[Discussioni] LinuxWorldExpo: a proposito della cantina.

Calogero Bonasia kbonasia a linuxteam.it
Mar 28 Set 2004 23:41:31 CEST


Alle 19:42, martedì 28 settembre 2004, Federico Di Gregorio ha scritto:
> On Tue, 2004-09-28 at 19:33 +0200, Stefano Maffulli wrote:
> > I LUG erano rappresentati da Openlabs di Milano.  Il Sources Switch
> > (il 'centro di coordinamento delle comunità del sw libero in italia)
> > ha curato spazi molto interessanti e dai contenuti originali (come
> > l'intervento del prof. Fuggetta, di Danilo Giaquinto della Rete
> > dell'Open Source nella PA o di Antonio Gallo di ILS).
>

al link:
http://www.datamanager.it/articoli.php?idricercato=9508

in particolare si conclude dicendo:
" Il consuntivo di LinuxWorldExpo Italia 2004 si salda senza soluzione di 
continuità con la progettazione dell'edizione 2005 della manifestazione. Già 
da ora si delineano una serie di innovazioni, per esempio la forte espansione 
dello spazio dedicato alle comunità open source italiane, anche in modalità 
totalmente autogestita. Un segno che LinuxWorldExpo Italia vuole rinnovare 
sia la propria vocazione "business" che la propria volontà di riconoscere 
alle comunità e ai gruppi .org il ruolo decisivo nello sviluppo e nella 
diffusione dell'open source in Italia. 

 IDG World Expo è la principale società di gestione di eventi tecnologici a 
livello mondiale e capitalizzando sulla propria esperienza e sulle proprie 
competenze nel settore mette a disposizione dei fornitori di tecnologia 
occasioni per catturare l'attenzione e l'interesse dei potenziali acquirenti 
dotati di maggiore influenza. IDG World Expo è una business unit di IDG, la 
maggiore azienda mondiale di media , ricerche di mercato ed eventi nel 
settore della tecnologia. "
===========================

Linux ha fatto da "gancio" per tirare su ibm dal baratro dove era 
precipitata... e ora si diffonde ovunque, pc, telefoni, appliances, 
automobili. Diverrà una applicazione infrastrutturale, e quindi un "bene 
comune" come l'acqua o la corrente elettrica, cioe' a dire, che tutti si 
aspetteranno che le cose continuino a funzionare cosi' (una comunita' che 
lavora "gratis" diciamo cosi', per la stragrande maggioranza di chi come me 
e' solo un utente) oppure la frammistione tra business e linux comporterà la 
revisione di determinati concetti, che seppure lodevoli, cozzano contro le 
regole dell'economia. Certo e' che ponendo come base un numero molto elevato 
di "sviluppatori" e ponendomi io ipoteticamente nella veste di software 
house, alla fine "mi costa" poco prelevare dalla comunità qualcosa che 
ritoccandolo poco o niente posso "rivendere" e fare soldi. E' onesta' e 
impegno personale quello magari di rigirare una quota parte degli introiti 
alle comunita', secondo me, se esse ne hanno fisionomia (soggetti economici) 
oppure "ricambiare" con lo sviluppo di altro codice.

In fondo, sempre x citare ibm, questo gia' accade, aziende di questo calibro, 
a fronte di vendite per milioni di euro di hw e servizi linux-based, 
"investono" volentieri cifre in percentuali di molto inferiori a quanto 
spenderebbero in una qualsiasi campagna promozionale, per "aiutare" le 
comunità...

-- 
Calogero Bonasia
www.linuxteam.it
LinuxUser #301822



More information about the discussioni mailing list