[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)

Stefano Maffulli smaffulli a gmail.com
Mar 20 Giu 2006 22:51:20 CEST


On 6/20/06, Antonio Russo <antonio a antonio.homelinux.org> wrote:
> a) FSFE è un'organizzazione molto conosciuta in Europa.
> b) Una parte importante delle persone non sono d'accordo con l'operato
> di FSFE.

e anche:

c) Una parte importante delle persone SONO d'accordo con l'operato di FSFE
d) Una parte importante delle persone non ha un'opinione sull'operato di FSFE

Solo chi non fa non falla, dice un vecchio adagio.  FSFE fa e,
pertanto, falla e viene criticata.

> Per dimostrare
> questa teoria basta fare un semplice esercizio provate a pensare cosa
> potrebbe succedere se in tv uscisse uno domani a dire: "questi di FSFE
> parlano tanto di libero accesso alla conoscenza ma poi all'interno..."
> Usciremo sicuramente tutti sputtanati,

Queste sono le stesse critiche che FSF ha sempre dovuto sopportare e
non l'hanno mai scalfita più di tanto. Semplicemente questa tua
affermazione è sciocca e chiunque la proponga sul serio starebbe
sparando uno slogan privo di senso.  Chi dice una frase del genere è
già in mala fede, quindi è totalmente inutile preoccuparsene perché
troverebbe sempre e comunque qualcosa cui attaccarsi.

Contrariamente a quanto stai sbandierando in modo scomposto da giorni,
FSFE è democratica al suo interno: le decisioni vengono prese in modo
collegiale, vengono ascoltate le opinioni di tutti i soci e membri del
team.  Vengono anche consultati gli amici, le organizzazioni
associate.  Se queste attività non le vedi tu o non le vedono altri è
perché spesso non vale la pena farle vedere o non ci sono i tempi e le
risorse per renderle pubbliche.  Mantenere dibatti pubblici costa
tempo e fatica e non si viene ripagati.  Basta pensare alle
discussioni per organizzare il Linux Day: pure decidere una data costa
mesi di flame.  A te piace?  Credi sia giusto?  Accomodati, ma è
intollerabile che tu venga a pretendere che altri adottino le tue idee
e convinzioni.

> In più quello che io propongo non è mica un modello organizzativo ma
> l'adesione ad un valore piuttosto importante come quello della libera
> partecipazione democratica e l'uguaglianza di opportunità per chiunque
> voglia difendere i valori del software libero.

E' già così, ma in cima c'è il valore della fiducia tra i soci.  E
questo per vari motivi, non ultimo l'accordo internazionale che
istituisce la rete di FSF mondiale: FSF è titolare di copyright e le
organizzazioni sorelle (FSFE e FSFLA al momento) devono poter prendere
il posto di FSF anche nella titolarità del copyright di GNU e della
GNU GPL nel caso a FSF accada qualcosa di brutto.  Ergo, anche questa
responsabilità impedisce a FSFE di far modificare il suo statuto da
5000 dipendenti  dell'azienda anti-sw-libero di turno (il cosidetto
'takeover ostile').

Ma, ripeto, oltre a questa considerazione, le FSF hanno una struttura
snella basata sul trust perché pensiamo sia più efficace per gli
obiettivi (influenzare le legislazioni e diffondere il sw libero a
tutti i livelli nella società): FSFE non solo ha degli obiettivi, ma
si pone anche il problema della produttività, altrimenti non
chiederemmo fondi e sostegno.  A noi piace fare, non ci piace 'parlare
di software libero' altrimenti saremmo soci di una bocciofila modenese
e passeremmo i pomeriggi al fresco tra lambrusco e prosperose donne
emiliane.

E ribadisco ancora: FSFE è perfettibile, sicuramente fa ancora poco
per spiegarsi e anche la sua efficienza non è proprio il massimo.  Su
questo il confronto interno ed esterno esiste.  L'anno prossimo si
vota per il nuovo presidente di FSFE, chissà che non cambi.

> Non ho parlato ancora delle questioni economiche, potrei finire con due
> domande difficili: Tutti quelli che appoggiano economicamente FSFE
> attraverso fellowship sono a conoscenza di questi fatti? Sono pienamente
> consapevoli di finanziare un'associazione nella quale non potranno mai
> esprimere un voto o far parte dei processi decisionali interni?

Questa è la tua opinione, ma non è un fatto.  I fellow possono
certamente influire sui processi decisionali di FSFE.  Alcuni gruppi
di fellow stanno facendo proposte di progetti e di attività e dopo
l'estate sicuramente alcune di queste partiranno. Dirò di più, dalla
Fellowship sta anche per arrivare un nuovo membro del team, persona
molto attiva e capace che abbiamo avuto modo di conoscere anche di
persona recentemente.

Molti hanno una visione distorta dall'antipatia verso Greve, verso me
o verso qualsiasi cosa non sia loro.  Molti apprezzano invece il
lavoro di FSFE.  Altri ignorano FSFE, assoli e il sw libero e pensano
alle prosperose donne emiliane... e questi, in verità, li invidio.

vado a prepararmi la valigia per Barcellona. Adios
/stef



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