioni non solo economiche, ma anche sociali
e culturali della scelta relativa all'adozione o meno
dei brevetti di software."   

----- End forwarded message -----

ciao

-- 

silvano

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Ai miei tempi si' che si faceva il vero cinema,
  quello con la `A' maiuscola. - Gina Lollobrigida, intervista al TG2



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