[Discussioni] Re: Licenze etiche

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Lun 25 Lug 2005 14:53:15 CEST


Simone Piccardi Scrive: 

> Nicola A. Grossi wrote:
>> Simone Piccardi Scrive: 
>> 
>>> Nicola A. Grossi wrote: 
>>>
>>>>
>>>> Ma i "proprietarizzatori", non sono una classe di utilizzatori?
>>>> Cosa intendi per "classe di utilizzatori"? Sono classi tipizzate?
>>>
>>> Il copyleft si applica a chiunque, non solo a quelli che sono "cattivi"
>>> secondo l'etica dell'autore. Vale per i proprietarizzatori come per gli
>>> altri. Le licenze cosiddette "etiche" invece negano alcuni diritti ad
>>> alcuni utilizzatori.
>>  
>> 
>> 
>> Ma anche le licenze copyleft negano ad alcuni utilizzatori (i
>> "proprietarizzatori") una libertà per loro fondamentale: quella di
>> "proprietarizzare".
> Le licenze copyleft quella possbilita` non la negano ad *alcuni*
> utilizzatori, la negano a tutti.

Stiamo parlando della libertà di "proprietarizzare"?
Il copyleft la nega questa libertà a "tutti coloro che vorrebbero 
proprietarizzare un certo codice": questa è *una* classe di utilizzatori, 
fino a prova contraria. 

Certo: non trovi scritto "esclusi i proprietarizzatori", ma l'effetto 
giuridico è lo stesso. 

Se io stabilisco 4 regole etiche e le rendo persistenti,
la clausola di persistenza non si rivolge a tutti, ma soltanto a quella 
classe di utilizzatori che le 4 regole "combattono". 

 

> La definizione classica di licenza etica, come ti ha gia` fatto notare
> Francesco Potorti', fa riferimento alla negazione di alcuni diritti ad
> *alcuni* utilizzatori. Se stai parlando di altro chiarisci i termini.

Si può fare riferimento sia a una classe di utilizzatori sia a un modo di 
utilizzo: ma, in fin dei conti, è la stessa cosa, perché ad ogni specifico 
utilizzo corrisponde una specifica classe di utilizzatori. 

 


Saluti,
n.a.g. 





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