[Discussioni] Articolo da AprileOnLine.Info
guido a iodice.info
guido a iodice.info
Gio 13 Gen 2005 11:52:08 CET
<http://www.aprileonline.info>
Intervista. Richard Stallman: ''I programmi proprietari sono un
tradimento della comunità''
Il guru del software libero: "La conoscenza è un bene comune"
Richard Stallman è l'inventore del concetto di "software libero" (in
inglese free software, dove free sta per libero, non per gratis) nonché
fondatore della Free Software Foundation, la prima organizzazione a
promuovere il software libero. I software liberi sono programmi (come il
noto sistema operativo GNU/Linux che tanti patemi procura alla Microsoft
di Bill Gates) che assicurano all'utente diverse libertà: quelle di
usare, distribuire, modificare e ridistribuire le copie modificate del
programma. Vengono rilasciati all'utente con queste libertà tanto che si
parla di copyleft (invece che di copyright) o di "permesso d'autore"
piuttosto che di "diritto d'autore". Un software libero, quindi, è di
solito un perenne work in progress che di norma crea attorno a sé dei
collettivi di sviluppatori impegnati nel suo miglioramento.
Si capisce quindi come questo alluda ad un problema più generale: come
rendere possibile la condivisione della conoscenza, come cioè rendere un
bene comune il sapere e le pratiche scientifiche e tecniche (ma anche
artistiche o letterarie).
Mr.Stallman, lei ha scritto un libro dal titolo: "Free software, free
society". Il software libero quindi può contribuire ad una società più
libera?
Il software libero è un software che rispetta la libertà dell'utente.
L'effetto diretto dell'utilizzo del software libero è che gli utenti
hanno il controllo sui programmi che usano, sono liberi di adattarli,
liberi di cooperare. Ciò significa che abbiamo più libertà in un aspetto
della vita.
Il software libero può avere effetti su altri aspetti della vita? Può
indirettamente, perché coloro che controllano il software che tu usi
possono servirsi di questo controllo per portarti via altre libertà. Ma
io non rivendico il fatto che il software libero assicurerà
automaticamente che avremo libertà in ogni area della vita. La gente
deve combattere per la libertà nelle altre aree, come in passato.
Condividere il software, condividere la conoscenza. Questo implica anche
solidarietà, oltre che libertà?
Indubbiamente. Condividere il software è parte della solidarietà
sociale. Quando gli sviluppatori dicono "non puoi condividere questo
programma", essi attaccano la solidarietà sociale. Quando chiedono agli
utenti di firmare contratti promettendo di non condividere i programmi,
ciò equivale ad un tradimento di ciascun utente nei confronti
dell'intera comunità. Questo è ciò che rende il software proprietario
malvagio.
Un software sotto licenza GNU GPL (licenza "copyleft" scritta da
Stallman, ndr) o altra licenza libera può essere un "dono" alla comunità
(cioè una conoscenza che io regalo ad altre persone)?
Sì, è un contributo alla costruzione della tua comunità e un contributo
alla difesa della libertà.
Perché dovrei rilasciare un programma sotto una licenza libera piuttosto
che una proprietaria?
I motivi principali per sviluppare software libero, nella mia
esperienza, includono: è divertente farlo; se funziona bene, la gente ti
apprezza e ammira e conquisti la reputazione di buon programmatore; la
gratitudine induce gli utenti a sentire di dover contribuire; ideali
politici; avversione per la Microsoft (io penso che sia un motivo
superficiale); denaro: solo una parte degli sviluppatori di software
libero vengono pagati per questo, ma è una parte consistente.
Negli Usa e in Europa alcune leggi (Digital Right Management Act, la
direttiva europea sul copyright digitale e quella sui brevetti software,
ecc.) stanno limitando la nostra libertà. Perché le corporation
promuovono tali leggi?
Le corporation che vogliono queste leggi desiderano il potere su vari
aspetti dell'uso dei computer. Sono principalmente le megacorporation a
volere il brevetto delle idee del software. La Confederazione delle
associazioni delle piccole e medie imprese europee è contro i brevetti
delle idee del software.
Ma il software libero può soddisfare le esigenze delle imprese?
Questa è una questione molto generale. Il software libero soddisfa
migliaia di imprese che usano i computer. E c'è anche un buon numero di
imprese che sviluppa e adatta il software libero. Anch'esse sono
soddisfatte. Quindi penso che il software libero può soddisfare molte
imprese.
Le imprese che desiderano sviluppare programmi e avere potere sugli
utenti non saranno soddisfatte dal software libero. Questa è una buona
cosa: certi desideri non dovrebbero essere soddisfatti.
L'acqua, lo spazio, l'aria, il cielo sono beni che la comunità ha
posseduto nei secoli passati. La conoscenza può essere un "bene comune"?
Certamente, così come l'informazione e le opere. I programmi sono opere,
e i programmi liberi sono beni comuni.
Su Internet:
- www.gnu.org/home.it.html (home page italiana del progetto GNU)
- www.creativecommons.it (le licenze per rendere condivisibili testi,
immagini, musica.)
- www.ffii.org organizzazione che si batte per la libertà
nell'informatica (in particolare contro i brevetti sul software)
[Guido Iodice]
www.AprileOnline.Info
<http://www.AprileOnline.Info/index.asp?numero=176> n.176 del
13/01/2005
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://lists.softwarelibero.it/pipermail/discussioni/attachments/20050113/86ed596a/attachment.html>
More information about the discussioni
mailing list