[Discussioni] [NEWS] CNIPA, INPS e Riuso software nelle PA

Alfonso Fuggetta Alfonso.Fuggetta a polimi.it
Mer 6 Ott 2004 23:54:32 CEST




On 6-10-2004 15:33, "Gian Uberto Lauri" <GianUberto.Lauri a eng.it> wrote:

>>>>>> "AF" == Alfonso Fuggetta <Alfonso.Fuggetta a polimi.it> writes:

> Scusa, ma se  la Engifinibmeds del caso produce  un software pagato ad
> effort e  di proprieta` finale della  PA il fatto che  il software non
> abbia una licenza  chiusa non mi pare dia piu`  liberta` di azione che
> abbia una licenza aperta se non libera.

Secondo te sono più libero se posso fare quello che voglio o se posso fare
solo quello che mi permette la GPL? Sbaglio o la GPL mi pone dei vincoli,
quali ad esempio, quello di rendere tutto GPL il software che attacco ad un
programma GPL? perché se no esiste la LGPL?
 
> Nota:  nel 90%  dei casi  per ora  ed ancora  per un  certo  tempo, il
> software non potra` migrare in maniera trasparente ma avra` bisogno di
> adattamenti.

Ha ragione Alberto. Spesso voi siete polarizzati dal pensare ai pacchetti.
Il software custom nelle PA è cosa (dal punto di vista del business)
diversa. Ti faccio l'ultimo esempio che ho visto. Gara in sanità per il
nuovo sistema sanitario nazionale. E' una cosa nuova. Non esiste pacchetto.
Va scritto sostanzialmente da zero. Il ministero ha fatto una gara descritta
in un capitolato in cui diceva:

Signori, mi serve questo software. Lo voglio in Java con un approccio
web-based bla-bla.

Il software sviluppato alla fine è mio.

La base di asta è ...

Fatemi un'offerta tecnica e una economica. L'aggiudicazione avverrà in base
ad un punteggio che pesa la parte tecnica e quella economica.

Secondo il codice civile, se partecipate alla gara accettate i vincoli del
capitolato inclusa la proprietà finale del codice. Quindi la questione è
risolta a monte.
 
> AF> Ministeri di grazia e giustizia
> AF> non ce ne sono tanti, per esempio.
> 
> Ci sono le regioni. A volte hanno bisogno della stessa applicazione (o parte
> di essa) ad uso locale.

E questo è esattamente il senso del riuso. Se una PA l'ha già fatto è
opportuno che lo renda disponibile ad altre PA. Per farlo deve 1) verificare
che al momento dell'acquisizione il software sia suo e 2) renderlo
disponibile agli altri secondo una qualche licenza.
 
> Che non ci siano grossi cambiamenti a pagare Engifinibmeds per fare un
> programma che sia MIO (non in licenza d'uso), a naso, sia che ci sia o
> non ci sia  un riferimento ad una licenza libera. Se  non erro c'e` un
> contratto che sancisce la proprieta` (eventualmente non esclusiva) del
> prodotto. E'  possibile per  Engifinibmeds formulare un  contratto che
> impedisca di utilizzare la  facolta` di condividere il codice prevista
> dalla direttiva bassanini ?
> Penso che invece  sia basilare prevedere che gia`  in fase di acquisi-
> zione  non  sia  violata   l'apertura  minima  e  discrezionale  della
> direttiva  Bassanini, altrimenti si  rischia di  avere una  chiusura a
> priori.

Non può essere che un contratto abbia voci contrarie alla legge. Se così
fosse sarebbe un atto nullo. Un contratto non può stabilire fatti in
contrasto con la normativa.

Alfonso





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