[Discussioni] LR SL approvata oggi

Simo Sorce simo.sorce a xsec.it
Lun 26 Gen 2004 18:01:54 CET


On Mon, 2004-01-26 at 15:56, Francesco Giovannini wrote:
> At 15.34 26/01/2004, you wrote:
> >On Mon, 2004-01-26 at 10:04, Francesco Giovannini wrote:
> > > mi sembra che la definizione dell' Art 3.1d che recita "programma a codice
> > > sorgente aperto: programma per elaboratore la cui licenza di distribuzione
> > > consente all’utente di accedere al codice sorgente per studiarne il
> > > funzionamento, apportarvi modifiche, mantenerlo nel tempo, estenderlo e
> > > ridistribuirlo"
> > > non mi sembra molto differente nella sostanza dall'articolo 2a del pdl 186
> > > che recita: "licenza di software libero: una licenza di diritto di 
> > utilizzo
> > > di un programma per elaboratore elettronico, che renda possibile
> > > all'utente, oltre all'uso del programma medesimo: la possibilità di
> > > accedere al codice sorgente completo e il diritto di studiare le sue
> > > funzionalità ; il diritto di diffondere copie del programma e del codice
> > > sorgente; il diritto di apportare modifiche al codice sorgente; il diritto
> > > di distribuire pubblicamente il programma ed il codice sorgente 
> > modificato.
> > > Una licenza di software libero non può impedire che chiunque riceva una
> > > copia del programma per elaboratore possa usufruire degli stessi diritti e
> > > possibilità di chi fornisce la copia."
> >
> >La differenza c'è e non è banale.
> 
> Ti prego dimmi dov'e' che non credo di coglierla

La più evidente, per esempio, è che la definizione fornita nella nuova
legge non parla di ulteriori restrizioni o meno imponibili dopo il primo
passaggio di mano del software. Non che questo sia necessariamente un
punto da inserire, ma la differenza è evidente. 

> Scusa ma non sono un giurista..... ma la sostanza non mi sembra diversa.

Neanche io sono giurista, ma di solito a leggi di questo tipo seguono
leggi più specifiche che vanno nel dettaglio.

> >Ma quando si va al punto si deve essere precisi altrimenti è inutile
> >perderci tempo.
> 
> Vuole dire che se ottieni tutto alla prima bene, altrimenti lasciamo stare?!?

No, esattamente il contrario.
Ma se quello che c'è ora è il massimo compromesso ottenibile non mi
scandalizzo, solo mi chiedo che senso abbia pubblicizzare questa legge
come "la legge del SL", visto che in realtà per la maggiorparte parla di
tutt'altro, e quando tocca l'argomento lo fa in modo molto
approssimativo.

> > > non sempre si potranno usare le stesse parole della 186, ma
> > > vediamo di traghettare i concetti nella maniera piu' "indolore".
> >
> >Questo nella sostanza significa forse:
> >"sterilizziamo i concetti e lasciamo una qualche forma a scopo
> >propagandistico/elettorale ?"
> 
> No indolore significa indolore per le persone che gia' lavorano con 
> strumenti diversi e non hanno la nostra/vostra sensibilita' verso il SL.
> Se vuoi fare qualcosa, devi anche anche confrontarti con persone che la 
> pensano diversamente da te e limare aspetti intollerabili per altri (tipo 
> nella 186 tutta la serie di certificazioni per l'uso di software diverso 
> dal SL)

Si parlava di definizioni non di certificazioni o altro.
Personalmente preferisco responsabilizzare chi sceglie ma senza bisogno
di produrre montagne di scartoffie inutili.
In ogni caso mi sembra corretto, che, qualsiasi programma o soluzione si
scelga il responsabile stili una breve relazioni con le motivazioni
della scelta, che sia fatta o meno con software libero è del tutto
ortogonale.

> >Spero di no, credo che probabilmente ci voglia semplicemente un po' di
> >comunicazione in più per capire perchè noi siamo abbastanza rigorosi su
> >alcuni concetti.
> 
> Si ma non cercare di estremizzarli altrimenti abbiamo vita difficile sia 
> noi che cerchiamo di traghettare la PA verso il SL, sia la vostra 
> possibilita' di essere ascoltati.

Speravo proprio non si tirasse fuori il solito vecchio argomento
dell'estremismo, abusato all'inverosimile al giorno d'oggi. Appena
qualcuno non è d'accordo con qualcosa deve sempre essere bollato
d'estremismo. Non mi fa piacere e di sicuro non aiuta il dialogo.

Si parlava solo di definire le cose per come sono, poi nella legge ci si
può scrivere qualunque cosa. Un conto sono le prescrizioni, un conto le
definizioni, sono entrambe importanti in quanto le une servono per
inquadrare correttamente le altre.

Puoi sostenere tranquillamente la definizione ora presente in questa
legge, non è male, ma almeno cerca di comprendere le differenze tra
questa e quella precedente e se vuoi spiega cosa non ti sta bene della
precedente. Dire che sono uguali, quando non lo sono a che serve?

saluti,
Simo.

-- 
Simo Sorce - simo.sorce a xsec.it
Xsec s.r.l. - http://www.xsec.it
via Garofalo, 39 - 20133 - Milano
mobile: +39 329 328 7702
tel. +39 02 2953 4143 - fax: +39 02 700 442 399



More information about the discussioni mailing list