[Discussioni] quesito GPL

Francesco Potorti` pot a potorti.it
Ven 2 Feb 2007 11:52:03 CET


Paolo Mascellani:
>Detto questo, la legge 633/1941, recita:
>
>----
>In particolare sono comprese nella protezione:
>(...)
>8) i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché
>originali quale risultato di creazione intellettuale dell'autore.
>Restano esclusi dalla tutela accordata dalla presente legge le idee e i
>principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma,
>compresi quelli alla base delle sue interfacce. Il termine programma
>comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del
>programma stesso.
>----
>
>Mi pare che il testo non possa lasciare spazio ad interpretazioni
>secondo le quali le interfacce non siano protette dal diritto d'autore,

«Non lascia spazio a interpretazioni» è come quando a lezione il
professore dice «la dimostrazione è ovvia» :-)

Tu cosa ne deduci?  E, in particolare, cosa intende per "interfacce"?

>Se poi voi ritenete di non voler proteggerle le vostre interfacce e le
>rilasciate con licenza totalmente libera

Cosa intendi?  Cioè, a che tipo di protezione ti riferisci?  Cosa vuole
dire "completamente libera"?

>, fate come vi pare, ma poi non lamentatevi se qualcuno crea dei
>programmi proprietari compatibili ...

Il giorno in cui non sarà possibile creare programmi compatibili con
altri preesistenti sarà un triste giorno.  E se mai arriverà, il
software libero sarà morto da un pezzo.  La possibilità di scrivere un
programma compatibile con un altro è una libertà molto più ampia e
basilare di quella garantita dalle licenze libere.  Addirittura in
Italia la legge che citi consente una deroga al divieto di decompilare
un programma, se la decompilazione è effettuata per ragioni di
interoperabilità: cioè la legge stessa considera l'interoperabilità un
bene superiore alla tutela del diritto d'autore per il software.

>Per quanto mi riguarda, le interfacce, almeno finché si parla di
>programmi C/C++ o Java, sono codice al pari delle implementazioni ed io
>le rilascio con la stessa licenza con cui rilascio le implementazioni.

È normale che tu ponga una nota di copyright nel codice del programma.
Ma la comune interpretazione delle leggi sul diritto d'autore, da quando
esiste il software, è che un'interfaccia chiara possa essere riprodotta
liberamente, e siamo circondati da esempi di questo.  Praticamente tutte
le librerie che usiamo comunemente hanno delle alternative compatibili.
Il software libero come lo conosciamo oggi non esisterebbe senza questa
interpretazione. 



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