[Discussioni] dal blog di nòva: risposta di Rapetto
Emmanuele Somma
esomma a ieee.org
Lun 12 Giu 2006 21:48:12 CEST
Non nascondo di aver avuto qualche ritrosia ad affacciarmi sul Blog per
replicare all’ingegner Somma.
In primis perché Luca De Biase, con un abile cocktail di competenza ed
eleganza, aveva già dissetato chi voleva berci sopra.
In secondo luogo, perché toni così accesi e veementi me li aveva
riservati solo chi – anni addietro – si era visto scippare la donna. Non
conosco l’ingegnere, può darsi che (destino crudele!) qualche sua fiamma
gli abbia inopportunamente parlato bene di me…
Lasciamo perdere, ho detto. Poi non ho resistito e sotto l’ombrellone,
quasi per esercizio calligrafico, ho meccanicamente cominciato a
scarabocchiare un pezzo di carta.
All’ingegner Somma, ho pensato, piace come scrivo (“il bel pezzo di
bravura”, e poi “la bella scrittura di Rapetto”, e ancora “il romanzetto
d’appendice”) e non posso non ringraziarlo.
E così eccomi. Per esprimere la sincera gratitudine all’ignoto fan e, al
contempo, per dargli l’opportunità di conoscermi meglio.
Omettendo (perché non ritengo il blog la sede opportuna) di esaminare
gli aspetti apologetici di reato che potrebbero rilevarsi nello scritto,
rileggendo il suo accorato messaggio, mi prendo la paziente briga di
commentare/chiarire alcune sue affermazioni testuali che mi vedono
direttamente coinvolto.
“…OGNUNO CHE ASPIRI A DIVENTARE GIORNALISTA…”
Sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal novembre 1990 e ho
collaborato con le più importanti testate nazionali pubblicando oltre
2000 articoli, molti dei quali ritenuti degni di meritare la prima pagina.
Autore/coautore di 54 libri (una dozzina dei quali con marchi del Gruppo
Il Sole 24 ORE, tre con Rizzoli e così a seguire), sono l’unico
pubblicista ad aver svolto attività di docenza nello stage che
periodicamente il Consiglio Nazionale dell’Ordine organizza per la
preparazione all’esame di Stato per gli aspiranti giornalisti
professionisti.
“IMMAGINAZIONE FORCAIOLA” – “RAID TANTO AMATI DA RAPETTO” – “LA CONDANNA
SOMMARIA DI RAPETTO”
L’articolo era un incrocio tra cronaca e quel che in gergo si chiama
pezzo “di colore”, scritto in maniera divertita e senza assumere alcuna
posizione, veleggiando sull’onda della curiosità e del bizzarro, lungi
dal voler esprimere opinioni e convinzioni, riportando un fatto in 2000
battute (meno di un quarto della lunghezza dell’acidulo commento che
l’articolo ha innescato).
“RAPETTO NON SI E’ INFORMATO … O INVECE ERA INFORMATO E HA VOLUTAMENTE
NASCOSTO AI LETTORI…”
Mi documento per abitudine e per tutela mia e di chi mi ospita. Per
deformazione professionale lo faccio in maniera meticolosa, quasi maniacale.
Non ho fatto – né ora, né mai – informazione pilotata per secondi scopi,
perché scrivo per il solo gusto di farlo nella più totale indipendenza.
…PERMETTERE A QUALCUNO DI TRAVESTIRSI DA ESPERTO DI INFORMATICA SENZA
AVERNE NUMERI E TITOLI…
Tre lauree, vent’anni a tempo pieno di esperienza nel settore del
crimine informatico, direttore di progetto all’Authority per
l’Informatica, consigliere per la sicurezza tecnologica del Presidente
del CNR, oltre dieci anni di docenza universitaria, relazioni e studi
presentati nei più esclusivi meeting internazionali: come travestimento
non ho certo la velocità di Houdini…
…IMMANI RISORSE SPRECATE DALLO STATO, A COMINCIARE DALLA GUARDIA DI FINANZA…
Quand’ero piccino, ogni qualvolta combinavo una marachella, la buonanima
del mio babbo mi faceva leggere ad alta voce un capitolo del libro “Cuore”.
Considerato che ero parecchio discolo, mi terrorizzava il turno – random
– del lunghissimo “Dagli Appennini alle Ande”.
Quel brano mi ha tatuato indelebilmente l’amor patrio, che sono conscio
sia difficile da ostentare in un Paese dove talvolta non abbonda il buon
esempio. Ma mi sono sempre piaciute le partite difficili e se magari,
come ora, si attacca la mia squadra di appartenenza ho difficoltà a
mantenere un tono colloquiale pacato.
La Guardia di Finanza, cui mi onoro di appartenere e che servo con
devozione da una trentina d’anni, non spreca le “immani risorse” di cui
parla il poco informato, lui sì, ingegner Somma. Il GAT Nucleo Speciale
Frodi Telematiche, di cui sono stato il promotore e oggi il Comandante,
è composto da 42 uomini (non così “immane” il numero, se si pensa ad una
popolazione in fiamme gialle di circa 60 mila persone) che hanno doti
professionali rare, che operano con passione inesauribile, che si
distinguono per generosità e per apertura di vedute, che sanno pesare le
situazioni e che si battono per una giustizia giusta, che non inseguono
risultati validi solo per fare statistica, che non cedono alle lusinghe
di ben più remunerate posizioni nel “privato” perché consapevoli
dell’importanza del proprio ruolo nella ancora giovane società
dell’informazione.
Prima di parlare di denaro sciupato sulla pelle del quisque de populo,
invito l’ingegner Somma a venirmi a trovare per vedere dal vivo come le
“immani risorse” non vengono sperperate.
…
Un’ultima manciata di considerazioni. L’ingegnere ed io abbiamo – senza
dubbio – trascorsi e posizioni diverse.
Non faccio politica, né generalizzo sul “pressapochismo istituzionale”
(http://exedre.xed.it/ “Comunicato di Emmanuele Somma…”).
Ho ferma convinzione che molte leggi abbiano bisogno di essere
revisionate perché inadeguate o obsolete (consiglio all’ingegner Somma,
se ne ha modo, di leggere il testo della mia audizione dinanzi alla
Commissione Cultura a proposito del Decreto Urbani), ma non ammetto, né
tollero l’arma dell’illegalità come strumento di revisione.
Mi sono arruolato a sedici anni e nel contesto militare non ho avuto
traumatiche esperienze (per chi vuole informarsi, come lo stesso Somma
suggerisce a me per il futuro, http://www.ngnu.org/test_civ/somma2.htm
oppure http://www.ngnu.org/test_civ/somma1.htm).
<http://www.ngnu.org/test_civ/somma1.htm%29.>
Sorrido dinanzi a certi piccoli disservizi e non abbino il pessimismo
cosmico ad una risposta un po’ tardiva del webmaster di Versace
(http://exedre.xed.it/ “Internet Italia, Mah!”).
Concludo. Il cambiamento si deve poggiare sul dialogo e non su urla e
grida. A condire il tutto occorre un po’ di “sense of humor”. Non tocca
certo a me scrivere ricette di saggezza, ma ho imparato a dispiacermi
della gente che non sorride. Tanto da pentirmi, persino, di aver scritto
queste impietose righe.
Cordialmente. Davvero.
Umberto Rapetto
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