[Discussioni] [tecniche anti-FUD] Dimostrazione attraverso esempi delle limitazioni dell'Open Source come modo di produrre software

Gianluca Turconi luctur a comeg.it
Mer 14 Dic 2005 12:00:46 CET


Stefano Maffulli wrote:

[...]

> Tu hai ragione, ma purtroppo bisogna anche considerare che vale la
> pena rispondere ad un articolo sul guardian se si riesce ad avere lo
> stesso spazio sullo stesso giornale.  Ho dato per scontato che non si
> riesca ad avere 'diritto di replica', ma potrei essermi sbagliato.  Se
> riesci a contattare il guardian e assicurarti che pubblicherebbero un
> articolo allora la musica cambia, e di molto.

Per l'articolo del Guardian siamo ben oltre il semplice "diritto di 
replica" e infatti ho già chiesto una rettifica ufficiale al giornale e 
una tutela collettiva contro certe dichiarazioni al Consiglio della 
Comunità OOo.

Infatti l'autore o (secondo quanto dice lui) il suo editor, ha affermato 
che i contributi alla base di codice della suite sarebbero stati fatti 
negli ultimi cinque anni *solo* da Sun o da sviluppatori pagati dalle 
aziende Linux, confermando così le limitazioni del modello Open Source 
(???).

Poiché:

a) ho perso un anno di tempo e firmato due accordi con Sun per avere 
l'accesso in scrittura nella parte riservata al codice nel repositorio 
CVS di OOo;
b) il mio (e di altri) contributo è distribuito tranquillamente con i 
binari di OOo;
c) scrivo della mia partecipazione alla Comunità nella biografia in 
quarta di copertina dei miei libri, spendendo quindi la mia parola su 
certe dichiarazioni.
d) l'articolo e le affermazioni mi sono state fatte notare da una terza 
persona (la notizia è quindi pubblica),

ritengo a buona ragione che tali affermazioni, prima ancora che essere 
campate per aria dal punto di vista concettuale, siano o dolosamente 
ricercate o colposamente scribacchiate. Comunque sia, ledono un mio (e 
altrui) interesse diretto all'esposizione corretta dei fatti.

Ovviamente né il Guardian né l'autore mi hanno risposto in privato via 
email. Si sono invece fatti vivi in pubblico ed è anche per questo che 
ho chiesto espressamente al Consiglio di far sentire la propria voce.

Tuttavia, se non ci sarà la rettifica, provvederò a mettere per iscritto 
la richiesta e a farla pervenire con le dovute formalità al giornale.

Certo far valere i propri diritti all'estero è difficile, ma perché si 
dovrebbe chinare sempre la testa?

Saluti,

Gianluca






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