[Discussioni] [Mcappato a europarl.eu.int: BREVETTI SOFTWARE / CAPPATO SCRIVE A STANCA: "L'ITALIA SI OPPONGA ALLA BREVETTABILITA' DELLE IDEE E CONFERMI LE POSIZIONI ESPRESSE DAL PE"]

Francesco Potorti` pot a softwarelibero.it
Mer 12 Maggio 2004 15:57:14 CEST


------- Start of forwarded message -------
Date: Wed, 12 May 2004 15:23:50 +0200
From: Marco Cappato <Mcappato a europarl.eu.int>
Subject: BREVETTI SOFTWARE / CAPPATO SCRIVE A STANCA:
 "L'ITALIA SI	OPPONGA ALLA BREVETTABILITA' DELLE IDEE E CONFERMI LE POSIZIONI
	ESPRESSE DAL PE"

BREVETTI SOFTWARE / CAPPATO SCRIVE A STANCA: "L'ITALIA SI OPPONGA ALLA
BREVETTABILITA' DELLE IDEE E CONFERMI LE POSIZIONI ESPRESSE DAL PE"  

Marco Cappato, deputato europeo  radicale, ha scritto una lettera aperta
a Lucio Stanca, ministro italiano per l'Innovazione e le Tecnologie, per
sottolineare l'importanza  delle decisioni che sarà  chiamato a prendere
il Consiglio dei Ministri  dell'UE dell'17/18 maggio. In quell'occasione
i  Ministri europei  dovranno  esaminare una  proposta della  Presidenza
irlandese  in materia  di  brevettabilità delle  invenzioni attuate  per
mezzo  di  elaboratori elettronici  che  rigetta  tutti gli  emendamenti
introdotti  dal  Parlamento Europeo  che  limitavano la  brevettabilità,
reintroducendo un  linguaggio vago,  e la possibilità  di brevettabilità
diretta di  programmi per elaboratori,  strutture dati e  descrizioni di
processi aggiunti.
Cappato chiede  al Governo italiano di confermare  le posizioni espresse
dal PE  in settembre e di  assicurare che il software  puro sia escluso,
come previsto  dalla Convenzione europea  sui brevetti, dal  campo della
brevettabilità.

Testo della lettera inviata al ministro Stanca.

"Egregio Ministro Stanca,

Il  24 settembre  2003 il  Parlamento  europeo approvò  una proposta  di
Direttiva  in materia  di  brevettabilità delle  invenzioni attuate  per
mezzo   di  elaboratori  elettronici   (rapporto  McCarthy).   Il  testo
licenziato dal  PE impedisce  di brevettare il  software puro  in quanto
tale.  Permette, invece,  la  brevettabilità d'invenzioni,  d'apparecchi
fisici  che   si  basano  sul   software  per  il   loro  funzionamento,
riavvicinando così il  brevetto alla sua natura originaria,  vale a dire
alla protezione  delle invenzioni non  dei concetti astratti, di  cui il
software è  una forma particolare.  La Convenzione europea  sui brevetti
esclude esplicitamente  la possibilità di  brevettare i software  per un
motivo  ben preciso:  essi, come  le formule  matematiche o  le sinfonie
musicali, appartengono  al campo dell'organizzazione delle  idee e della
loro trasformazione.  I programmi  informatici, infatti, non  sono altro
che  la traduzione,  in  un linguaggio  comprensibile  ad una  macchina,
d'idee e  formule matematiche. Pochi giorni  dopo quell'approvazione, Il
27 ottobre, assieme ad Emma Bonino, Le scrivemmo per sottoporre alla Sua
attenzione il  pericolo rappresentato  dalle decisioni che  il Consiglio
dell'Unione europea avrebbe potuto prendere in tale materia, invitandola
a confermare gli indirizzi espressi dal PE con il voto di settembre.

Rispondendo  alla  Nostra lettera  sia  Lei  che  il suo  collega  Rocco
Buttiglione assicuraste che il  Governo italiano avrebbe "analizzato con
molta  attenzione le  proposta del  Parlamento  europeo" e  che data  la
delicatezza del tema andasse fatto "ogni sforzo per procedere in accordo
tra Parlamento e Consiglio".

Le notizie  che ci  giungono dal Consiglio,  tuttavia, non ci  fanno ben
sperare.  Mercoledì  scorso  la   Presidenza  irlandese  è  riuscita  ad
assicurarsi  una  maggioranza qualificata  per  una controproposta  alla
direttiva sui  brevetti software,  cui solo in  pochi, tra cui  Belgio e
Germania, hanno opposto resistenza.  Il nuovo testo propone di rigettare
tutti gli  emendamenti introdotti dal Parlamento  Europeo che limitavano
la brevettabilità,  reintroducendo un linguaggio vago,  e la possibilità
di brevettabilità diretta di programmi per elaboratori, strutture dati e
descrizioni di processi aggiunti.

Il  17  maggio  il  Consiglio  dei  Ministri  dell'UE  sarà  chiamato  a
pronunciarsi  sulla  proposta  irlandese.   E'  per  questi  motivi  che
chiediamo a  Lei -  o, naturalmente, a  chi al  suo posto si  trovasse a
rappresentare  il  nostro  Paese  nel Consiglio  Competitività  (Mercato
Interno, Industria  e Ricerca) del  17 / 18  maggio - di opporsi  a tale
proposta  e   chiederne  una  profonda  revisione  che   si  basi  sulla
discussione  ed il  voto maturato  nel settembre  dello scorso  anno nel
Parlamento europeo.

La mobilitazione che,  anche in Italia, ha portato  migliaia di semplici
cittadini,  professori universitari,  programmatori e  rappresentanti di
piccole e medie imprese del  settore ad esprimersi contro la proposta di
Direttiva della  Commissione, la petizione  al PE "Per  un'Europa libera
dalla brevettabilità  dei software"  sottoscritta da 250  mila cittadini
europei,  nonché la trasversalità  d'opinioni esistenti  all'interno del
mondo politico, sono segnali da  non sottovalutare. Ci auguriamo che Lei
voglia portare nel  Consiglio dei Ministri UE della  settimana scorsa la
voce dei  tanti che nella società civile,  accademica ed imprenditoriale
si  sono   espressi  a  favore  del  testo   licenziato  dal  Parlamento
europeo.  Se  tali  voci  non  venissero tenute  in  considerazione,  la
democrazia europea vivrebbe certamente una delle sue giornate peggiori."



Per ulteriori informazioni:
Ufficio di Marco Cappato:
tel: +32 2 2847496
fax: +32 2 2849496
e-mail: mcappato a europarl.eu.int
------- End of forwarded message -------



More information about the discussioni mailing list