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Roberto A. Foglietta roberto.foglietta a gmail.com
Mar 7 Ago 2007 14:50:15 CEST


Il 07/08/07, Giacomo Poderi<poderi1980 a yahoo.it> ha scritto:
> Roberto A. Foglietta ha scritto:
> >  questo qua sopra non è testo detto da Shutterworth ma intervistatore,
> > M.S. da persona intelligente dice una cosa MOLTO diversa.
>
> Anche a me sembra che dica una cosa *molto* diversa dall'interpretazione
> qui sotto riportata.
>
> >> e non gradisce le tecniche quasi-criminali attuate da M$:
> >> "[...] That's extortion and we should call it what it is [...]"
>
> Limitandomi a credere a quello che M.S. dice nell'intervista:
>
> >  1. parla da uno che "vende" una distribuzione e non vede di buon
> > occhio l'accordo Novell/M$ perchè la Ubuntu in questo giochetto rimane
> > fuori.
>
> "So you have to stay engaged. Folks should not be totally horrified if
> at some future date we do something with Microsoft, but there is nothing
> currently on the cards as there is nothing they have at this stage that
> I think could be good for the open-source community and interesting to
> engage on," Shuttleworth said. "I don't think they have a huge amount
> to offer at this stage. But a lot of open-source software runs on
> Windows, so we should not just dismiss them out of hand"
>
> Non mi sembra particolarmente piccato dalla questione, quantomeno non
> piccato perchè Ubuntu è rimasta fuori. E a riguardo della questione ha
> postato più volte la sua idea sugli accordi 'brevetuali' di Microsoft.
>

 traduco liberamente:

 Non dovrete stupirvi (horrified / terrorizzarvi) se un giorno nel
futuro avessimo anche noi a che fare con Microsoft  [...] Molto del
software open source gira sotto Windows.

 non ne fa una questione di piattaforma Windoes o di Microsoft,
infatti lui attacca la politica scellerata di M$ per usare brevetti
software come arma a breve termine per razzolare denaro. Ritiene che
sia una cosa assolutamente ingiustificabile e che sul lungo periodo M$
dovrà fare lobbying contro i brevetti software.

 Quindi se non è contrario a M$, non è contrario a Winzoz, allora è
contrario all'uso dei brevetti come forma di ricatto e riscossione.
Guarda un po' proprio il giochetto di Novell/SuSE che ovviamente tanto
più riesce tanto più si riduce la sua competitività nel settore che
paga: supporto alle aziende. Lui non lo può accettare, rischierebbe
che i migliori lo lascerebbero (guarda caso è quello che dice di
Novell, stranamente però dice che quelli scappati da Novell non sono
venuti da lui!!!)

CEO AZIENDA: "Voi di Ubuntu l'avete la copertura brevettuale? No..
dite che è fuffa? Bhè noi invece pensiamo che sia un rischio troppo
grande da correre."

M.S.: "That's extortion and we should call it what it is,"

Può anche NON sembrare piccato... a te... ma a me uno che dice che M$
ha una politica paragonabile al ricatto direi che è piccato assai.
(hai notato che le iniziali di M.S. sono le stesse di M$? rotfl). Ha
ragione ma i termini che usa non lasciano dubbio sul fatto che è
piccato assai (ci credo toccami nel portafoglio!!!)


> >  2. non è così favorevole verso la GPLv3 infatti dice
>
> Non mi sembra esprima opinioni personali sulla qualità 'assoluta' della
> GPLv3.

 infatti il paragone relativo di cui parlavo (899) ti da una misura
relativa di dove piazzi la GPLv3 appena sopra alle licenze commerciali

>
> "I don't think every piece of code needs to move to GPLv3, and I don't
> think it is a problem if the Linux kernel doesn't move there. I think
> ultimately, though, that there is no point in being reactionary and just
> dismissing GPLv3 out of hand. What I would really like to see is a
> sensible debate among the kernel developers around the merits of the new
> license over the old, which is far from a perfect discussion,"
>
> Mi sembra che sia meno favorevole al modo in cui gli sviluppatori del
> kernel abbiano deciso (o non deciso) se migrare verso GPLv3 o meno.
>
> >     a) riconosce che per il kernel ci possano essere problemi a usare
> > GPLv3 molto di più che non per altre componenti, così come
> > puntualizzati da Linus e altri:
> >
> >  "Some of the issues that [Linux founder] Linus [Torvalds] and others
> > have raised with the new license are far more an issue at the kernel
> > level than they are anywhere else in the system,"
> >
> >    b) è entusiasta del modo (collaborativo) con cui è stata redatta
> >
> >   "I think the process they went through to produce it was fantastic"
>
>
> >   c) dice che nonostante tutti i difetti che potrebbe, è molto meglio
> > di qualsiasi altra licenza proprietaria (ma che bel paragone!!!)
> Una traduzione migliore 'potrebbe' essere:
> "quindi, nonostante tutti i suoi *potenziali* difetti, è una licenza
> molto, molto migliore di *alcune* altre alternative proprietarie."
> E reinserendola nel contesto non sembra un paragone così banale:
>
> "By and large, I think it is a *well written license* and, most
> importantly, I think the process they went through to produce it was
> fantastic. You have certainly never seen a process like that to produce
> a Windows end-user license or an Adobe user license.
> >   "So, for all its potential flaws, it is a far, far better license
> > than some of the proprietary alternatives."

 *Grosso modo* penso sia una licenza ben scritta. Ok, hai ragione. Lo
devo ammettere.  M.S. ha anche il senso dello humor: non ha trovato
errori ortografici nella GPLv3, quindi ritiene che GROSSO MODO sia ben
scritta !!!
 Mi era sfuggito, è un grande.
 :-)


>
>
> >   d) riconosce che Linux ha le sue ragioni per essere contro
>
> Già detto al punto a), dato che molti problemi possono sorgere a livello
> del kernel (data la complessità e il numero di sviluppatori etc etc) è
> plausibile che Linux/s abbia le sue ragioni.
>
>
> > tante al paragone!), il modo con cui l'hanno redatta è fantastico (chi
> > se ne frega, in fin dei conti? In tribunale ci porto la licenza mica
> > il modo con cui è stata scritta), anche se il kernel non ci passa in
>
> Forse ad alcuni non interessa il metodo con cui è stata creata, ma,
> personalmente, ritengo tale metodo uno delle componenti più
> rivoluzionarie di tale licenza.
> Ma, considerazioni personali a parte, dopo un anno e passa di
> 'incubazione' , dopo 4 bozze di revisione, commissioni di esperti, terze
> parti coinvolte o indipendenti etc etc
> Spero che la direzione che prenderà lo 'sviluppo del software libero'
> (come movimento e come codice) non venga più additata alle bizze di un
> 'visionario-fondamentalista-estremista-antipragmatico etc etc'
>

 Su questo invece ti do' pienamente ragione. Un dettaglio che mi è
sfuggito sul perchè M.S. insistesse tanto sul processo di redazione di
questa licenza. Su questo punto davvero GPLv3 è di tutt'altra pasta.
Anche se non è detto sia necessariamente meglio. Lui è emozionato, io
molto meno. Un picasso è un picasso, è il prodotto unico di un genio.
La GPLv2 è un picasso... ma può piacere molto di più il puzzle frutto
di una comunità. De gustibus...


 Ciao,
-- 
/roberto



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