[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)
Alberto Cammozzo
mmzz a stat.unipd.it
Mer 21 Giu 2006 12:50:06 CEST
On Wed, Jun 21, 2006 at 09:27:50AM +0200, Dott. Giovanni Bonenti wrote:
> On Tue, 20 Jun 2006 22:29:52 +0200
> Andrea Russo <rastandy a salug.it> wrote:
>
> >
> >
> > > 3) Dell'associazione aperta potrebbe far parte chiunque giusto? Ma
> > > dall'associazione chiusa chi ne fa parte? Con quali criteri
> > > scegliamo gli "eletti"?
> >
> > Sembra che tu stia ignorando il fatto (gia' sottolineato da Francesco
> > Potorti') che FSF e' piu' "chiusa" di FSFE. E, credo, nessuno possa
> > mettere in dubbio il suo operato.
>
> Questo non vuole dire che FSF americana non possa essere criticata o
> messa in discussione qualora capitasse l'occasione.
> Ad esempio io, personalmente, ritengo un'esagerazione tutti questi
> convegni promozionali di GPL3 in giro per il mondo, soprattutto quelli
> di quest'autunno in cui GPL3 era effettivamente poco più di una bozza.
> Mi paiono più un'astuta strategia di marketing e self-promotion che
> un'iniziativa utile al processo di revisione della licenza, ma
> probabilemnte è un limite mio e mi sfugge qualcosa.
> >
> > E qui ribadisco il fatto che ad FSF non ci si puo' iscrivere
> > "democraticamente" qualunque cosa questo significhi. Immagino che
> > anche li' sia una specie di meritocrazia, come per il progetto GNU.
>
> Vedi sopra, FSF non è il verbo rivelato e per questo esente da critiche.
Non ti pare che queste affermazioni sono in contraddizione?
Criticare FSF per mancanza di democrazia e simultaneamente
etichettare "marketing" il parlare toppo in giro della gpl3?
Il fatto che RMS vada in giro a chiedere "che ne pensate della
GPLv3?" e "C'e' un modo per migliorarla?" mi pare un processo
aperto, non propaganda.
Se poi uno si prenda la briga di andare agli incontri, scaricarsi
i video, leggersi gli interventi e commentarli se ritiene nelle sedi
opportune, mi pare che "partecipa ai processi decisionali".
I singoli e i vari LUG e FSUG possono commentare, criticare, proporre.
Non confondiamo "processo aperto" con "votare i propri rappresentanti".
I processi possono essere aperti anche senza che siano "democatici"
nel senso che procedano per elezioni, incarichi, ruoli, presidenti e
sottosegretari. IETF, W3C, come molti gruppi che producono software,
si basano per quanto possibile sul "rough consensus" e cercano di
votare il meno possibile.
> > Beh un conto e' la partecipazione democratica, l'ascolto delle
> > opinioni esterne e l'apertura al dialogo e alla discussione, un'altro
> > e' permettere a chiunque di prendere delle decisioni strategiche.
> >
>
>
> Allora la democrazia presuppone che chiunque possa in forma diretta o
> indiretta, attuale o potenziale, partecipare ai processi decisionali
> nelle forme stabilite.
Purtroppo sappiamo che molte partecipazioni a processi
democratici si limitano appunto alle "forme stabilite".
Ma questo e' un altro discorso.
> Le forme diverse in cui il gruppo dirigente è una cosa diversa dalla
> "base" e non tutti nella base possono entrare a far parte del gruppo
> dirigente, partecipando di conseguenza ai processi decisionali, si
> chiamano oligarchie.
> Questo per chiarire le cose.
> Tutti i modelli possono andare bene, la cosa importante è che non si
> voglia imporre un modello sull'altro.
Ecco, proprio cosi'.
> Il modello FSF va benissimo per gli Stati Uniti, magari anche per
> Europa, parte dell'America Latina e India, ma questo non vuol dire che
> sia il solo modello efficace.
> Noi di ASSOLI abbiamo preso una decisione e cerchiamo di portarla
> avanti con coerenza con chi ne condivide i principi, ai posteri la
> sentenza sull'efficacia di questa risoluzione che comprende
> partecipazione e democrazia nelle decisioni.
>
> Ciao :)
ciao
Alberto
-
Alberto Cammozzo - mmzz a pluto.it
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