[Discussioni] Re: Copyzero X SW: sintesi, sintesi, sintesi
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Gio 16 Dic 2004 18:56:23 CET
Paolo Molaro Scrive:
> On 12/15/04 Valentina Parisi wrote:
>> Il problema della clausola SIAE esiste *soltanto* nella licenza predefinita:
>> "5. Clausola SIAE
>> Il licenziante dichiara di non essere iscritto alla SIAE."
>>
>> Questa clausola è espressione di un principio di libertà:
>> chi è iscritto alla SIAE non può adottare alcuna licenza (i suoi interessi
>> patrimoniali vengono gestiti esclusivamente e direttamente dalla SIAE);
>> la clausola è inserita a scopo *informativo* (si tratta di elementi già
>> operanti ex lege: dunque sono restrinzioni che non si possono né aggiungere
>> né togliere: anche la GPL le ha) affinché il licenziante eviti di dare il
>> via ad un processo di sviluppo collettivo di un software illudendo sé e gli
>> altri che si tratti di software libero. Vi lascio immaginare le conseguenze.
>
> Penso sia importante attirare l'attenzione sulla questione della SIAE,
> ma l'iscrizione alla SIAE e' solo una della tante possibili cause
> di invalidita' di una licenza.
E' una causa diversa dalle altre perché riguarda direttamente gli autori di
opere dell'ingegno.
Non mi pare che essere assunti in una società significhi necessariamente
essere autori.
Per esempio uno potrebbe avere firmato
> un contratto con la societa' che lo assume che trasferisce i diritti
> allo societa'. Oppure, dato che raramente un software non banale di
> questi giorni viene scritto senza prendere codice da altro software,
> le licenze potrebbero essere incompatibili e quindi l'autore non avrebbe
> nessun diritto di rilasciare il nuovo sw con una sua licenza. E cosi' via,
> i casi sono tanti.
E allora incomincia a cancellare anche la GPL. Perché anche la GPL presenta
commi meramente informativi. Perché quelli ti stanno bene ma questi no?
Per questo non ha senso elencarli tutti nella licenza
> e tantomeno elencarne uno solo. Quando l'autore distribuisce del sw
> con una particolare licenza, si rende anche responsabile di dire che
> lui effettivamente ha il diritto di rilasciare il codice con quella
> licenza.
Se una licenza fosse utilizzata solo da dei legali, quello che dici sarebbe
giusto, ma siccome una licenza è utilizzata soprattutto da chi legale non è,
l'informativa come anche la GPL ci insegna (sia nel preambolo che
all'interno della licenza) è importante.
>> Inoltre, la clausola SIAE fa in modo che un agente SIAE che legge la
>> licenza con la quale distribuisci un software (anche su cd) capisca che
>> SIAE è fuori gioco: tutto questo affinché il software possa circolare
>
> Non penso che la clausola sia corretta, anche perche' i regolamenti
> e i contratti di iscrizione alla SIAE potrebbero cambiare.
Tutto il diritto cambia: e allora? :-)
> Invece di includere questa clausola nella licenza, secondo me sarebbe bene
> preparare un documento in cui si spieghi con esempi in quali casi
> gli autori rilasciano delle opere con delle licenze senza averne piu' il
> diritto. Vedi sopra per alcuni esempi. Questo e' importante soprattutto
> quando c'e' una profilerazione di licenze, che potrebbero essere tra loro
> incompatibili.
E' gia' stato spiegato, ma forse va la pena ripetere.
> Tu dici che avere la possibilita' di scegliere tra 200.000 licenze e' un
> bene e in astratto e' vero, la possibilita' di scelta e' essenziale
> (e comunque esisteva anche prima delle tue licenze:-).
> In pratica, pero', soprattutto per gli sviluppatori, questo crea una
> miriade di possibili combinazioni di licenze diverse e lo
> sviluppatore deve fare molta attenzione a scegliere una licenza compatibile,
> altrimenti il suo software, anche se rilasciato in buona fede come sw libero,
> potrebbe risultare non distribuibile. Per fare un esempio, io che
> come lavoro faccio il programmatore, se devo attingere a codice scritto da
> altri per inserirlo nel mio codice libero, per prima cosa scarto tutto
> quello distribuito con licenze sconosciute, incluse le tue 200.000.
> Perche'? Perche' non sono un avvocato e non mi interessa diventarlo.
> Se scelgo MIT/X11, GPL, LGPL e poche altre, ho un bell'elenco
> (e soprattutto _breve_) scritto da avvocati che mi dice se la
> licenza e' compatibile con il mio codice oppure no. Assicurarmi che
> il mio programma libero sia effettivamente libero e' uno dei miei impegni
> come programmatore, ma non ho nessuna intenzione di perdere tempo
> a determinare se la nuova licenza del giorno sia ok oppure no.
> Semplicemente la ignoro, insieme al sw che con essa e' stato
> rilasciato. Molti fanno cosi'. Il mio consiglio e' di non usare
> le licenze "fai da te", in pratica rendono il codice inutilizzabile
> (magari legalmente sarebbe utilizzabile, ma nessun sviluppatore
> si prenderebbe la briga di accertarsene).
Vedi, il fatto è che non si tratta di "licenze fai da te" ed esiste *una
sola* licenza predefinita.
Nel caso poi della Copyzero X SW non si tratta di 200.000 licenze (sono
molte molte meno).
Io ho difficoltà a parlare con te perché probabilmente stiamo parlando di
due cose diverse.
La licenza Copyzero non è in competizione, non è alternativa, ma, come
diceva l'avv. Negri, è complementare (come ho spiegato, c'è anche una
Copyzero compatibile con la GPL: non è quella predefinita, però). Se non ti
piace, non la scegli: se invece ti piace perché soddisfa una tua particolare
esigenza (ad esempio non vuoi che il tuo software venga
commercializzato da altri), allora la utilizzi. Sempre meglio utilizzare una
licenza semilibera che una licenza proprietaria: una persona sa che con una
Copyzero *può* trovare ciò che cerca senza pellegrinare per il web e senza
trovarsi alle prese con una lingua che magari non conosce.
Inoltre, appurare la compatibilità o l'incompatibilità tra Copyzero diverse
è estremamente semplice ed immediato perché hanno la stessa ossatura: non ci
sono incertezze. Quindi si diffonde un sistema di licenze che vanno incontro
ad esigenze diverse e che sono in grado di chiarire immediatamente quali
sono i "rapporti di forza" tra queste diverse esigenze.
>> "9. Foro competente
>> Per ogni disputa connessa alla presente licenza, sarà competente il Foro
>> del capoluogo più vicino al domicilio dell'autore del programma per
>> elaboratore originario."
>
> [... dettagli sul foro competente ...]
>
>> Anche questa clausola è espressione di un principio di libertà:
>> un imprenditore avrà certamente più soldi e maggiori motivazioni economiche
>> di un programmatore: lasciamo che sia chi si limita a commerciare (chi ha
>> denaro) e chi viola a spostarsi e non chi crea e deve difendere le proprie
>> creazioni e le libertà di cui le ha intrise.
>> Lasciamo chi crea nella possibilità di difendersi sempre e comunque.
>> Tuteliamo le libertà e difendiamole da chi vuole eliminarle impunemente.
>> Creiamo deterrenza nei confronti di chi viola ed anzi evitiamo che possa
>> approfittare della distanza o della propria legislazione per fare un sol
>> boccone delle nostre libertà.
>
> Questa e' una posizione un po' da difesa con il coltello tra i denti che
> non credo sia giustificata.
Io non ho il coltello tra i denti, credo francamente che sia arrivato il
momento di chiudere la discussione perché si è arrivati ad un punto morto.
>> Per questi motivi **la clausola del Foro competente rafforza la libertà e
>> non la restringe**.
>
> In astratto si'. In pratica quasi nessuno sviluppatore ha voglia di andare
> in tribunale e avere a che fare con gli avvocati, quindi la clausola
> non verrebbe applicata.
:-) E allora vada al mare, che vuoi che ti dica?
In piu' rende la licenza ragionevolmente
> incompatibile con la GPL (o, se non e' incompatibile, e' perlomeno
> discutibile e non vale la pena perdere il tempo a discutere la
> questione quando ci sono licenze esistenti che non hanno il problema
> che questa clausola introduce).
Lasciamo perdere, hai ragione, è incompatibilissima, chiudiamola qui.
Ciao, Valentina.
More information about the discussioni
mailing list