[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)
Alberto Cammozzo
mmzz a stat.unipd.it
Gio 6 Lug 2006 17:39:43 CEST
On Wed, Jul 05, 2006 at 12:53:04PM -0400, simo wrote:
> On Wed, 2006-07-05 at 17:11 +0200, Alberto Cammozzo wrote:
> > Si, hai ragione, e' vero che questo e' il _motivo_ per la
> > parte di GPLv3 in discussione, ma ma il _mezzo_ per evitare la
> > tivoizzazione e' quello di dettare le condizioni secondo le quali il
> > "covered work" possa essere parte di una "effective tecnological
> > protection measure", denominazione secondo la terminologia DMCA, se
> > non erro, ora non ho il tempo di controllare.
>
> No Tivoizzazione e DMCA sono due cose separate.
Va bene. Allora precisiamo:
Art 1: proprietarizzazione (tivoizzazione) e TC.
Art 3: DMCA e DRM
> > In ultima analisi significa che nessun sistema che genera dati
> > che non sono leggibili all'utente puo' simultaneamente godere dei
> > benefici del free software e delle leggi tipo DMCA e analoghi che
> > vietano il reverse engineering dei dati crittati.
>
> Il DMCA vieta di aggirare le protezioni se la misura tecnologica e'
> efficace e per estensione questo vuol dire che se fai del software
> libero che gestisce queste cose, questo diventa immodificabile, per
> questo nel testo si asserisce che i lavori coperti da GPLv3 non sono
> misure tecnologiche efficaci anche se poi il programma in effetti
> implementa una sorta di DRM. Serve per uscire dal giogo del DMCA e
> lasciare liberta' di modifica del software.
Perfetto: liberta' di scrivere altro codice che legga i dati
protetti da misure efficaci, senza violare DMCA ed essere perseguiti.
> Che poi questo tenga legalmente non mi e' dato sapere :)
Concordo. Non si sa.
> > Per quanto mi e' dato capire TiVO puo' continuare a usare
> > sistemi GPLv3 per fare quello che fa,
>
> No, e' proprio quello che fa Tivo che Stallman vuole combattere.
> Forse e' il caso di spiegare cosa vuol dire Tivoizzazione perche'
> probabilmente non e' chiaro.
>
> Tivo con l'ultima box ha reso impossibile far girare software (kernel
> compreso) che non sia firmato da Tivo. Questo vuol dire a tutti gli
> effetti che per quanto riguarda la piattaforma hw Tivo, il software
> libero caricato e' stato praticamente proprietarizzato, Si guarda ma non
> si tocca, perche' se tocchi anche una virgola non funziona piu'. Questo
> a prescindere dai contenuti.
> Nel tempo tante persone hanno usato la prima piattaforma Tivo e ne hanno
> modificato il software per aggiungere hard disk piu' capienti,
> differenti schede di rete altre funzionalita' utili non presenti, fixato
> bachi, ecc.
> Tutte modifiche "positive".
>
> La GPLv3 vuole evitare che tramite il TC si proprietarizzi di fatto il
> software libero, impedendo agli utenti la modifica del software, che e'
> una delle liberta' fondamenatali.
Ok perfetto, ma questo lo fa attraverso il punto 1 che tocca i
problemi posti dal TC (proprietarizzazione attraverso la firma e
"certificazione" degli eseguibili). Il problema del DRM riguarda
invece l'accessibilita' dei dati, e viene affrontato dal punto 3, che
di per se non vieta di fare un DRM sotto GPLv3, ma di proteggerlo con
DMCA.
http://www.copyright.gov/legislation/hr2281.pdf
<<1201. Circumvention of copyright protection systems: No
person shall circumvent a technological measure that effectively
controls access to a work protected under this title.>>
> C'e' qualcuno che contesta che la modifica non e' vietata ma e' solo
> vietata l'esecuzione del codice modificato e quindi e' tutto ok.
> Io rispondo che se non puoi usare le tue modifiche non hai la piena
> liberta' di farle.
> E' come dire che non e' vietato pensare liberamente ma solo parlare
> liberamente ...
Sono d'accordo.
> > Ho preferito leggere il testo della licenza e di cercare di
> > comprendere che cosa significa, senza tutta la dottrina a latere, in
> > quanto il testo di una licenza dovrebbe essere completo in se e non
> > richiedere altri elementi che non vi siano inclusi o dati per intesi.
> > In parte questi vi sono nella terminologia "effective technological
> > measure" che e' quella della DMCA, se non erro. Se la mia
> > interpretazione e' completamente errata, senza presunzione credo che
> > quella porzione del testo vada reso piu' esplicito, andando oltre le
> > capacita' di comprensione del programmatore e utente medio.
>
> Il testo e' chiaramente problematico nella sostanza e nella attuale
> stesura e FSF ne e' cosciente. Il problema e' veramente difficile da
> attaccare e ancora piu' difficile creare contromisure adatte, limitate
> ma efficaci, che colpiscano solo l'abuso e non l'uso corretto.
Il TC mi pare piu' difficile da attaccare del DRM. Mi sta bene
che TiVO o RedHat distribuscano dei kernel firmati, e che le
applicazioni che ci si appoggiano siano in grado di sapere se il
kernel che sta girando sia o no firmato, ma non mi piace che l'utente
non possa scegliere di forzare il comportamento "trusted" nelle
applicazioni, se lo desidera.
Mi chiedo se la stessa efficacia non si possa ottenere, invece
che non un "devi rilasciarmi le chiavi", con qualcosa del tipo:
"nessun codice coperto da GPLv3 o che vi si appoggi puo' essere
escluso a priori dall'esecuzione senza il consenso dell'utente."?
ciao
Alberto
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