[Discussioni] Re: Algoritmi...
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Dom 17 Ott 2004 12:45:17 CEST
> I diritti di sfruttamento economico scadono dopo settant'anni dalla
> morte dell'autore. Una volta scaduti, nessuno se ne può appropriare,
> quindi la FSF non potrebbe certo coprire con le proprie licenze un'opera
> i cui diritti sono scaduti.
Non sempre i diritti di sfruttamento economico scadono dopo settant'anni
dalla morte dell'autore: nelle opere collettive, ad esempio, si fa
riferimento alla data di prima pubblicazione dell'opera.
Posso confermare che tra la società civile (e non solo) persistono delle
libere interpretazioni del diritto d'autore che sfiorano l'assurdo.
Liber Liber, ad esempio, dichiarava sul suo sito di distribuire le opere
(patrimonio dell'umanità) con licenza CC. Dopo segnalazione da parte di
CC.ita, dichiara adesso di distribuire sotto licenza CC soltanto la grafica,
l'impaginazione ecc. Più in generale c'è molta confusione tra pubblico
dominio (USA) e appartenenza al patrimonio dell'umanità (che esclude
comunque la cessione dei diritti morali), tra copyleft e "CCopyleft" (che
ammette, ad esempio, la condizione "non commercial"),
tra copyleft e no-copyright (alcuni vedono nel secondo termine il "permesso
di copia", altri il public domain... )... c'è chi pensa addirittura che la
fonte del diritto d'autore sia la SIAE.
Sapete, bisognerebbe mettere in circolazione uno schema grafico sullo stile
di quello prodotto da GNU: uno schema che serva a fare un po' di chiarezza
su certi termini, evidenziando con precisione analogie e differenze
essenziali. Scusate se sono andata un poco off, ma Francesco ha toccato un
tema davvero caldo, che si ripete con costanza un po' ovunque e che
evidentemente necessita, agli occhi della gente, di un chiarimento
"sostenibile".
Ciao,
Valentina.
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