[Discussioni] Re: FSFE non ha condiviso affatto la piattaforma politica dei Pirati svedesi

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Dom 24 Set 2006 13:00:11 CEST


Giovanni Scrive: 

> Se invece ad esempio il PP svedese avesse proposto il rilascio forzato
> del codice sorgente sotto una licenza copyleft virale al termine degli
> anni di copertura del copyright - ciò vuol dire più o meno abolire il
> public domain ed instaurare al suo posto il copyleft - allora FSF
> avrebbe molto probabilmente condiviso la piattaforma politica.

A me più che una piattaforma politica mi sembra una piattaforma utopica:
il PP per ottenere quella riduzione non potrebbe agire né a livello 
nazionale né a livello europeo (in caso di elezione nel parlamento europeo), 
ma a livello internazionale (la Convenzione di Berna fissa la durata minima 
a 50 anni dopo la morte dell'autore): cosa davvero molto molto difficile. 

Inoltre, la tendenza diffusa nel mondo è quella di aumentare la durata del 
copyright, non di ridurla: anche la Russia, nel 2004, è passata da 50 a 70 
anni. 

Allora, forse, per ottenere qualcosa di concreto occorre utilizzare 
parametri un po' più raffinati, ragionare sull'utilità pubblica (educativa, 
scientifica... ) dell'opera, ragionare sul contributo dello Stato alla sua 
produzione... introdurre una serie di norme speciali.
Per fare questo si può partire da iniziative nazionali (come Scarichiamoli!, 
che si occupa anche di DRM, ma non dicendo "abbasso abbasso", ma provando ad 
intervenire,  con cognizione di legge, sulla disciplina della copia 
privata), oppure muoversi a livello europeo, affinché ci sia un intelligente 
recepimento a livello nazionale. 

E sì, perché può capitare che l'UE tiri fuori anche qualcosa di buono, ma 
che venga recepito in modo inerte.
Un esempio è la direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel 
settore pubblico (attuata con Decreto Legislativo 24 gennaio 2006, n. 36): 
con una direttiva del genere era possibile rendere pubblicamente accessibili 
gli archivi della RAI, *ad esempio*.
Ma non c'è volontà, si va avanti per inerzia. 

 

> Quindi, per rispondere alla tua domanda, secondo FSF è chiaro che
> qualsiasi riduzione di durata del copyright sarebbe appoggiata qualora
> fosse accompagnata da meccanismi che consentano al free software di
> sopravvivere non meno a lungo di quanto avviene adesso.
 


Beh, che ridurre il copyright significhi ridurre il copyleft è autoevidente.
Ma vorrei sapere qual'è la conseguenza di questo: tu dici che FSFE sarebbe 
favorevore ad abolire il pubblico dominio e sostituirlo con il copyleft.
Io non lo so se FSFE la pensi davvero così, ma non capisco la necessità di 
abolire il pubblico dominio per garantire la libera conoscenza. 

 

Saluti,
n.a.g. 





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