[Discussioni] Copyzero X SW: sintesi, sintesi, sintesi

Paolo Molaro lupus a debian.org
Gio 16 Dic 2004 17:59:50 CET


On 12/15/04 Valentina Parisi wrote:
> Il problema della clausola SIAE esiste *soltanto* nella licenza predefinita:
> "5. Clausola SIAE
> Il licenziante dichiara di non essere iscritto alla SIAE." 
> 
> Questa clausola è espressione di un principio di libertà:
> chi è iscritto alla SIAE non può adottare alcuna licenza (i suoi interessi 
> patrimoniali vengono gestiti esclusivamente e direttamente dalla SIAE);
> la clausola è inserita a scopo *informativo* (si tratta di elementi già 
> operanti ex lege: dunque sono restrinzioni che non si possono né aggiungere 
> né togliere: anche la GPL le ha) affinché il licenziante eviti di dare il 
> via ad un processo di sviluppo collettivo di un software illudendo sé e gli 
> altri che si tratti di software libero. Vi lascio immaginare le conseguenze.

Penso sia importante attirare l'attenzione sulla questione della SIAE,
ma l'iscrizione alla SIAE e' solo una della tante possibili cause
di invalidita' di una licenza. Per esempio uno potrebbe avere firmato
un contratto con la societa' che lo assume che trasferisce i diritti
allo societa'. Oppure, dato che raramente un software non banale di
questi giorni viene scritto senza prendere codice da altro software,
le licenze potrebbero essere incompatibili e quindi l'autore non avrebbe 
nessun diritto di rilasciare il nuovo sw con una sua licenza. E cosi' via,
i casi sono tanti. Per questo non ha senso elencarli tutti nella licenza
e tantomeno elencarne uno solo. Quando l'autore distribuisce del sw
con una particolare licenza, si rende anche responsabile di dire che
lui effettivamente ha il diritto di rilasciare il codice con quella 
licenza.

> Inoltre, la clausola SIAE fa in modo che un agente SIAE che legge la 
> licenza con la quale distribuisci un software (anche su cd) capisca che 
> SIAE è fuori gioco: tutto questo affinché il software possa circolare 

Non penso che la clausola sia corretta, anche perche' i regolamenti
e i contratti di iscrizione alla SIAE potrebbero cambiare.
Invece di includere questa clausola nella licenza, secondo me sarebbe bene
preparare un documento in cui si spieghi con esempi in quali casi
gli autori rilasciano delle opere con delle licenze senza averne piu' il
diritto. Vedi sopra per alcuni esempi. Questo e' importante soprattutto
quando c'e' una profilerazione di licenze, che potrebbero essere tra loro
incompatibili. E' gia' stato spiegato, ma forse va la pena ripetere.
Tu dici che avere la possibilita' di scegliere tra 200.000 licenze e' un
bene e in astratto e' vero, la possibilita' di scelta e' essenziale
(e comunque esisteva anche prima delle tue licenze:-).
In pratica, pero', soprattutto per gli sviluppatori, questo crea una
miriade di possibili combinazioni di licenze diverse e lo
sviluppatore deve fare molta attenzione a scegliere una licenza compatibile,
altrimenti il suo software, anche se rilasciato in buona fede come sw libero,
potrebbe risultare non distribuibile. Per fare un esempio, io che
come lavoro faccio il programmatore, se devo attingere a codice scritto da
altri per inserirlo nel mio codice libero, per prima cosa scarto tutto
quello distribuito con licenze sconosciute, incluse le tue 200.000.
Perche'? Perche' non sono un avvocato e non mi interessa diventarlo.
Se scelgo MIT/X11, GPL, LGPL e poche altre, ho un bell'elenco
(e soprattutto _breve_) scritto da avvocati che mi dice se la
licenza e' compatibile con il mio codice oppure no. Assicurarmi che
il mio programma libero sia effettivamente libero e' uno dei miei impegni
come programmatore, ma non ho nessuna intenzione di perdere tempo
a determinare se la nuova licenza del giorno sia ok oppure no.
Semplicemente la ignoro, insieme al sw che con essa e' stato
rilasciato. Molti fanno cosi'. Il mio consiglio e' di non usare
le licenze "fai da te", in pratica rendono il codice inutilizzabile
(magari legalmente sarebbe utilizzabile, ma nessun sviluppatore
si prenderebbe la briga di accertarsene).

> "9. Foro competente
> Per ogni disputa connessa alla presente licenza, sarà competente il Foro 
> del capoluogo più vicino al domicilio dell'autore del programma per 
> elaboratore originario." 

[... dettagli sul foro competente ...]

> Anche questa clausola è espressione di un principio di libertà:
> un imprenditore avrà certamente più soldi e maggiori motivazioni economiche
> di un programmatore: lasciamo che sia chi si limita a commerciare (chi ha 
> denaro) e chi viola a spostarsi e non chi crea e deve difendere le proprie 
> creazioni e le libertà di cui le ha intrise.
> Lasciamo chi crea nella possibilità di difendersi sempre e comunque.
> Tuteliamo le libertà e difendiamole da chi vuole eliminarle impunemente.
> Creiamo deterrenza nei confronti di chi viola ed anzi evitiamo che possa 
> approfittare della distanza o della propria legislazione per fare un sol 
> boccone delle nostre libertà. 

Questa e' una posizione un po' da difesa con il coltello tra i denti che
non credo sia giustificata.
Diciamo prima di tutto che molti qui e nel mondo del software libero si
riconoscono nelle licenze copyleft perche' sono licenze che 'proteggono'
gli utenti quasi piu' che gli autori, perche' l'obbiettivo
principale e' quello di condividere il sw, non quello di fare il
detective e vedere se altri violano la licenza. Sono due prospettive
diverse e se molti di quelli che scrivono sw sollevano delle riserve su 
questa clausola, dovresti prenderle seriamente in considerazione, perche'
proprio questo e' il punto di partenza.
Ovviamente se vengo a sapere di violazioni delle mie licenze, mi
preoccupo che la questione si risolva, prima di tutto non
ricorrendo in tribunale. Credo che molti altri si comporterebbero allo
stesso modo. Leggiti, per esempio, alcuni dei discorsi
dell'avvocato della FSF su come queste situazioni vengano risolte
senza per forza alzare polveroni e ricorrere alle vie legali.
Ora, per quanto riguarda il foro competente: io personalmente
non sarei interessato ad avere una clausola del genere per il software
che produco. Prima di tutto perche' se ci fosse una violazione
l'ultima cosa che farei sarebbe andare in tribunale. La nostra
per fortuna e' ancora una comunita' in cui le notizie viaggiano
in fretta e un bello sputtanamento via internet e' molto piu'
efficace e soddisfacente di quanto ricorrere agli avvocati e
sperare in un rimborso dopo diversi anni possa mai essere, nel
caso in cui chi fa una violazione della licenza lo faccia con
malizia e scopo di lucro.

> Per questi motivi **la clausola del Foro competente rafforza la libertà e 
> non la restringe**. 

In astratto si'. In pratica quasi nessuno sviluppatore ha voglia di andare 
in tribunale e avere a che fare con gli avvocati, quindi la clausola
non verrebbe applicata. In piu' rende la licenza ragionevolmente 
incompatibile con la GPL (o, se non e' incompatibile, e' perlomeno
discutibile e non vale la pena perdere il tempo a discutere la
questione quando ci sono licenze esistenti che non hanno il problema
che questa clausola introduce).

> Ragioniamo un po' come si ragiona con il permesso d'autore.
> Non inserire un certa clausola può significare avere una restrizione in più 
> e non una restrizione in meno.
> La GPL non presenta queste due clausole: ciò non significa che sia immune 
> dai suddetti problemi e che non affrontandoli li risolva.

Sicuro, ma, come spiegato sopra, la questione della SIAE non ha
rilevanza ai fini della licenza di per se, perche' si presuppone
che chi rilascia un'opera con una particolare licenza, ne abbia il diritto.
Che la clausola ci sia o non ci sia, non ha nessuna importanza, perche'
l'unica differenza e' che l'autore abbia rilasciato un'opera con una
licenza di cui non aveva il diritto coscientemente oppure no. Per
il licenziatario quindi non cambia niente.
Per quanto riguarda il foro competente: secondo me crea piu'
problemi di quanti ne risolva.

> oltre ad essere stato supercifiale e irriverente, ha denotato anche 
> un'ampia chiusura nei confronti delle idee altrui. 

Sei liberissima di proporre tutte le licenze che vuoi, ma spero
permetterai agli autori di decidere quale licenza e' meglio per quello 
che scrivono senza accusarli di chiusura mentale.

> Molte persone utilizzano la mera nota di "Copyright" anziché una CCPL 
> perché non fa al caso loro. Addirittura utilizzano una CCPL e poi vi fanno 
> correzioni. Con una Copyzero X avranno oltre 200.000 possibilità di trovare 
> quello che cercano. Perché privarle di questa libertà?

Nessuna le priva di niente, tu puoi continuare a proporre quante licenze
vuoi: in fondo, perche' fermarsi a 200.000 quando 2 milioni e' meglio?
Allo stesso tempo, ci riserviamo il diritto di suggerire di non usare
nessuna delle 200.000 licenze per i motivi che sono stati spiegati.
Se alla fine di un thread con 200 mail ancora le posizioni non si sono 
avvicinate, vuol semplicemente dire che tu ti tieni la tua idea e gli 
altri si tengono la propria.

> L'adattamento delle CCPL al contesto giuridico italiano ha comportato una 
> serie di problemi enormi e ha aumentato la confusione:
> esse fanno intendere che il licenziante può essere iscritto alla SIAE 
> quando non può esserlo, esse fanno intendere che un autore possa modificare 
> un'opera come gli pare, oppure che basti la licenza per distribuire musica, 
> quando occorre licenziare anche i diritti connessi (diritti di cui le 
> licenze non si occupano).

Questo e' un problema di informazione: che ne dici di scrivere un documento
che spiega le questioni? Un bel documento in italiano sarebbe molto
piu' efficace di 200.000 nuove licenze.

> opere di pubblico dominio. :-) C'è tanta confusione tra la gente. Io credo 

La confusione si migliora con l'informazione, piuttosto che con la
proliferazione delle licenze, IMHO.

> che non appena incominceremo a fare sul serio (ci saranno cause in Italia 
> aventi ad oggetto licenze libere), i nodi verranno al pettine:

Dal punto di vista di molti che lavorano con il sw libero, arrivare ai 
tribunali e' gia' una sconfitta e a noi interessa di piu' condividere
quello che facciamo piuttosto che andare per tribunali, che siano
vicini o lontani. Per questo capirai che a molti la questione del
foro competente possa interessare ben poco, se non come questione
di complessita' e incompatibilita' delle licenze che lo prevedono
rispetto alle altre licenze del codice che riutilizziamo.

Si vede che hai speso molte energie sia per produrre delle nuove licenze 
che siano migliori, sia per difendere le tue scelte. Ma, come spesso
capita ai programmatori, qualche volta vale la pena buttare tutto
e ricominciare da capo (non il thread, eh:-) con un approccio diverso.
Tieni conto dei suggerimenti di chi il sw lo scrive da anni ed e'
interessato alla licenza con cui lo rilascia. Probabilmente e'
importante che ci sia una licenza in italiano ben fatta per il mercato
del software locale, ma e' anche importante che sia compatibile con le
licenze maggiormente usate. E limitati a una o due licenze diverse
e molto semplici, perche' altrimenti si genera solo confusione.
Se volessi riassumere in un breve documento le questioni pratiche
che possono invalidare o rendere inutile una licenza (come la questione
della SIAE, i contratti di cessione dei diritti, le questioni sulla 
condivisione della musica etc.) sarebbe molto utile e informativo.

lupus

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