[Discussioni] [NEWS] CNIPA, INPS e Riuso software nelle PA

Alfonso Fuggetta Alfonso.Fuggetta a polimi.it
Gio 7 Ott 2004 23:29:14 CEST




On 7-10-2004 10:46, "Alberto Cammozzo" <mmzz a stat.unipd.it> wrote:

> On Wed, Oct 06, 2004 at 11:54:32PM +0200, Alfonso Fuggetta wrote:
> Perfetto. E' sull'ampiezza di autonomia del punto 2) che
> ho qualche perplessita': la legge Bassanini (24/11/2000 n. 340 [2])
> dice:

Sul fatto che chi scrive le leggi in italia dovrebbe essere più preciso non
ho il minimo dubbio. L'ultima direttiva sul riuso, che dice di ispirarsi ai
risultati della commissione Meo, contiene cose che non c'entrano niente o
che dicono male qualcosa che rassomiglia al report della commissione.

Però credo sarebbe già utile che concordassimo su due cose:

1. La differenza tra software custom e pacchetti e le implicazioni tecniche
relative.

2. Il fatto che, come dicevi tu Alberto, nella sostanza se si volesse già
oggi tutto il software custom è nella sostanza "libero". Non servono
particolari innovazioni. Il vero punto critico è la volontà delle PA di
cooperare per riusare, non rifare e, quindi, ottimizzare la spesa (e
accelerare i tempi).

Alfonso

> 
> Art. 25.
> (Accesso alle banche dati pubbliche)
> 
> 1. Le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
> legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, che siano titolari di programmi
> applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico,
> hanno facolta' di darli in uso gratuito ad altre amministrazioni pubbliche,
> che li adattano alle proprie esigenze.
> 
> 2. Le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
> legislativo n. 29 del 1993 hanno accesso gratuito ai dati contenuti in
> pubblici registri, elenchi, atti o documenti da chiunque conoscibili.
> 
> E' esplicitamente precisato: "uso gratuito" e "altre amministrazioni".
> 
> Da cio':
> 1) c'e' una differenza tra uso e proprieta': ad esempio usiamo
> la parola "licenza" come "licenza d'uso". Le PA che riusano non
> sono proprietarie. Chiarimento importante.
> 
> 2) non si parla di dare il sw in uso a realta' diverse dalle PA.
> 
> E' dubbio se queste norme cosi' come sono scritte rendano lecito
> il comportamento di una amministrazione che rilascia sotto GPL
> (o altra licenza libera), al grande pubblico, una appicazione
> custom sviluppata per lei o ottenuta in uso da parte di un'altra
> amministrazione.
> 
> Alfonso dira', giustamente: se io, PA, ne sono il proprietario,
> posso farne quello che voglio! Benissimo, ma allora perche' precisare
> esplicitamente la facolta' di darli in uso gratuito "ad altre
> amministrazioni pubbliche"? Dovrebbe essere un diritto scontato,
> derivante dalla titolarita'. Sul fatto che "titolarita'" uguale
> a "proprieta'" va citata la direttiva MIT 19 dic 2003 (direttiva
> Stanca [3]) che precisa molte cose sul riuso, sulle modalita' di
> acquisizione e fa della riusabilita' in pratica quasi un obbligo,
> e in particolare dice:
>  
> Art 5. Proprieta' dei programmi software.
> Nel caso di programmi informatici sviluppati ad hoc, l'amministrazione
> committente acquisisce la proprieta' del prodotto finito, avendo contribuito
> con proprie risorse all'identificazione dei requisiti, all'analisi funzionale,
> al controllo e al collaudo del software realizzato dall'impresa contraente.
> Sara' cura dei committenti inserire, nei relativi contratti, clausole idonee
> ad attestare la proprieta' dei programmi.
> 
> L'art. 7 sul riuso obbliga a prevedere la portabilita' e il
> vincolo per il fornitore di prestare assistenza che consenta il
> riuso stesso. 
> Nulla, nelle leggi che conosco autorizza esplicitamente una PA a
> rilasciare a realta' non pubbliche del codice di cui ha la proprieta'.
> Casomai tale diritto deriverebbe dalla proprieta', ma a
> questo punto bisognerebbe conoscere bene la normativa che
> regola i diritti delle PA nei confronti delle loro proprieta'.
> 
> C'e' un legale in sala?
> 
> 3) sul tipo di licenza con cui una PA puo' rendere disponibile
> un sw di cui e' proprietaria, di sicuro non puo' usare molte delle
> licenze libere che non consentono una selettivita' nei diritti:
> solo PA, non uso commerciale ecc...
> 
>> [...]
> 
> ciao
> 
> Alberto
> 
> 
> 
> [1] http://www.aei.brookings.org/publications/abstract.php?pid=296
> [2] http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00340l.htm
> [3] http://gazzette.comune.jesi.an.it/2004/31/2.htm
> 
> -
> Alberto Cammozzo                        System/Network Manager
> Dipartimento Scienze Statistiche        V.Cesare Battisti 241/243.
> Universita` di Padova-IT   tel       : +39 049 8274175
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