[Discussioni] Fwd: [pdl3486] per conoscenza e per discuterne

Stefano Guandalini guandalf a ferrara.linux.it
Ven 27 Feb 2004 21:34:56 CET


Non mi sembra sia passata questa

----------  Messaggio inoltrato  ----------

Subject: [pdl3486] per conoscenza e per discuterne
Date: 17:43, mercoledì 25 febbraio 2004
From: "Paolo Pietrosanti" <p.pietrosanti a radicali.it>
To: <listavista a ml.keycomm.it>, <mbx a yahoogroups.com>, 
<incensurati a yahoogroups.com>, <compagnia a yahoogroups.com>, 
<pdl3486 a itlists.org>

COMUNICATO STAMPA

IL COMUNE DI ROMA SCEGLIE LINUX. MA VELTRONI SA CHE QUESTO SIGNIFICA, OGGI,
 ESCLUDERE, TRA GLI ALTRI, I CIECHI?

LETTERA APERTA AL SINDACO DI ROMA


Roma, 25 febbraio 2004



Paolo Pietrosanti, della Giunta del Partito Radicale e cieco, ha oggi
 indirizzato la seguente lettera al Sindaco di Roma:



Caro Veltroni,

state scegliendo Linux, sulla base di considerazioni - come rivendicate -
 eminentemente politiche.

Nulla quaestio, se non che se questo si compisse oggi fareste fuori un
 mucchio di ciechi. Per esempio, sistemisti ciechi non potreste assumere,
 nonostante la legge italiana (per me discutibile) ve lo imponga.

Oggi nei fatti, e per la concretezza delle persone contano i fatti, quel che
 un cieco può fare in windows non può fare altrove.

Questo è dovuto a precise decisioni legislative e di Governo prese negli USA,
 e a fattori di mercato.

Alle mie orecchie, figurati, una cosa che si chiama "open" suona bene per
 forza. Però nei fatti, software assistivi per ciechi e disabili in generale
 che girino su Windows sono incommensurabilmentesuperiori, oggi, a quel poco
 che esiste per Linux. Oggi.

Non ti sottopongo una questione ideologica, o teorica. Molto in concreto ti
 dico che oggi, oggi, se si afferma Linux per gente come me è un disastro, a
 meno che non vi sia la certezza che funzioni anche per disabili e
 assimilabili.

Ma questa certezza chi me la dà? Una legge? O cosa, visto che stiamo parlando
 di mercati globali, di interazioni globali, di tecnologie che per
 definizione e per fisiologia non appartengono né pertengono alla sfera di
 competenza di un legislatore nazionale?

Come è chiaro, Sindaco, a me va benissimo qualsiasi sistema operativo, purché
 sia accessibile, sia governabile, purché non escluda. E però questo dipende
 da scelte politiche, e soprattutto dalla capacità che ha la politica di
 governare questi fenomeni, o almeno di essere adeguata.

La cecità, ma le disabilità tutte mettono a nudo la urgenza di avere una
 politica adeguata a quel che accade,a quel che è possibile.

E la sfida è per la politica, mica per la tecnologia, che va avanti
 benissimo, e si arrangia bene sia su windows che su Linux che altrove.

E, per esser chiari, che anche l'ambiente Linux sia accessibile è solo
 questione di tempo.



Non liquidare, però, questo problema con un " commissioneremo i software
 necessari", perché è ovvio che accadrà questo, ma la capacità della politica
 di essere adeguata a quel che accade rimarrà intatta, cioè inadeguata.

Ed è questo il punto; di cui, drammaticamente, non si discute.

Nemmeno se, come è evidente, non riguarda affatto noi disabili più degli
 altri."

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-- 
Stefano Guandalini
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