[Discussioni] statistiche sulla posizione dei programmatori italiani?
Carlo Daffara
cdaffara a mail.conecta.it
Mer 5 Apr 2006 17:53:20 CEST
Non solo; le stesse statistiche mostrano come la maggior parte degli
sviluppatori riceva direttamente o indirettamente un compenso economico
per lo sviluppo o il supporto di software libero; inoltre la maggior parte
delle aziende che utilizza software libero dimostra una capacita' maggiore
di introdurre nuove tecnologie (in particolare nel software secondario,
embedded o come servizio). Se puo' esserle utile, ho sintetizzato alcuni
dati in una presentazione fatta di recente che trova al link
http://www.assind.ud.it/ms/allegati/daffara2.pdf
dove sono riassunti i risultati del progetto europeo INES sull'open source
per il take up di innovazione nei sistemi embedded industriali.
Un'altra area in cui il software libero introduce vantaggi importanti e'
nel supporto della user innovation, ossia la capacita' degli utenti
"avanzati" di introdurre modifiche innovative. Von Hippel aveva gia'
raccolto molti dati su questo, mostrando come in aree verticali avanzate
un quarto degli utenti introduce innovazioni significative (ad esempio il
24.3% degli utenti introduce innovazioni nel software per circuiti
stampati, nel 26% dei sistemi per la gestione libraria, nel 19.1% dei
software di sicurezza e cosi' via).
Carlo Daffara
On Wed, 5 Apr 2006, Kalos Bonasia wrote:
> Questo conforta quanto sto scrivendo nel mio documento, cioe' che
> sostanzialmente promuovere l'open source induce a promuovere il capitale
> umano locale (europeo) e che almeno per adesso, non dobbiamo importare anche
> 'know how' dagli stati uniti, che tentano di invadere in tutti i modi i
> nostri mercati (nessuno si incazza se si clona il nome del parmiggiano
> reggiano negli usa spacciando poliuretano espanso per formaggio emiliano...
> ma per le scarpe cinesi si... boh?!).
>
> il concetto base che sto cercando di trasmettere con il mio documento e': open
> source = sviluppo e soldi che rimangono in Italia, agli italiani, alle
> imprese italiane...
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