[Discussioni] Una associazione europea (era: Informazione pubblica: bene comune)
Stefano Maffulli
smaffulli a gmail.com
Dom 25 Giu 2006 20:16:54 CEST
Come promesso, dò una risposta alla proposta di Antonio.
On 6/21/06, Antonio Russo <antonio a antonio.homelinux.org> wrote:
> - Se all'interno di FSFE le decisioni vengono prese democraticamente o
> meno è una cosa che potete saperla solo voi visto che nessun altro può
> entrarci, e io in fondo è proprio questo che sto contestando, la mancanza
> di regole chiare di accesso e di partecipazione.
Farò aggiungere alla pagina 'self conception' dei chiarimenti in
questo senso. L'accesso al team è abbastanza semplice e le regole,
pur non essendo espresso nel più chiaro dei modi possibili, le ho
scritte nei giorni passati: per far parte di FSFE bisogna non solo
"take responsibility to work and act in the name of the FSFE" (in
"self conception") ma anche avere la fiducia dei team esistenti
(questo non è detto chiaramente). A dimostrazione di ciò, faccio
notare che recentemente Cristian, Antonella e Patrick sono entrati in
FSFE.
> Tu dici tre cose fondamentali, la prima è che per una serie di motivi
> molto complessi FSFE deve rimanere un'associazione chiusa,
giusto, lo dico.
> la seconda è
> che FSFE non intende rappresentare nessuno,
giusto, lo dico.
> la terza è che attualmente non
> siamo capaci di fare sistema poiché c'è un gran numero di associazioni.
Non l'ho detto e non credo sia vero che 'non siamo capaci di fare
sistema' (ho detto che ci sono molte associazioni, ma questo di per sé
non lo considero un problema). Come comunità siamo capaci di fare
sistema di fronte a minacce reali e a progetti chiari. Per esempio,
con l'attività anti swpat la comunità si è mossa in modo splendido,
coordinata da FFII. Io e altri di FSFE abbiamo lavorato con FFII, con
volontari che non ho difficoltà a definire "eroici" (come Marco
Menardi, che nemmeno era una persona nota alla comunità del sw libero
prima di allora), abbiamo trattato informazioni riservate e delicate,
coinvolto MEP e aziende, superato le frontiere coordinandoci con
austriaci, polacchi, tedeschi ecc.
> Perché non ci troviamo davanti ad un tavolo le diverse FSFE, Hipatia,
> Assoli, Hispalinux, FSFFrance e compagnia cantante e vediamo si riusciamo
> a creare una vera associazione europeista in grado di parlare a nome di
> tutti? Utopia?
Ci provarono nel 2003 con la Eurolinux Alliance e si sa come andò a
finire. vedi http://eurolinux.org/ . Nel 2005 FSFE presentò un
progetto di coordinamento internazionale alla EC, ma il progetto non
fu finanziato, superato nel punteggio (di un soffio) da
http://calibre.ie
Sono scettico sull'efficacia dei tavoli, specie se non nascono con
obiettivo specifico e coinvolgono gruppi che non condividono lo stesso
spirito. Penso proprio al fatto che FSFE è stata fondata per fare,
non per parlare. Quindi personalmente sarei pronto a impegnare tempo
se prima si definisce un obiettivo condiviso preciso e misurabile e
poi parlare di regole. Temo invece, dati i precedenti con le
associazioni che nomini, che l'unico scopo del tavolo sarebbe quello
di definire le regole per la sua stessa esistenza.
Però fai pure la tua proposta di lavoro e giudicheremo quella.
a presto
stefano
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