[Discussioni] Re: Open source e software libero: non sono la stessa cosa
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Mer 27 Ott 2004 11:59:50 CEST
Faccio un riepilogo delle puntate precedenti affinché quel che dico sia
chiaro a tutti.
FSF dice:
"La definizione ufficiale di "software open source," come pubblicata dalla
Open Source Initiative, si avvicina molto alla nostra definizione di
software libero; tuttavia, per certi aspetti è un po' più ampia, ed essi
hanno accettato alcune licenze che noi consideriamo inaccettabilmente
restrittive per gli utenti. Tuttavia, il significato ovvio di "software open
source" è «puoi guardare il codice sorgente». Questa è una espressione meno
vigorosa di "software libero"; include il software libero, ma include anche
software semi-libero come ad esempio Xv e perfino qualche software
proprietario, inclusa Qt nella sua licenza originale (prima della QPL)".
Effetivamente 2 licenze giudicate da FSF come *non libere* ed inserite
nell'elenco delle licenze proprietarie sono state invece approvate da OSI.
Non sono quelle sopraindicate ma altre due, queste:
http://www.opensource.org/licenses/apsl.php
http://www.opensource.org/licenses/artistic-license.php
A Di Gregorio, che dice che sto delirando, vorrei dire che io, *comunque*,
non ne faccio una questione di definizioni (né mi permetto di offendere
pubblicamente Raymond come fa lui: cosa che trovo abbastanza grave): a me
interessa soltanto sapere dove collocare le licenze libere e quelle
proprietarie nel mio schema.
Se l'open source è sia nella *teoria* che nella *pratica* "un po' più ampio"
del software libero ed include, *di fatto*, *anche* licenze proprietarie,
non vedo perché, *nel mio schema* questo dato non dovrebbe comparire.
Mi avete insegnato ad essere concreta, a non perdermi in interpretazioni ma
a guardare gli elenchi e a basarmi su dati di fatto.
Bene, ho guardato gli elenchi e mi sono basata su dati di fatto:
il risultato a cui pervengo è il medesimo.
Se adesso mi venite a dire che i dati di fatto non contano ma che è solo un
problema di interpretazione, allora, fate il gioco delle tre carte. :-)
Invito alla calma e al dialogo.
Ciao,
Valentina.
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