[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)

Antonio Russo antonio a antonio.homelinux.org
Mar 20 Giu 2006 00:02:52 CEST


Il giorno lun, 19/06/2006 alle 15.49 +0200, Roberto Galoppini ha
scritto:

> Abbiamo speso anni a lavorare assieme su questi temi, condivendo fatiche
> e risultati, ed è un peccato vedere che ex[*] soci si confrontino così,
> considerando che diversamente dai blog esteri citati ci si conosce e si
> è cooperato a lungo assieme.

Ciao Roberto,

Che cosa vuol dire ci si conosce e si è cooperato a lungo insieme? Che
dovrei stare zitto se ho un dubbio? Che non è lecito chiedere come si
finanzia un progetto ad un'associazione che in home page recita "Essendo
un'organizzazione basata su una cultura europea, crediamo in principi
fondamentali come la democrazia, il multilateralismo, la cooperazione,
il dialogo e la trasparenza."
Quando io scrivo in questa lista lo faccio a nome mio e quindi se ho
delle cosa da dire non sto a guardare se chi scrive è un socio, un
ex-socio o un futuro socio dell'associazione "amici per la pizza",
altrimenti si chiudono le liste di discussioni e si parla solo da quanto
siamo buoni e di cosa sarebbe del mondo senza di noi.

> 
>  Libera tristezza in software libero..

Tristezza è leggere messaggi come questo che non apportano nulla alla
discussione. Questo a mio avviso è un periodo fondamentale per le
persone che ci tengono alla diffusione del software libero poiché è
arrivato il momento di cambiare i vecchi schemi. Ogni giorno sempre più
persone si avvicinano al mondo del software libero, sia come utenti,
sviluppatori oppure come aziende che cercano di fare business, e tutto
ciò è un bene. 
Le associazioni storiche non stano reagendo a questo cambiamento e
invece di aprirsi si chiudono sempre in se stesse.
Le mie critiche al modo di gestire le cose da parte di FSFE dovrebbero
essere viste come spunti per migliorare e non come attacchi personali a
XY.
Flavia e Raval si chiedono in un altro thread dove si voglia arrivare e
perché si sta discutendo di questa cosa in questa lista, chiedendosi
come mai si parla male di Antonella. Cerco di dirvelo io: qua non si
parla male di nessuno e nessuno penso abbia messo in dubbio la
professionalità di Antonella (io sono il primo a riconoscerla
pubblicamente), si sono fatti delle domande perché questa è una delle
poche liste dove chiunque può discutere con i membri di Italy riguardo
la gestione dei loro progetti che alcune persone (fra le quali mi
includo) pensiamo sia poco trasparente.
Diciamocelo francamente quale è il livello di partecipazione all'interno
delle varie FSF? Quanti anni sono che a capo di queste strutture
troviamo le stesse persone? Quante volte si può essere eletto? Se una
persona che arriva oggi al mondo del software libero volesse diventare
presidente di FSFE cosa dovrebbe fare? Se una persona vuole scrivere
contenuti su gnuvox cosa deve fare? 
Queste sono le domande attuali, servono regole chiare e trasparenti di
partecipazione. FSFE "crede in principi fondamentali quali la
democrazia", mi dispiace dirlo ma la democrazia non è fare un'assemblea
e votare 4 cariche ogni due o tre anni, la democrazia inizia con la
partecipazione massiccia sia alle discussioni che ai processi
decisionali, le cariche servono solo ad eseguire ciò che l'assemblea ha
deciso.   
Non si è pronti per dare questo salto? Perfetto, allora lo si dica
chiaramente in home page: "ci piace la democrazia ma non siamo pronti
per esercitarla, quindi ci rappresentiamo a noi stessi e non parliamo
più di Comunità del Software Libero" 
Roberto anche tu sei stato socio di Assoli e sai benissimo che questa
non è una discussione nuova, se non ricordo male anche tu appoggiavi le
idee di "apertura". E' una contraddizione evidente andare in giro a
parlare di libertà del software, libertà dei formati e poi avere delle
strutture che funzionano come le società segrete del medioevo, cioè per
cooptazione (http://hls-dhs-dss.ch/textes/i/I10379.php)
Alcune persone pensano che questi discorsi dovrebbero essere fatti
privatamente poiché danneggiano l'immagine del "movimento" e non è bene
"litigare" fra di noi. Non ho ancora trovato una persona in grado di
convincermi di questa cosa con argomenti razionali. Io credo che fare
queste discussioni pubbliche è un segno di onestà intellettuale e
maturità, forse a volte si alzeranno i toni un po' troppo, ma è un
rischio che secondo me vale la pena correre, peggio la situazione
attuale dove ogni critica a FSFE costruttiva o meno che sia viene fatta
passare come un attacco personale. C'è un sacco di gente che non c'è la
fa più a sentire il vittimismo "Greveiano", diciamocelo.  
Forse ci sono tante persone che non lo sanno ancora, ma Simone Piccardi
ha avuto il coraggio, in quanto presidente uscente di Assoli, di aprire
l'associazione, e Paolo Didonè in quanto presidente in carica sta avendo
le palle per governare questa transizione, oggi come oggi chiunque
condivida lo statuto e paghi 30 euro può diventare socio e partecipare
ai processi decisionali interni, non è facile e a volte si rimane
insabbiati, non sappiamo se la cosa funzionerà, una cosa di certa c'è,
l'associazione è piena di persone nuove che fino a poco tempo fa non
avevano alcun impegno sociale con il SL. 
A me piacerebbe che domani mattina Stefano, Georg e compagnia
iniziassero a lavorare per arrivare allo stesso obiettivo e trasformare
FSFE nell'associazione di chiunque voglia far parte.
Spero di non avervi annoiato e di aver dato qualche spunto interessante
per la discussione, per finire voglio chiarire che io non me la prendo
mai con le persone ma con le loro idee.  

Anton


  




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