[Discussioni] Domanda di Flavia

Andrea naf a allug.it
Lun 20 Dic 2004 17:50:58 CET


Alberto Cammozzo wrote:
> On Tue, Dec 07, 2004 at 10:02:48AM +0100, Carlo Daffara wrote:
> 
>>- comunque, da qualche parte bisogna partire! Vi sono alcune possibilita' 
>>gia' concreatamente esplorabili: i desktop, i database, gli application 
>>server; secondo alcuni anche i mainframe sono sostituibili (Unisys ha una 
>>linea di server con IO channels paragonabili alla zArchitecture di IBM, 
>>dynamic partitions e copre uno spettro di prestazioni piu' o meno 
>>sovrapponibile a quello di IBM). Ma per poter parlare di migrazione, 
>>bisogna essere realisti e inserire la propria offerta nella naturale 
>>evoluzione che i sistemi informativi hanno. Dire "butta via tutto e passa 
>>a linux" dopo che nei mesi precedenti c'e' stata l'acquisizione di un 
> 
> 
> 	Sarebbe stupido, credo, agire cosi'. Nel nostro interesse, e 
> 	in quello della collettivita', c'e' che il software libero sia 
> 	associato a progetti di migrazione di successo, non bagni di sangue.
> 	Cominciamo dai formati dei dati su mainframe: sono aperti o
> 	proprietari? Sono soggetti a standard aperti? Questo e' il passo
> 	zero: senza questo non si fa nulla. E questo si puo' ottenere
> 	politicamente: "in una PA nessun dato puo' essere archiviato
> 	se non si conosce il formato, ogni archivio deve avere una
> 	struttura completamente nota: tracciati record, relazioni, etc.",
> 	cosicche' almeno i dati sono salvi.
> 	Da qui si puo' partire con le migrazioni, anche se ... 
> 	Ricordiamoci che in quell'ambito (big iron) non e' facile che 
> 	si migri da un linguaggio a un'altro (cobol, fortran), figuriamoci 
> 	da un'architettura a un'altra. 
> 
> 	Domande:
> 	1) Qualcuno sviluppa software libero per AS400 o per 390? 
> 	Su sf.net qualcosa c'e'. Non ho guardato a che livello...
> 
> 	2) Una possibilita' ragionevole per fcilitare le migrazioni 
> 	e' quella degli emulatori. C'e' qualche emulatore free AS400 
> 	o 390? Mi risulta ce ne sia uno (hercules) ma non credo sia libero.
> 	
> 
C'e' una strada molto piu' semplice. Sia su AS400 che su mainframe gira 
Linux. Tutto il software scritto per Linux puo' girare senza problemi su 
quelle due piattaforme. C'e' una grossa spinta di IBM stessa a far 
adottare Linux su quelle piattaforme, e un grosso interesse dei clienti 
a farlo (perche' Linux su mainframe costa qualche ordine di grandezza in 
meno, rispetto ai milioni di euro che si pagano all'anno per lo zVM e 
software annessi).
Non serve nemmeno togliere quello che gia' c'e', basta affiancare Linux 
ai sistemi operativi proprietari creando nuove partizioni logiche, 
capacita' innata delle piattaforme AS400 e mainframe (presente vmware? 
Hanno copiato il concetto da quello che IBM ha da 30 anni).
Lo trovo molto banale fare il software su Linux. Il punto sono le 
certificazioni e il supporto, cosa che e' molto meno banale in campo 
opensource: Microsoft le offre, IBM le offre, l'opensource inteso come 
comunita' di sviluppo non e' in grado di farlo. Non basta che ci sia il 
software perche' la magia dell'adozione accada.

Oltre a questo, pensare di prendere i software ad esempio di un 
mainframe e sostituirli con software libero e' un bel discorso, ma e' 
utopia. Non esiste nessun software libero che possa lontanamente 
avvicinarsi a quello che e', ad esempio, un db2 su mainframe. Se 
parliamo di piccoli server NT, piccoli comuni, o desktop, il discorso e' 
fattibile, ma non su mainframe e difficilmente su as400: dipende 
dall'uso che se ne fa. Molte banche (ad esempio, ma per la PA e' lo 
stesso) usano Linux su mainframe, ma per servizi di infrastruttura, 
mentre per la parte applicativa lo usano solamente laddove nuove 
applicazioni vengano messe in opera, e quasi esclusivamente per servizi 
non critici: per il core business (che puo' essere anche solo la 
memorizzazione e trattamento del dato), nessuno che ha un mainframe si 
sognerebbe di togliere il software ibm e metterci Linux (al di la' della 
non fattibilita' tecnica) primo per la complessita' enorme di una tale 
operazione, secondo per lo scetticismo forte che c'e' nel mettere un 
sistema operativo relativamente giovane come linux al posto di software 
che sono a prova di bomba e macinano moli immense di lavoro da anni e 
anni senza essersi mai fermati per un attimo.

Quindi, ben venga la discussione, ma rendetevi conto che sostituire un 
server wintel si fa in fretta, sostituire un mainframe e' una operazione 
terribilmente complessa, e in entrambi i casi per garantire supporto, 
continuita' di servizio e via dicendo non basta che ci sia il software 
libero (che ad ogni buon conto, generalmente non c'e' ancora). Sono 
molto piu' d'accordo con il fatto di pensare agli open standard che ad 
altro perche' la vera liberta' e possibilita' di migrare deriva 
solamente da quello e da nessun software libero (guardate openoffice: 
bello quanto vuoi, ma finche' non aprira' bene i formati di microsoft, 
cosa che ora non fa, sara' un oggetto di nicchia). Ma e' una strada che 
i giganti MS, IBM e quanti altri stanno gia' seguendo da tempo.

Andrea



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