[Discussioni] [tecniche anti-FUD] Dimostrazione attraverso esempi
Francesco Potorti`
pot a potorti.it
Mar 13 Dic 2005 11:37:26 CET
Giacomo Cosenza:
>>>Meno intermediari ci sono tra l'autore e l'utente/pubblico meglio e' per
>>>tutti, tranne che per gli intermediari, ovviamente.
Francesco Potortì:
>> Quest'ultima frase mi trova in disaccordo.
>>
>> La frase di Alessandro si riferisce ad una situazione di fatto che è
>> vera qui e ora, e su cui si può discutere, ma che trovo sostanzialmente
>> vera. Generalizzarla come fai tu la rende secondo me falsa.
>Guarda che non e' una generalizzazione dal qui e ora. E' una
>generalizzazione da molti, ma molti piu' esempi.
Sì, ma sembrava che tu la estrapolassi dalla frase di Alessandro Rubini,
che si riferiva al qui e ora e che mi trovava sostanzialmente d'accordo.
Volevo mettere in rilievo che si trattava di un'estrapolazione, non di
una conseguenza logica: si trattava cioè di una diversa affermazione.
Questa diversa affermazione è molto generica e non mi trova d'accordo.
>Forse avrei dovuto essere piu' preciso nel mio precedente post e
>limitare la considerazione agli intermediari nati nel contesto della
>"privazione fisica" e che vogliono contituare ad operare nel contesto
>della "abbondanza digitale" come se nulla fosse cambiato.
Già questo restringe moltissimo l'ambito di applicazione della tua
affermazione. E tuttavia il fatto che gli intermediari siano null'altro
che un danno (che è quel che scrivi), anche solo nel contesto
dell'abbondanza digitale, non mi trova d'accordo. È ancora troppo
generale. Vuol dire che, purché un bene sia distribuito in modo
immateriale, e quindi con bassissimi costi di distribuzione, ogni
possibile intermediazione è necessariamente inutile. Non ha senso.
>Tutto cio' detto, se analizzi la catena del valore nel mercato musicale
>(cosa che sto facendo per interesse personale), trovi esattamente le
>stesse problematiche descritte da Alessandro nel contesto del software.
Non ho niente da obiettare su questo. Non sono le problematiche attuali
di un dato mercato che mi trovano in disaccordo. È la generalizzazione
del concetto.
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