[Discussioni] Copyzero X SW: sintesi, sintesi, sintesi
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Mer 15 Dic 2004 14:41:53 CET
Qui trovate una licenza libera copyleft incompatibile con la GPL (perché ha
la clausola di persistenza attiva):
http://www.costozero.org/wai/licenza_sw.html
Qui invece trovate la licenza Copyzero X SW:
per generare una licenza libera non copyleft compatibile con la GPL, vi
basterà selezionare *soltanto* le prime tre caselle.
http://www.costozero.org/licenze/selezione_licenza_sw.php
Sono stati sollevati problemi in relazione a:
Clausola SIAE e Foro competente.
Il problema della clausola SIAE esiste *soltanto* nella licenza predefinita:
"5. Clausola SIAE
Il licenziante dichiara di non essere iscritto alla SIAE."
Questa clausola è espressione di un principio di libertà:
chi è iscritto alla SIAE non può adottare alcuna licenza (i suoi interessi
patrimoniali vengono gestiti esclusivamente e direttamente dalla SIAE);
la clausola è inserita a scopo *informativo* (si tratta di elementi già
operanti ex lege: dunque sono restrinzioni che non si possono né aggiungere
né togliere: anche la GPL le ha) affinché il licenziante eviti di dare il
via ad un processo di sviluppo collettivo di un software illudendo sé e gli
altri che si tratti di software libero. Vi lascio immaginare le conseguenze.
Inoltre, la clausola SIAE fa in modo che un agente SIAE che legge la licenza
con la quale distribuisci un software (anche su cd) capisca che SIAE è fuori
gioco: tutto questo affinché il software possa circolare liberamente, anche
oltre Internet (e infatti abbiamo predisposto anche una versione speciale:
http://www.costozero.org/wai/licenza_sw_carta.pdf).
Per questi motivi **la clausola SIAE rafforza la libertà e non la
restringe**.
"9. Foro competente
Per ogni disputa connessa alla presente licenza, sarà competente il Foro del
capoluogo più vicino al domicilio dell'autore del programma per elaboratore
originario."
Spiegazione:
"1. Definizioni
a. Programma per elaboratore (software) originale: un software non basato su
un altro software.
b. Programma per elaboratore (software) originario: un software su cui si
basa un software derivato.
c. Programma per elaboratore (software) derivato: un software basato su un
software originario."
Il Foro competente è quello dell'autore del programma origina*rio*, non
necessariamente quello dell'autore del programma origina*le*.
Il Foro cambia *senza creare incompatibilità* a seconda dei
soggetti in causa.
Esempio:
X è l'autore del programma originale;
Y è l'autore del programma derivato da quello di X;
Z è l'autore del programma derivato da quello di X ed Y.
Il programma di Y è al tempo stesso originario e derivato.
Il programma di Z è soltanto derivato.
Chi commette la violazione? Y?
Bene: il Foro competente sarà quello di X.
Z?
Bene: il Foro competente sarà quello di Y se soltanto Y è interessato alla
causa, mentre sarà quello di X, se anche X è interessato.
Altro esempio:
A è l'autore del programma originale;
B è l'autore del programma derivato da quello di A;
C è un semplice rivenditore del programma di A e B;
D è l'autore del programma derivato da quello di A e B.
Chi commette la violazione? B?
Bene: il Foro competente sarà quello di A.
C?
Bene: il Foro competente sarà quello di B se soltanto B è interessato alla
causa, mentre sarà quello di A, se anche A è interessato.
D?
Bene: il Foro competente sarà quello di B se soltanto B è interessato alla
causa, mentre sarà quello di A, se anche A è interessato.
C viene bypassato (anche se certamente potrà stare in causa).
Anche questa clausola è espressione di un principio di libertà:
un imprenditore avrà certamente più soldi e maggiori motivazioni economiche
di un programmatore: lasciamo che sia chi si limita a commerciare (chi ha
denaro) e chi viola a spostarsi e non chi crea e deve difendere le proprie
creazioni e le libertà di cui le ha intrise.
Lasciamo chi crea nella possibilità di difendersi sempre e comunque.
Tuteliamo le libertà e difendiamole da chi vuole eliminarle impunemente.
Creiamo deterrenza nei confronti di chi viola ed anzi evitiamo che possa
approfittare della distanza o della propria legislazione per fare un sol
boccone delle nostre libertà.
Per questi motivi **la clausola del Foro competente rafforza la libertà e
non la restringe**.
Ragioniamo un po' come si ragiona con il permesso d'autore.
Non inserire un certa clausola può significare avere una restrizione in più
e non una restrizione in meno.
La GPL non presenta queste due clausole: ciò non significa che sia immune
dai suddetti problemi e che non affrontandoli li risolva.
Anzi, non affrontare questi problemi significa subirli.
L'approccio di quanti hanno commentato la Copyzero X SW e la Copyzero X
http://www.costozero.org/wai/licenza.html
http://www.costozero.org/licenze/selezione_licenza.php
oltre ad essere stato supercifiale e irriverente, ha denotato anche un'ampia
chiusura nei confronti delle idee altrui.
Le nostre licenze intendono creare il maggior numero di possibili
alternative al "Copyright" ossia all'"All rights reserved".
Creative Commons offre 6 alternative, noi ne affriamo oltre 200.000:
è un problema o è un vantaggio?
Molte persone utilizzano la mera nota di "Copyright" anziché una CCPL perché
non fa al caso loro. Addirittura utilizzano una CCPL e poi vi fanno
correzioni. Con una Copyzero X avranno oltre 200.000 possibilità di trovare
quello che cercano. Perché privarle di questa libertà?
L'adattamento delle CCPL al contesto giuridico italiano ha comportato una
serie di problemi enormi e ha aumentato la confusione:
esse fanno intendere che il licenziante può essere iscritto alla SIAE quando
non può esserlo, esse fanno intendere che un autore possa modificare
un'opera come gli pare, oppure che basti la licenza per distribuire musica,
quando occorre licenziare anche i diritti connessi (diritti di cui le
licenze non si occupano).
Viene in mente il progetto AGNULA, che utilizza 2 licenze CC:
bene, se la musica non è autoprodotta in toto, come può essere messa on-line
se non sono licenziati i diritti del produttore, degli esecutori e degli
interpeti?
E Liber Liber? Liber Liber addirittura aveva messo sotto liccenza CCPL opere
di pubblico dominio. :-) C'è tanta confusione tra la gente. Io credo che non
appena incominceremo a fare sul serio (ci saranno cause in Italia aventi ad
oggetto licenze libere), i nodi verranno al pettine:
così avremo modo di riprendere la discussione su ciò che è "ridicolo" e ciò
che non lo è, su ciò che "va archiviato come inutile sega mentale", e ciò
che andrebbe salutato con un minimo di onestà intellettuale.
Tempo al tempo.
Ciao, Valentina.
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