[Discussioni] Grazie all'astensione?
Paolo Mascellani
paolo a elabor.homelinux.org
Lun 11 Lug 2005 09:59:52 CEST
Salve,
>> >Gentili On. Bonino, Pannella, Sbarbati, Toia,
>> >voglio esprimervi il mio sentito ringraziamento per l'appoggio fornito
>> >in questi anni per evitare che l'oscena pratica dell'EPO di rilasciare
>> >brevetti sul software venisse sancita da una direttiva europea. Mi preme
>> >ringraziarvi pubblicamente perché i non bene informati potrebbero
>> >fraintendere il voto di astensione, che invece per noi rappresenta una
>> >chiara censura all'operato dell'EPO. D'altronde con alcuni di voi il
>> >lavoro per evitare i danni all'economia europea era iniziato addirittura
>> >nella passata legislatura.
>>
>>Una domanda che non vuole essere per nulal provocatoria.
>>In che modo, astenendosi, hanno censurato l'EPO?
>
> Forse non tutti sanno che ...
> a) l'opzione migliore era ottenere il voto dei 21 emendamenti, non il
> rigetto della inter direttiva
Infatti. Sta di fatto pero` che le nostre organizzazioni hanno
dichiarato la "vittoria", quando qualche ombra, e pesante, su questa
vittoria permane. Nulla di male: la vittoria c'e` stata, ma bisogna che
riflettiamo bene sugli aspetti piu` "oscuri" della vicenda.
> b) il rigetto lascia le cose come stanno e quindi l'EPO continua a
> rilasciare i suoi brevetti software
L'EPO ha ampiamente dimostrato di fregarsene di tutto e di tutti, ma il
rigetto della direttiva e` comunque uno smacco forte (l'approvazione
sarebbe stata una convalida delle pratiche EPO). Credo quindi che un
comportamento "prodente", da parte sua, potrebbe e dovrebbe essere
richiesto: ci sono innumerevoli brevetti concessi dall'EPO che non
rispettano le normative vigenti.
> c) Per paura di vedere approvati gli emendamenti chi era a favore della
> brevettazione del software, all'ultimo momento ha deciso che era meglio
> lo status quo che una vera limitazione e quindi ha votato per il
> rigetto.
> d) chi era contro, per non rischiare comunque un nuovo stravolgimento in
> consiglio come avvenuto dopo la prima lettura ha deciso che rigettare la
> direttiva sarebbe stato meno rischioso che votare gli emendamenti perchè
> non c'era un clima politco sufficientemente disteso.
Questa mi sembra la cronaca di un pareggio, non di una vittoria
(naturalmente, si tratta sempre di guardare le cose da un punto di vista
o da un altro).
> e) chi si è astenuto probabilmente l'ha fatto perchè NON era contrario
> al rigetto, ma voleva piuttosto votare gli emendamenti e finirla una
> volta per tutti coi brevetti software.
Mi pare che si entri nel campo delle illazioni: bisogna invece guardare
chi si e` astenuto (cioe`, la sua storia; come e` arrivato a questa
decisione) e cosa ha dichiarato.
>> C'è qualche dichiarazione pubblica di voto?
>
> Si basta andarsi a vedere gli atti (mi dispiace non ho link io ho visto
> lo streaming video dal parlamento)
>
>>E ancora, cosa hanno fatto questi parlamentari nella
>>precedente legislatura che è coerente con l'astensione di oggi?
L'on. Toia mi ha mandato (credo che lo abbia inviato anche a molti
altri) un comunicato nel quale rivendica con forza di averlo fatto
perche' crede nell'Open Source. Tra l'altro, scrive:
> Vorrei che fosse chiaro, dunque, che mi sono battuta per far circolare
> queste idee diffondendo documenti che mi pervenivano, lavorando contro
> questa ipotesi di direttiva, sottoscrivendo fin dall’inizio gli
> emendamenti Rocard e raccogliendo nel mio gruppo più di 30 firme a
> sostegno, di modo che anche una parte dell’ADLE fosse tra i sostenitori
> del “pacchetto Rocard”.
>
> Ho sempre sostenuto l’Open Source e quindi volevo una direttiva
> PROFONDAMENTE MODIFICATA e lo sanno bene i rappresentanti delle tesi
> contrarie, che infatti non hanno nemmeno tentato di convincermi.
Saluti, Paolo.
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Paolo Mascellani
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