[Discussioni] dal blog di nòva: risposta a Rapetto
Emmanuele Somma
esomma a ieee.org
Lun 12 Giu 2006 21:51:24 CEST
Ammetto che la bella scrittura di Rapetto mi rapisce, così come la sua
meticolosità nel prendere informazioni personali (in certi casi però
basta google). Senza dubbio è un apprezzamento esplicito, son contento
però che appaia lui di gran lunga più affascinato della mia modesta
produzione intellettuale da volerne piuttosto sceglierne fior da fiore,
citandola così ampiamente. Ne sono lusingato!
Indipendentemente dalle precisazioni ad personam (per l'uno e per
l'altro), per quanto riguarda la questione ad res, non mi sembra di
trovare ragione per non restar fermamente convinto della mia analisi,
così come dell'inadeguatezza e della violenza della correlazione
proposta tra i pirati dei mari e quelli del diritto d'autore.
Rimane inalterata la questione sostanziale delle misure spicce e
presumibilmente illegali che hanno fatto da contesto al raid di TPB
(testimoniate anche dai video disponibili in rete), e quindi la condanna
sommaria per i 'pirati' che è stata fatta nell'articolo così come
dell'omissione del quadro completo delle informazioni relative alla notizia.
Infine, non avendo avuto l'intelligenza, io, di dedurre dall'articolo la
così alta levatura istituzionale dell'autore, mi appare adesso vieppiù
strana la neppure così velata vena giustizialista che lo permeava, poco
attenta ai diritti degli indagati e con una certa qual confusione tra
accusa e condanna che non si può non stigmatizzare in chiunque,
figurarsi sapendolo provenire da un pubblico ufficiale (specie quando
può capitare che non sia il lattaio mattutino).
Inoltre fosse una sola lira o un fantastiliardo di paperdollari sempre,
a mio avviso, di spreco si tratta poiché -questione che rimane aperta-
non esiste, a mio avviso, ragione sufficiente per utilizzare risorse
pubbliche per affrontare il problema della rottura di un contratto privato.
Non mi sembra che le precisazioni di Rapetto abbiano aggiunto alcunché
di significativo alle cose del discorso.
Ma per me è certo piacevole il suo incontro e non può che
aumentare in me l'apprezzamento per la sua bella scrittura.
Quanto all'illegalità come chiave di alcuni cambiamenti ho già detto,
d'altronde società più civili della nostra (sempre a mio avviso) hanno
un rapporto con la legge positiva di gran lunga differente al nostro di
stampo napoleonico e (sempre a mio avviso, per carità) poco democratico.
Capisco l'insofferenza di un militare per questa prospettiva, ma tant'è:
la società è fatta anche di questo.
Credo comunque di poter sostenere, presso la redazione, la stessa
richiesta di Rapetto: che si dia voce, in un corretto dialogo, a tutte
le parti -anti-pirati e pirati- ne gioverebbe forse un approfondimento
in merito che allo stato attuale lascia un bel po' a desiderare (e non
certo per i contenuti umoristici di Rapetto, che dalla loro hanno almeno
la qualità letteraria).
Infine... apprezzo la cordialità che, lo dico con tutto il cuore, tante
volte crea rispetto e condivisione laddove le parole tante volte
avventate possono precludere ogni collaborazione.
Grazie,
Emmanuele
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