[Discussioni] relay di messaggi firmati digitalmente
miKe
m.m.asciutti a email.it
Lun 26 Gen 2004 18:24:12 CET
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Hash: SHA1
Alle 17:20, lunedì 26 gennaio 2004, in merito a Re: [Discussioni]
relay di messaggi firmati digitalmente, l-i-b-e-r-o a libero.it ha
scritto:
> > Per questo non ritengo che il presentarsi a nome di altro
> > soggetto (soprattutto se reale, peggio se conosciuto) sia indice
> > di onestà.
>
> Questo è pacifico ma non si stava parlando degli emuli di Mitnick.
Non è necessario scomodare Mitnick..
Presentarsi in ml, o in qualsiasi altro contesto a nome di chiunque
altro è semplicemente scorretto.
E lo è ugualmente rinnegare i propri messaggi.
>
> > Se usassimo tutti la firma, essendo decisamente "complicato"
> > firmare digitalmente a nome di altri, i messaggi apocrifi,
> > sarebbero solo indice di un fine remunerativo (a qualsiasi
> > livello), vista la difficoltà quindi i costi necessari per
> > realizzarli.
>
> Se la firma non è certificata mi faccio una firma a nome d'altri e
> firmo: cosa c'è di comlicato?
Se conosci il funzionamento di gpg
sai che una firma non deve solo essere generata,
ma _controfirmata_ e ad essa deve essere dato un valore di fiducia.
Non è necessario un certificatore per un contesto ristretto come la
ML, è possibile organizzarsi in modo più semplice.
> > Comunque continuo a non capire cosa ci sia di *democratico* nel
> > volersi presentare a nome di altri,
>
> E se non lo capisci è grave.
mah..
Guarda che tu puoi continuare a firmarti come vuoi,
ed a rimanere anonimo,
ma rispetti la volontà di coloro che non vogliono che "qualcuno"
mandi messaggi a nome di altri o scriva cose che poi disconoscerà?
guarda che nessuno costringe te a dirci chi sei, ma con queste
posizioni tu non permetti a chi lo vuole, di tutelarsi, con metodi
che non precludono in nessun modo le libertà individuali e il
diritto all'anonimato ..
chi sarebbe l'antidemocratico?
> > piuttosto sarebbe democratico sapere che nessuno abusa del MIO
> > nome, del MIO voto, della MIA fiducia, senza la MIA volontà...
>
> Secondo il tuo ragionamento tutte le persone dovrebbero essere
> inquadrate e schedate a priori per la tutela dei loro stessi
> diritti.
Ripeto, non devi mandare nome e cognome (come se ci fosse da
vergognarsi poi..) puoi firmare il tuo nickname e viver felice e
anonimo.
> Siccome stiamo parlando di una mailing list, il
> ragionamento si concretizza in una mera offesa alla democrazia.
> Ripeto, c'è un modo, meno comodo ma più democratico di garantire
> la democrazia in una mailing list.
Spiegacelo allora..
Escludendo però il sopra citato metodo "ad personam" visto che:
- - esistendo proxy che non loggano e remailer anonimi sai benissimo
che è possibile impedire anche ad una indagine accurata di risalire
al mittente di una email;
- - decine di internet point non chiedono i documenti e quindi non
permettono di risalire agli autori di una azione in fondo innocua
(che certo non giustifica una indagine giudiziaria ad un certo
livello);
- - garantire la tracciabilità di tutto il traffico internet sarebbe,
degno di un regime decisamente poco democratico...
La democrazia deve permettere l'uso anonimo delle
risorse internet e al contempo consentire ai soggetti che vogliono,
di tutelarsi, anche per non dare comodi spunti a chi, la
tracciabilità, la vorrebbe imporre.
> Se volete sacrificare la
> democrazia per la comodità, fate voi, ma di questo si tratta.
Spero che le tue argomentazioni nascano solo da qualche dubbio sul
funzionamento di alcuni programmi e servizi, visto che quello che
dici non corrisponde al vero.
- --
bye
miKe
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