[Discussioni] La proprietà
simo
s a ssimo.org
Ven 9 Giu 2006 14:35:46 CEST
No condivido il tono del tuo commento Nicola, oltre a non condividerne
il contenuto. Mi sembra sprezzante e fuori luogo.
On Fri, 2006-06-09 at 01:28 +0200, Nicola A. Grossi wrote:
> Somma sale in cattedra ed indica la strada per la rivoluzione parlando di
> vaneggiamenti "prudhoniani" (proudhoniani, magari): "facciamo in modo di
> garantire il diritto di sfruttamento economico per soli cinque anni
> tutelando fortemente il diritto di paternità dell'opera d'ingegno contro il
> plagio".
>
> Mi piace soprattutto quel "fortemente": pene corporali per chi plagia?
> Ma quello che scrive Somma è tutta farina del suo sacco o è un insieme di
> citazioni, di pensieri altrui (quelli sì, davvero sommi)... ?
> E chi scrive un codice non è forse assai spesso un plagiatore addestrato
> alla scuola del plagio?
No, chi scrive codice e' incoraggiato a conferire la paternita'
dell'opera a chi spetta, e a evidenziare chi ha fatto cosa.
> Non sarebbe forse il caso di ridisegnare giuridicamente e magari anche
> socialmente il conceto di plagio anziché auspicare la "ghigliottina" per
> chi, come Somma, del resto, rielabora il pensiero altrui trovando nuove
> straordinarie soluzioni?
Non credo proprio,
se c'e' una cosa che apprezzo nell'attuale diritto d'autore sono le
norme sui diritti morali dell'autore tra cui il diritto alla paternita'
dell'opera. Io voglio essere riconosciuto autore del mio lavoro, nel
bene o nel male. Questo non significa che io non conceda il riutilizzo
dello stesso come sempre faccio con varie licenze.
> Infine, credo che il discorso sui diritti reali andrebbe più correttamente
> inquadrato sui diritti connessi, fortemente potenziati dall'EUCD.
> DRM e diritti connessi sono oggi la rappresentazione del potere di chi
> massimizza il profitto rubando denaro (mentre un plagiatore utilizza idee,
> non le ruba: considerare come materiale un bene immateriale, questo dovrebbe
> essere premiato con la "ghigliottina"!).
Forse, Nicola, prima di saltare sul cavallo lancia in resta dovresti
prender un dizionario e vedere cosa significa plagio, perche' o tu credi
che sia giusto prendere e spacciare per proprie le opere altrui, oppure
hai confuso il significato.
Qui vi e' per esempio una descrizione etimologica del termine plagio:
http://www.etimo.it/?term=plagio (scusate se non copio il testo ma e' un
immagine ?!)
> Concludo ricordando a Somma che Proudhon, che ha un pensiero assai più
> variegato di quello da egli sommariamente descritto, disse anche che "la
> proprietà è libertà".
>
> Quindi c'era forse un modo più diretto per utilizzare (rectius: plagiare) il
> pensiero di Proudhon, c'era una soluzione più efficace per farlo rivoltare
> nella tomba... ma questa soluzione appartiene alla logica delle infinite
> possibilità, che è anche la logica dell'arte, in cui il plagio, come dice un
> mio amico, è necessario.
Il plagio no, e Somma non ha commesso Plagio, visto che ha citato
Proudhon come fonte.
> La creatività opera anche attraverso il plagio; una frase illuminante è: "mi
> è venuta in mente un'idea per un plagio".
La creativita' opera attraverso il riutilizzo di certo non attraverso il
plagio che di creativita' ne porta ben poca, visto che si tratta di pura
appropriazione senza alcun tipo di rielaborazione.
> Quando nacque con dada l'arte concettuale, fu chiaro al mondo intero che un
> ready made (un oggetto già pronto come uno scolabottiglie, come una ruota di
> bicicletta, come una macchina per il caffè... in realtà simboli ermetici) o
> un dipinto assai famoso con un elemento aggiunto (come La Monnalisa di
> Leonardo con i baffi ed un anagramma alla base) potessero essere arte ed
> originalissima arte proprio perché l'arte non è un oggetto, ma un concetto!
E questo non e' plagio, tutti hanno ben chiaro di chi e' la Monnalisa, e
che essa con i baffi e l'anagramma sono un'altra opera di un'altro
autore, non c'e' appropriazione della paternita' non c'e' plagio.
> E dopo un secolo dal grande outing dada e dalla grande conquista di questa
> consapevolezza ancora parliamo di plagio, come se l'arte fosse una mucca da
> da ciucciare e fare a pezzi.
Leggi il dizionario e scusati che e' meglio (imo).
Simo.
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