[Discussioni] ancora voto elettronico
Paolo Mascellani
paolo a elabor.homelinux.org
Sab 8 Dic 2007 11:56:00 CET
Caro Antonio,
voglio innanzitutto precisare che, come ho del resto già detto, anch'io
sono per un atteggiamento di prudenza: se non otteniamo lo stesso
livello di sicurezza, meglio lasciar perdere.
Questo non toglie che si possa comunque ragionare sulla cosa; anzi,
ragionare sulla cosa è già un buon antidoto a certe "fughe in avanti",
che rischiano di portarci solo indietro.
Ragionare, poi, significa anche analizzare lati e potenzialità positivi
e negativi.
Detto questo, nel merito del tuo messaggio, non sono d'accordo sul fatto
che "la gente" (entità non ben definita e tirata da tutte le parti)
pensa che votare non serva a nulla: non si spiegherebbe come mai alle
elezioni politiche votano circa l'80% degli aventi diritto e non si
spiega come, per due volte in due anni, le primarie a sinistra hanno
coinvolto circa 4 milioni di persone.
Non sono neppure d'accordo che si possa "sprecare" mezzo miliardo di
euro perché è possibile recuperarli da un'altra parte. In questo modo si
arriva al risultato che si spreca per tutto e non si recupera mai nulla
(tra l'altro, aggravando il già difficile rapporto tra istituzioni ed
elettori).
Comunque, mi pare un argomento largamente off-topic e non intendo
ritornarci su questa lista.
Ciao, Paolo.
>> Ma non è solo questione di velocità, ma anche di precisione e di
>> costi.
>
> Nemmeno io sono polemico ma allo stesso modo di Alessandro sinceramente non
> vedo alcun vantaggio a cambiare carta per PC, non solo per le possibilità
> di brogli, ma per una questione anche di credibilità.
> Non è un segreto che la politica stia passando per un momento di crisi, il
> sentimento generale tra la gente è che le istituzioni siano un covo di
> ladri e che votare non serva a nulla, allora che bisogno c'è di gettare
> benzina sul fuoco? Perché passare da un sistema mediamente sicuro ad uno
> rischioso? Per una questione di costi? Lo risolviamo subito.
> Le elezioni parlamentari ci costano 427.000.000* di euro cioè lo 0,023 %
> del PIL. Sempre per tornare in tema questa cifra è inferiore al fatturato
> annuo di Microsoft Irlanda per vendite di licenze in Italia.
> Se il problema sono i soldi, come al solito abbiamo due scelte: ridurre la
> spesa o aumentare l'entrata.
> Per andare a pari io proporrei di lasciare il vecchio sistema cartaceo
> tassando al 20 % l'importazione di licenze software.
> In questo modo chi vuole commercializzare software proprietario in Italia
> può farlo alle stesse condizioni fiscali di chi offre servizi usando
> software libero. In più questa nuova tassa (circa 300.000.000/anno) ci
> finanziarebbe le elezioni e come se non bastasse, chi potrebbe lamentarsi
> di una tassa che colpisce 5 persone giuridiche straniere? Ma siccome le
> cose buone non vengono mai da sole, l'Unione potrebbe anche dire che sta
> attuando il programma, favorendo lo sviluppo dell'economia locale :-))
> Più democratico di cosi' si muore, e non potete negarmi che sarebbe
> bellissimo vedere sui giornali "Imprese straniere di software finanziano il
> voto cartaceo in Italia" :-))
>
> *http://www.mclink.it/com/inform/art/06n05610.htm
>
>
>
> _______________________________________________
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