[Discussioni] Poste Italiane si allea con Microsoft per ...

Roberto Galoppini galoppini a acmesolutions.it
Gio 25 Nov 2004 19:36:38 CET


Alfonso Fuggetta wrote:
> On 25-11-2004 17:21, "Enrico Placci" <enrico.placci a tiscali.it> wrote:
> 
> 
>>Le sigle sopra io nella mia Immensa Ignoranza non le conosco... comunque
>>non è tanto la quota di mercato quanto la diffusione; come hai scritto
>>anche tu nella mail successiva circa metà dei computer vengono venduti
>>senza SO: di questi in molti viene installato windows pirata.
> 
> 
> Rispondo sia a te che a Carlo Strozzi.
> 
> Sigle: IDC è una nota società internazionale che fa analisi del mercato.
> EITO sta per European Information Technology Observatory (finanziato dalla
> UE, credo almeno in parte), SIRMI è un'altra società di studi di mercato.
> 
> Per quanto riguarda la questione circa la percentuale dei desktop e delle
> macchine Poste, mi verrebbe da fare la battuta "se chiedete quante Audi
> vende un concessionario Audi, probabilmente vi sentirete dire il 98%".
> 
> Vediamo di uscire dallo scherzo.
> 
> Qual'è è la percentuale di SO Apple venduto per i Mac? Probabilmente 95%
> 
> Qual'è la percentuale di SO IBM sui mainframe IBM? Probabilmente il 95-99%
> 
> E sui mini proprietari tipo AS 400?
> 
> Cosa voglio dire? Che nel caso dei SO per PC, pur essendo nato da Microsoft,
> oggi la quota di software non microsoft (cioè Linux) è più alta di altri
> settori.
> 
> E se qualcuno pensa che le situazioni sono diverse, visto che il numero dei
> PC è molto più alto e che sono più diffusi, ricordo che in Italia la spesa
> per software IBM e Oracle è molto più alta delle spesa per software
> microsoft. E che questi sistemi (IBM) sono quelli che controllano i dati
> critici di PA e imprese (si pensi alle banche). Voglio controllare gli
> ultimi dati, ma questi erano i trend negli anni scorsi.
> 
> Quindi, perché sollevare sempre questioni a senso unico?

Vi è una differenza fondamentale, al di là dei numeri su cui pure si 
potrebbe disquisire, ed è nell'impatto che un tale accordo potrebbe 
avere sul cittadino, infatti l'articolo di Todorowich 
<http://www.cwi.it/showPage.php?template=articoli&id=11905> riporta:

"Servizi - qui è la novità - che saranno accessibili non più soltanto 
dall’interno di un portale (previo accredito, inserimento di password, 
dati del destinatario, ecc...) ma direttamente sul pc dell’utente, 
grazie all’uso della tecnologia dei web services sul backend di Poste e 
all’integrazione, dal lato client, con le applicazioni Word e Outlook 
(per gi elenchi di indirizzi) di Office. L’impegno di Microsoft è 
concentrato sia sulla componente infrastrutturale sia sullo sviluppo 
dell’add-on software specifico per le applicazioni Office."

Aggiungo che già oggi le infrastrutture in essere presso lo sportello 
on-line di Banco Posta <https://bancopostaimpresaonline.poste.it> 
possono essere acceduti solo da determinati browser, e questo tipo di 
"esternalità positiva" è meritevole della nostra attenzione, IMHO.

Rob Galop



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