[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)
Francesco Potorti`
pot a potorti.it
Mar 20 Giu 2006 09:49:21 CEST
Antonio Russo:
>Le mie critiche al modo di gestire le cose da parte di FSFE dovrebbero
>essere viste come spunti per migliorare e non come attacchi personali a
>XY.
Finora non avevi fatto critiche, avevi solo chiesto informazioni, ma in
un modo che sembrava una punzecchiatura piuttosto che una richiesta, da
qui le reazioni al tuo primo messaggio.
>Diciamocelo francamente quale è il livello di partecipazione all'interno
>delle varie FSF?
La FSF non è mai stata trasparente, per quanto ne so. Ricordo
addirittura che una volta, anni fa, avevo cercato di scoprire chi ne
fossero i soci e che ruolo avessere all'interno dell'organizzazione
senza esito. Ora la pagina principale riporta i nomi dei membri del
"board of directors", ma sai bene che la FSF è tutt'altro che una
struttura democratica e aperta. Solo di recente è stata istituita la
figura del membro associato. E tuttavia questo non le ha impedito di
svolgere, negli ultimi vent'anni, il ruolo che tutti conosciamo.
La FSFE è strutturata in maniera diversa, ma condivide con la FSF la
chiusura e la scarsa trasparenza dei processi decisionali. Queste
caratteristiche non sono secondo me un difetto di per sé, anzi diventano
ininfluenti rispetto a quanto l'associazione riesce a fare. Per
esempio, io ritengo che in Italia serva un'associazione chiusa accanto
ad una aperta. FSFEI e l'associazione software libero sarebbero i
candidati ideali per ricoprire questi due ruoli. Paradossalmente, però,
mentre di FSFEI, organizzazione chiusa, si sanno un sacco di cose (i
nomi dei soci, dei responsabili, il bilancio, le iniziative svolte e i
progetti futuri), dell'associazione software libero, organizzazione
aperta, non si sanno neanche i nomi dei soci. Quel che voglio mettere
in rilievo è che probabilmente non è tanto il modello organizzativo che
conta, quanto il risultato che si riesce a ottenere, per cui il
dibattito sulla struttura organizzativa secondo me dovrebbe divenire un
dibattito su quali *risultati* ottenere e perché eventualmente non si
riesce a ottenerli. Solo a questo punto il discorso sulla struttura può
diventare interessante, e solo se la struttura diventa un freno
all'ottenimento di risultati.
>Queste sono le domande attuali, servono regole chiare e trasparenti di
>partecipazione.
Ma servono davvero? Ribadisco, vogliamo davvero discutere sulle regole,
a prescindere dai risultati? Non è più produttivo guardare ai
risultati, e preoccuparsi solo delle regole che frenano i risultati?
Insomma, a me pare che il dibattito sta cominciando dalla parte
sbagliata.
>FSFE "crede in principi fondamentali quali la democrazia"
Questa è un'affermazione vaga, che però non ho trovato sul sito di
fsfeurope.org. Ne ho trovata in compenso una ancora più vaga :-)
Siamo fortemente impegnati a rispettare i principi di democrazia,
trasparenza, pluralità, coerenza, affidabilità e perseguimento dello
scopo.
Tutte le dichiarazioni di principio sono vaghe, ma questa ha una marcia
in più :-). A dirla tutta, io non avrei mai scritto una frase del
genere, e leggendola su un sito non saprei bene cosa vuol dire. In
particolare, la democrazia in un gruppo è sempre intesa come interna al
gruppo (in Italia non votano i messicani).
>Alcune persone pensano che questi discorsi dovrebbero essere fatti
>privatamente poiché danneggiano l'immagine del "movimento" e non è bene
>"litigare" fra di noi.
Io condivido l'idea di parlarne (è uno degli scopi principali di questa
lista). Ma il modo non è secondario. Nel messaggio cui rispondo hai
scritto chiaramente cosa volevi dire: volevi fare un critica, e su
questo sono contento di discutere. Il tuo precedente messaggio che
aveva sollecitato diverse risposte fra cui la mia, solo ora si capisce,
era in realtà una critica sotterranea mascherata da astrusa richiesta di
informazioni. E la non chiarezza del messaggio non è sfuggita.
>C'è un sacco di gente che non c'è la fa più a sentire il vittimismo
>"Greveiano", diciamocelo.
Dopo un po' sono arrivato a capire che si parla di Georg Greve,
presidente di FSFE. Ma non so cos'è il "vittimismo Greveiano" :-)
Di nuovo, ben vengano le critiche, ma che non siano dirette a un
manipolo di aggiornatissimi ascoltatori: parliamo chiaramente e per
tutti.
>A me piacerebbe che domani mattina Stefano, Georg e compagnia
>iniziassero a lavorare per arrivare allo stesso obiettivo e trasformare
>FSFE nell'associazione di chiunque voglia far parte.
A me no. Secondo me FSFE va abbastanza bene così com'è. Quel che serve
è un'altra associazione aperta, e mi pare che l'associazione software
libero si stia muovendo nella giusta direzione.
>Spero di non avervi annoiato e di aver dato qualche spunto interessante
>per la discussione
Senz'altro. La trovo una discussione importante, ma ricordati sempre di
pensare a un uditorio di qualche centinaio di persone. E se molte cose
non le ho capite io, che bazzico le associazioni di cui si parla da un
po' d'anni, immagino che non le abbiano capite molti altri.
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