[Discussioni] Re: Release 0.3: disegno esploso + CC
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Lun 25 Ott 2004 14:27:49 CEST
> No, no no no per favore non diciamo castronerie.
Ti ho già pregato di evitare un certo tipo di considerazioni.
Cerchiamo di tenere un certo stile. Grazie.
> L'Apache Software License _È_ una licenza libera, LIBERISSIMA, è solo
> che non è compatibile con la GPL, ma ce ne sono tante altre libere e non
> GPL compatibili.
> vedi: http://www.gnu.org/philosophy/license-list.html
> tutte e tre le apache sl (1.0, 1.1, 2.0) sono software libero non-gpl
> compatibile.
Lo conosco l'elenco: sono tutte licenze per software libero.
L'unica distinzione che viene fatta è tra licenze compatibili con la GPL e
licenze incompatibili con la GPL. Se vai a vedere la causa
dell'incompatibilità, però, ti accorgi che si tratta di una di quelle
restrizioni aggiuntive eccettuate che riguardano il software semilibero.
Del resto Gnu parla di software semilibero ma non di licenze semilibere:
da qualche parte nel cosmo dovranno pur esserci anche le licenze semilibere
no? :-) Bene: l'Apache Software License è una di quelle.
>> Quest'ultime (esempi: Sun Public License, Mozilla Public License, Nokia Open
>> Source License) riportano questa condizione:
>> "Availability of Source Code.
>
> Sun Public License: libera non compatibile GPL
> Mozilla Public License: libera non compatibile GPL
> Nokia Open Source License: libera non compatibile GPL
>
> !!!
>
>> Any Modification which You create or to which You contribute
>> must be made available in Source Code form under the terms of
>> this License either on the same media as an Executable version
>> or via an accepted Electronic Distribution Mechanism to anyone
>> to whom you made an Executable version available; and if made
>> available via Electronic Distribution Mechanism, must remain
>> available for at least twelve (12) months after the date it
>> initially became available, or at least six (6) months after
>> a subsequent version of that particular Modification has been
>> made available to such recipients. You are responsible for ensuring
>> that the Source Code version remains available even if the Electronic
>> Distribution Mechanism is maintained by a third party."
>>
>> Non mi sembra che questo significhi essere "liberi di pubblicare le proprie
>> modifiche, senza essere tenuti a comunicarlo a qualcuno in particolare o *in
>> qualche modo particolare*". In questo caso la restrizione riguarda
>> direttamente una libertà.
>
> Da questo pezzettino di licenza non ne posso determinare la libertà o
> meno. SE questo pezzettino di licenza riguarda qualunque modifica, anche
> quelle che non redistribuisci, sarei d'accordo, se invece riguarda le
> modifiche fatte a software che redistribuisci, no, anche la GPL ha
> clausole simili.
Cioè anche la GPL dice che una volta che pubblichi sul web il sorgente
questo deve stare lì per almeno 12 mesi... ??? :-) Direi proprio di no, tu
che dici?
>> Stando alla lettera (nonché alle dichiarazioni di Gnu cui ho fatto
>> riferimento in altro post), le cose stanno così.
>
> Ecco, allora per favore, prossimamente fai uno sforzo e cita (con link)
> le tue fonti gnu, perchè mi par tanto che vai un po' a braccio alle
> volte. Tutte le licenze che hai citato come non libere infatti lo sono,
> e questo è quello che afferma la Free Software Foundation e il Progetto
> Gnu.
Le mia unica fonte è Gnu. Non ne ho altre. Inoltre faccio riferimento alle
definizioni che Gnu dà del software libero (tutta la spiegazione, non solo
l'elencazione delle 4 libertà), di quello semilibero e di quello
proprietario. Credo che tu conosca molto bene queste definizioni.
Io le seguo alla lettera e non ho ancora trovato punti in cui Gnu si
contraddica. Per cui non ho trovato ancora motivi per non seguire alla
lettera le definizioni. Tu dici che il pifferaio sbaglia... che le licenze
semilibere sono una sottoclasse delle licenze proprietarie (e non una classe
eccettuata ed intermedia): io dico che ha ragione Gnu.
> Credo a questo punto, che sia tutto ad avere delle idee un po' sbagliate
> della realtà purtroppo e ora capisco anche alcune delle cose che non mi
> tornano nei tuoi schemi.
> Continuo a ritenere che hai preso una bella cantonata e che le licenze
> semilibere non siano che una sottocategoria di quelle prorietarie, solo
> un po' migliori delle solite proprietarie.
Come ti ho già detto, non ci servono giudizi (per altro basati su opinioni
personali), ma argomentazioni. Non sono abituata a collaborare in questo
modo, cerca di capirmi.
> Ecco qui c'è un altro grosso problema, mischiamo pere con mele.
> Secondo me non ha molto senso applicare le quattro libertà del software
> paro paro direttamente a qualunque altro campo del diritto d'autore.
> Il software è diverso da un'opera letteraria.
> Il tuo è lo stesso errore che stanno facendo in Debian (secondo me, ma
> non voglio aprire un flame, quindi asteniamoci che saremmo OT).
Guarda, io ai flames nemmeno ci penso.
Penso solo ad essere produttiva ed ho una mentalità aperta, che mi porta a
non fermarmi mai davanti alle apparenze consolidate.
La legge specifica i diritti patrimoniali relativi al software:
ciò non significa che sia il software che le opere letterarie non siano
soggetti alla stessa legge. Per cui non posso condividere la tua opinione.
> In ogni caso credo certamente che alcune licenze CC siano definibili
> proprietarie, infatti l'obiettivo dichiarato di CC non è per niente
> simile a quello di GNU/FSF, in CC è sempre stata prevista la creazione
> di tutta una sfumatura di licenze che coprisse l'intero arco che va dal
> proprietario al libero.
Sì, almeno su questo siamo d'accordo.
Io sono perfettamente consapevole della carica "sovversiva" o "provocatoria"
o "assurda" delle mie argomentazioni (software open source proprietario???
ma siamo matti???): quello che voglio è proprio essere smentita. Quando sarò
smentita da dati obiettivi (come quelli che io fornisco) allora avrò la
certezza di poter "scalare" e collocare le licenze proprietarie in open
content. Quindi io ti ringrazio. Ti chiedo solo di limitarti ad argomentare
e di usare il rasoio di Occam.
Ciao,
Valentina.
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