[Discussioni] [Mcappato a europarl.eu.int:PRIVACY/BREVETTI: CAPPATO"QUANDO NON C'E' IL GATTO PARLAMENTARE, I TOPI DELLE BUROCRAZIE EUROPEE BALLANO"]

[Paolo Mascellani]

Ciao a tutti,

	cerco di mettere insieme le varie critiche che mi sono pervenute.

>>ed il senso dell'argomentazione era che e` vero che la legge italiana
>>non permette di fornire questi dati ad altri, ma non c'e` nessuno che mi
>>garantisce che questo non venga comunque fatto. Io sono portato a
>>credere che una compagnia aerea, posta di fronte al ricatto commerciale,
>>potrebbe benissimo trasgredire la legge (e probabilmente l'ha gia` fatto).
> 
> Guarda, devo dirti che la tua argomentazione mi ha pienamente convinto, anzi, 
> credo che sia lineare e lapalissiana!  
> 
> Ma, aspetta, che stupido, perchè non ci ho pensato prima?
> Non dobbiamo limitarci a dati personali dei cittadini!
> 
> ...

Esagerare le argomentazioni di una persona, possibilmente estraendole
dal loro contesto, fino a distorcerle completamente per poterle poi 
confutare
e` un esercizio retorico interessante, ma che spererei che non venisse
utilizzato quando si discute al fine di capire.

La tua critica non regge, perche' non tiene conto che la stragrande 
maggioranza
degli italiani e` fortunatamente contro l'omicidio, quindi, in questo 
caso, non
e` sensato "giocare in difesa". Purtroppo, invece, la stragrande 
maggioranza dei cittadini italiani ed europei se ne strafrega dei propri 
dati. Btw, osservo che in particolari casi, come ci mostrano ad esempio 
le guerre, molti propongono strategie di minimizzazione del danno. Al di 
la dell'accordo che posso di volta in volta avere o non avere con tali 
strategie, evidentemente non sono cosi` impensabili.

> Ora, nessuno più di me ama il compromesso, perché molte volte è meglio
> perseguire il possibile anzichè l'ideale. Molte volte, certo, ma non *sempre*,
> perchè una sequela di onorevoli sconfitte conduce, alla fine, a perdere la
> guerra. In certi casi, forse, sarebbe meglio una bella disfatta totale, che
> serva però ad affermare con forza una posizione di principio, che possa fungere
> da base di partenza per una prossima battaglia aggregando via via maggiori
> consensi, piuttosto che l'ennesimo, frustrante, compromesso.

Spero non ti stupisca sapere che sono d'accordo con te. Il problema, su 
cui evidentemente possiamo avere posizioni diverse, e` stabilire 
*quando* applicare una strategia o l'altra.

>> In un certo senso e` cosi`. Se so che uno mi vuol dare due cazzotti e 
>> riesco a schivarne almeno uno, non e` che sia contento, ma preferisco 
>> rispetto al prenderli tutti e due.
> 
> E sarebbe questo pensare al futuro?
> 
> Pensare al futuro vuol dire prendermi due cazzotti oggi, e nessuno domani.

Si ritorna al discorso precedente: bisogna vedere se ci sono le 
condizioni per farlo e questo non puo` essere fatto una volta per tutte, 
ma solo di caso in caso, dividendosi, magari, ma senza tirare fuori 
tutto il "lamentario" sul fatto che i politici "so' ttutti degli degli 
zzozzoni, er piu` pulito c'ha la rogna" e che le istituzioni, perche' 
non funzionano perfettamente (e sappiamo bene quanto sono 
"perfettibili"), sono tutte vendute al nemico e da buttare via.

Pensare al futuro, secondo me, significa immaginare un percorso che 
porti dove credo si debba andare e valutare se e` *meglio* prendere uno 
o due cazzotti *ora*, in vista di questo percorso. La risposta non e` 
scontata.

Saluti, Paolo.

P.S. Mi pare che ci si stia mantenendo sul limite degli argomenti 
ammissibili nella lista. Seriamente: se qualcuno vuole discutere piu` 
liberamente di metodologia politica, sono disponibile a farlo privatamente.

P.P.S. Su questo gradirei una valutazione, anche privata, di chi 
gestisce la lista.

-- 
Paolo Mascellani
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