[Discussioni] Fw: [humana] Raccomandate via Office (TM) Tratto da Zeus News di Anno VII- numero 668 - 27 Luglio 2005 di Michele Bottari

Flavia Marzano flavia.marzano a email.it
Mer 27 Lug 2005 20:10:34 CEST


Mi sembra una buona idea lo faro'!
Vorrei solo aggiungere la gravita' della totale mancanza di accessibilita' e 
rispetto delle normative (legge Stanca sull'accessibilita' e decreto Stanca 
sull'open source).
F.

----- Original Message ----- 
From: "Giacomo Cosenza" <giacomo.cosenza a sinapsi.com>
To: "Flavia Marzano" <marzano a cibernet.it>; "Discussioni sul software 
libero." <discussioni a softwarelibero.it>
Sent: Wednesday, July 27, 2005 8:06 PM
Subject: Re: [Discussioni] Fw: [humana] Raccomandate via Office (TM) Tratto 
da Zeus News di Anno VII- numero 668 - 27 Luglio 2005 di Michele Bottari



On Jul 27, 2005, at 7:26 PM, Flavia Marzano wrote:

> Trovo che sia davvero grave!
si e' grave, ma credo anche che cosi stiano rischiando di farsi del
male da soli. le aziende che stanno progressivamente passando su
ooffice sono in continuo aumento. mi risulta che lo stesso accada
nella PAL e tra i privati. non so quale sia il business complessivo
delle raccomandate in italia, ancora meno quale sia la % di questo
business che potrebbe essere traghettato sulle raccomandate online ms
office compatible. non credo si tratti di numeri molto significativi.

ho l'impressione che sia piu' un'operazione di marketing che
un'operazione di business. intanto le proteste civili, soprattutto
degli utenti registrati, qualche effetto lo producono sempre. io ieri
mi sono registrato al sito. poi mi registrero' al servizio
raccomandate on line, come privato e come azienda. poi protestero'
con il loro servizio di supporto. fatelo anche tutti voi. se siete un
amministratore di condominio meglio ancora (a naso credo siano
insieme agli avvocati, ai comandi dei vigili urbani e ai
commercialisti i maggiori utilizzatori delle raccomandate)

mimmo


> Flavia
>
> *************************
> Luglio 2005 di Michele Bottari
>
> Poste Italiane stringe accordi sempre più stretti col monopolista 
> software.
> Infischiandosene dell'accessibilità.
>
> Secondo i media allineati di settore, si tratta di una mezza  rivoluzione:
> gli utenti Microsoft Office potranno spedire i documenti come lettera
> raccomandata, utilizzando una feature del loro fidato programma di
> videoscrittura, con tutte le caratteristiche tipiche di questo  servizio. 
> Il
> pagamento sarà possibile con la carta di credito o con Postepay.
>
> "Poste Italiane," recita la velina ufficiale, "provvederà a  confermare 
> data
> e ora di accettazione, alla stampa, all'imbustamento e alla  consegna, con 
> i
> tempi e le modalità della tradizionale Posta Raccomandata cartacea. La
> ricevuta della spedizione sarà inviata all'indirizzo di posta  elettronica
> "postemail" che Poste Italiane offre gratuitamente ai clienti".
>
> Grazie all'automazione del processo di spedizione, all'uso  limitatissimo 
> di
> manodopera, ottimizzato dalla strettissima collaborazione col  monopolista
> del software, i fedeli utenti delle Poste e dello zio Bill avranno 
> accesso
> al servizio a soli 3,50 euro, anzichè i 2,80 richiesti dagli uffici 
> postali
> per il metodo tradizionale. Un bell'incentivo all'automazione, non  c'è 
> che
> dire...
>
> In realtà non si tratta di rivoluzione, ma nemmeno di novità: il  servizio 
> di
> raccomandata online è attivo, al costo "agevolato" di cui sopra, da 
> tempo.
> Da tempo è in vigore la discriminazione tra chi usa formati  proprietari
> Microsoft e chi preferisce quelli liberi (tipo quelli utilizzati da
> OpenOffice). Si legge infatti sul sito: "Il file può essere in  formato 
> doc,
> txt, tif, xls o jpg e avere una dimensione massima di 3 MB".
>
> Come dire: "se volete mandarci un testo brutale, OK. Ma se volete
> formattarlo, impaginarlo e dargli un aspetto decente, dovete usare  Word 
> di
> Microsoft." Alla faccia dell'accessibilità di quello che una volta  era un
> servizio pubblico.
>
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