[Discussioni] Fw: [humana] Raccomandate via Office (TM) Tratto da Zeus News di Anno VII- numero 668 - 27 Luglio 2005 di Michele Bottari

Snowolf marcotazio a gmail.com
Mer 27 Lug 2005 19:46:01 CEST


Non c'è bisogno quasi di commentare, come al solito l'Italia si rivela
per quel che è.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalle istituzioni pubbliche italiane?
Quello che hanno sempre fatto: servi della Microsoft (e non solo di
quella).

L'apertura al software libero da parte delle istituzioni pubbliche non
avverrà (se avverrà) in tempi brevi.
L'unica cosa che ci può salvare è un fallimento della Microsoft (fuori
discussione per un bel po' ancora, purtroppo), anche se penso che ci
troveremmo a dover usare formati proprietari Apple.

On 7/27/05, Flavia Marzano <flavia.marzano a email.it> wrote:
> Trovo che sia davvero grave!
> Flavia
> 
> *************************
> Luglio 2005 di Michele Bottari
> 
> Poste Italiane stringe accordi sempre più stretti col monopolista software.
> Infischiandosene dell'accessibilità.
> 
> Secondo i media allineati di settore, si tratta di una mezza rivoluzione:
> gli utenti Microsoft Office potranno spedire i documenti come lettera
> raccomandata, utilizzando una feature del loro fidato programma di
> videoscrittura, con tutte le caratteristiche tipiche di questo servizio. Il
> pagamento sarà possibile con la carta di credito o con Postepay.
> 
> "Poste Italiane," recita la velina ufficiale, "provvederà a confermare data
> e ora di accettazione, alla stampa, all'imbustamento e alla consegna, con i
> tempi e le modalità della tradizionale Posta Raccomandata cartacea. La
> ricevuta della spedizione sarà inviata all'indirizzo di posta elettronica
> "postemail" che Poste Italiane offre gratuitamente ai clienti".
> 
> Grazie all'automazione del processo di spedizione, all'uso limitatissimo di
> manodopera, ottimizzato dalla strettissima collaborazione col monopolista
> del software, i fedeli utenti delle Poste e dello zio Bill avranno accesso
> al servizio a soli 3,50 euro, anzichè i 2,80 richiesti dagli uffici postali
> per il metodo tradizionale. Un bell'incentivo all'automazione, non c'è che
> dire...
> 
> In realtà non si tratta di rivoluzione, ma nemmeno di novità: il servizio di
> raccomandata online è attivo, al costo "agevolato" di cui sopra, da tempo.
> Da tempo è in vigore la discriminazione tra chi usa formati proprietari
> Microsoft e chi preferisce quelli liberi (tipo quelli utilizzati da
> OpenOffice). Si legge infatti sul sito: "Il file può essere in formato doc,
> txt, tif, xls o jpg e avere una dimensione massima di 3 MB".
> 
> Come dire: "se volete mandarci un testo brutale, OK. Ma se volete
> formattarlo, impaginarlo e dargli un aspetto decente, dovete usare Word di
> Microsoft." Alla faccia dell'accessibilità di quello che una volta era un
> servizio pubblico.
> 
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