[Discussioni] "LA GPLv3 E' LEGALE IN ITALIA?"

simo s a ssimo.org
Gio 2 Ago 2007 18:45:51 CEST


On Thu, 2007-08-02 at 17:29 +0200, Roberto A. Foglietta wrote:

>  Un altro problema non sollevato da Monti e` che la GPLv3 riconosce,
> anche se negativamente, un alto valore ai brevetti e addirittura una
> sudditanza di questi sul diritto d' autore su cui invece si fonda.
> Insomma dobbiamo accettare che molta gente che avrebbe sostenuto la
> GPLv2 rifiutera` la GPLv3 e girare intorno all'evidenza e` davvero
> poco saggio.

Vorrei proprio sapere che droghe assumi prima di scrivere queste
cose ...

La GPLv3 *prende atto* che il problema brevetti esiste (e non da ora) e
che senza affrontarlo diventa sempre piu' difficile poter anche solo
*distribuire* codice.
Ritenere che la GPLv3, occupandosi di brevetti (ma gia' lo faceva la v2
per cui non vedo sto gran cambiamento), ha in qualche modo sconfinato
vuol dire tapparsi occhi e orecchi e urlare a squarciagola "non ti
sento, non ti sento, ....".

Vorrei ricordare che la GPL usa il diritto d'autore solo come un mezzo
per ottenere un fine. Allo stesso modo puo', e deve quando necessario,
usare altri strumenti legislativi per lo stesso fine. Limitarsi al solo
diritto d'autore sarebbe miope e semplicemente stupido, visto che il
resto del mondo non lo fa.

>  Dire che chi non e` d'accordo fa FUD e` come dire a chi non e`
> d'accordo che e` stupido e non ha capito. Si tratta di un attegiamento
> controproducente e inutile.

Qui non si tratta di non essere d'accordo, ma di costatare che c'e' un
approccio ideologico che distorce la realta' dei fatti per giustificare
il proprio modo di vedere le cose.

L'unico punto su cui ha senso discutere, secondo me, e' se la clausola
anti-Tivo sia condivisibile o meno, perche' questa e' l'unica che puo',
in qualche modo, essere considerata controversa.
Tutto il resto e' *bugfixing* sullo scheletro della GPLv2, discutere su
questi aspetti (brevetti, compatibilita' licenze, linguaggio,
internazionalizzazione) come se fossero aspetti totalmente nuovi ed
estranei e' semplicemente pretestuoso.

>  Se ci sono delle risposte valide che si
> ritiene possano essere mandate a Linux&C lo si faccia. Puo'  anche
> darsi che la linea editoriale non cambi ma che diano spazio ad altre
> voci se queste voci hanno un contenuto ragionevole.

Linux&C di solito da spazio a tutti, non credo che Tassone operi alcun
tipo di censura ad argomentazioni anche contrarie al proprio editoriale.

Simo.





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