[Discussioni] Sulla proliferazione delle licenze libere

dario negri darionegri a hotmail.com
Sab 18 Dic 2004 17:57:59 CET


Simone piccardi wrote:

>Le persone che scrivono su questa lista hanno in genere una discreta
>esperienza pratica sull'uso di licenze di software libero, dato che
>molte di esse hanno scritto o software o documentazione e l'hanno
>distribuita sotto tale licenze per parecchi anni.

Questo non le autorizza a dare giudizi prima della sperimentazione.
Ripeto: nessuno ha la verità in tasca o la matitina rossa e turchina.


Mi pare piuttosto
>pretestuoso dire che non abbiano affatto capito cosa sia una licenza
>Copyzero solo perche' si sono espressi negativamente nei suoi confronti
>(per capirla bisogna essere per forza d'accordo?).


I giudizi sono stati negativi ma hanno avuto ad oggetto qualcosa che non 
esiste.
E lì il punto.


>Potra` forse essere messa in dubbio la loro competenza sul piano
>giuridico (magari se fosse fatto con spiegazioni e riferimenti precisi
>alle norme sarebbe meglio) ma dal punto di vista pratico i problemi
>delle licenza sono stati esposti in maniera molto chiara e da piu`
>persone, che li han percepiti come tali proprio per la loro esperienza.

Evidentemente ci sono cose che essendo nuove non sono valutabili su basi 
empiriche.
E ripeto: nessuno possiede la conoscenza perfetta per valutare ciò che si 
conosce, figuariamoci ciò che non si conosce.


>Dal mio punto di vista dopo tutta la questione, e soprattutto dopo che
>le licenze sono state riscritte per togliergli le ambiguita` che
>avevano, e` abbastanza chiara. A meno di non togliere l'art. 6 (la
>richiesta di persistenza) e l'art. 9 (legge applicabile e foro) la
>licenza e` incompatibile con la GPL (faccio riferimento a questa dato
>che e` l'unica che uso per il software).

Non capisco: perché bisognerebbe togliere una clausola che è valida solo se 
selezionata?
E poi non è FSF che dovrebbe esprimersi in merito?
Sono state date ampie spiegazioni sul perché di certe clausole, ignorare 
tali spiegazioni non credo porti a nulla.



>Che si crei una ulteriore frammentazione mi pare poi riconosciuto da
>tutti.

Da tutti chi? Le altre 4 o 5 persone che hanno "parlato" con Parisi su 
questa lista?
Sarebbero loro il "tutti"? Perché non inlcudere allora anche me e Parisi e 
magari altre persone? Che "tutti" sarebbe quel "tutti"?
Quanto ho riportato nella prima parte del mio messaggio circa la 
proliferazione delle licenze non sono mie parole, ma quelle pronunciate il 
16 dicembre, in occasione del lancio delle licenze Creative Commons in 
Italia, dal project lead di Creative Commons Italia prof. Marco Ricolfi, in 
risposta ad Alessandro Rubini, che appunto aveva sottolineato, nel suo 
intervento, i guai derivanti dalla proliferazione di licenze.
Ho trovato le parole di Ricolfi perfettamente in linea su quanto da me 
espresso proprio su questa lista circa la proliferazione delle licenze.
Ma ripeto, la proliferazione non è qualcosa che riguarda la Copyzero, che 
intende invece *eliminare tutte le trattazioni diverse di casi uguali*: e 
ciò è l'esatto contrario della proliferazione.
Molte licenze proposte da OSI, ad esempio, sono diverse le une dalle altre 
ma producono gli stessi effetti.
Invece, non c'è una copyzero in cui alla diversità non corrispondano anche 
diversi e effetti, chiaramente diversificati.
Non so se il concetto sia particolarmente complicato, non credo, credo 
invece che una riflessione più attenta aiuterebbe a capire di più. Poi, 
quando si è capito, si potranno anche esprimere pareri personali, ma, prima 
della sperimentazione, mai giudizi.



>Quando la frammentazione porta diversita` di idee sono contento,

Credo sia il caso allora di esseere contenti.



>Dal punto di vista piu` politico poi trovo pure che l'articolo 9 (che a
>quanto pare, vedi quanto scritto da Boselli, e` pure di dubbia
>applicabilita`)

Boselli è un legale? Non credo proprio.



sia discriminante in maniera ingiusta in quanto
>privilegia l'autore di opera originale rispetto a quello di opera
>derivata o del semplice utilizzatore.


Privilegia gli autori (non solo l'autore originale), certo: Parisi ha 
spiegato perché. Forse bisognerebbe rispondere alle spiegazioni.



Il software libero nasce per
>salvaguardare la liberta` di tutti, compresi gli utenti, non solo quella
>degli autori, che siano di opera originaria, o derivata.


E perché la libertà dell'utente non sarebbe salvaguardata?



>Che si consenta ad un autore malevolo di citare in giudizio dove fa
>comodo al lui utenti ignari che usano la sua licenza con false accuse di
>violazione ad esempio mi pare tutt'altro che espressione di liberta`.


E perché con un a copyzero si consentirebbe ad un autore malevolo di citare 
in giudizio dove fa
comodo al lui utenti ignari?

E perché la GPL non consentirebbe ad un autore malevolo di citare in 
giudizio dove fa
comodo al lui utenti ignari?

La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.




Avv. Dario Negri




P.S.

Consapevole del'aria che si respira su questa lista e delle abitudini poco 
ortodosse dei suoi frequentatori, vi saluto cordialmente, onde evitare 
flames.

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