[Discussioni] quesito GPL

Paolo Mascellani paolo a elabor.homelinux.org
Lun 5 Feb 2007 10:03:00 CET


Ciao a tutti,

	rispondo a Francesco, che avevo trattato un po' male nella risposta
precedente, avendo interpretato male (sarà un vizio?) alcune sue
risposte come polemiche, pensando di rispndere così anche agli altri.

Ci tengo a precisare che non ho interessi nascosti nella cosa e che, se
sbaglio, sbaglio in buona fede.

Francesco Potorti` wrote:
>>>> In particolare sono comprese nella protezione:
>>>> (...)
>>>> 8) i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché
>>>> originali quale risultato di creazione intellettuale dell'autore.
>>>> Restano esclusi dalla tutela accordata dalla presente legge le idee e i
>>>> principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma,
>>>> compresi quelli alla base delle sue interfacce. Il termine programma
>>>> comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del
>>>> programma stesso.
> 
> Francesco Potortì:
>>> Tu cosa ne deduci?  E, in particolare, cosa intende per "interfacce"?
> 
> Paolo Mascellani:
>> Quello che ho dedotto l'ho detto
> 
> Ma non l'ho capito, da cui la mia domanda.  Quando si parla, molte cose
> che appaiono ovvie a uno non lo sono per nulla per l'altro.  E molte
> cose che appaiono ovvie prima della discussione, appaiono meno ovvie
> dopo.  E naturalmente questa è una lista pubblica, e questo non è un
> discorso uno a uno: prego chiunque di intervenire, se interessato a
> chiarire.

Francamente, non so come dirlo in modo diverso e mi pare che Simo, pur
dissentendo, l'abbia capito: dire "alla base delle interfacce",
significa, secondo me, parlare di qualcosa che sta prima della
codificazione dell'interfaccia. Notate che il soggetto della frase si
riferisce alle "idee e i principi", non alle interfacce.

>> su cosa sia un'interfaccia si potrebbe discutere a lungo, ma la cosa
>> non mi appassiona.
> 
> A me invece pare fondamentale per capire cosa significa il testo di
> legge che hai citato.  Per interfaccia in ambito di calcolatori si
> intendono almeno tre cose diverse: le API, cioe` le interfacce fra un
> programma e le librerie o i sottosistemi che usa, le HCI, cioè le
> interfacce di utente, che sono il modo in cui un utente interagisce col
> programma, i protocolli di comunicazione, quelli con cui si scambiano
> dati fra programmi remoti.  Secondo te ci si riferisce a tutte
> le interfacce concepibili?  Cosa si intenda con "le idee alla base
> di"?
> 
> Io un'interpretazione ce l'ho, ma se ho ben capito tu ritieni
> perfettamente ovvio l'opposto, ovvio al punto che «non lascia spazio a
> interpretazioni».  Quel che leggo io nel testo di legge è che la
> definizione di qualunque tipo di interfaccia (API, protocolli, HCI) non
> è tutelata, e quindi chiunque è libero di copiarla.

Io leggo "le idee ed i principi", non le interfacce. Quanto a cosa
intenda io per interfacce, in questo caso, l'ho detto proprio qui sotto.

>> proprio al fine di non fare discorsi fumosi, mi sono riferito ai
>> "prototipi" che di solito si mettono nei file ".h" in C/C++ ed alle
>> "interface" di Java: mettile sotto la voce "interfacce" oppure sotto
>> quella "programmi", come preferisci; per quanto mi riguarda, stanno
>> sotto entrambe.
> 
> Ma per quanto riguarda la prassi legale, che è quella che mi interessa
> principalmente, no.  Normalmente, la definizione di una API non è
> considerata come coperta da diritto d'autore, mentre lo è il libro che
> la descrive, o il file che la dettaglia (gli header del tuo esempio).
> Ma non la definizione della API.

Ah, ma allora siamo d'accordo (!?!): io sto parlando degli header, che
poi sono quelli che ti servono per collegarti alla libreria.

>>>> Se poi voi ritenete di non voler proteggerle le vostre interfacce e le
>>>> rilasciate con licenza totalmente libera
>>> Cosa intendi?  Cioè, a che tipo di protezione ti riferisci?  Cosa vuole
>>> dire "completamente libera"?
>> Dai su, fai uno sforzino ... cerca di capire ...
> 
> Sto facendo più sforzi di te, e questo rende la discussione sbilanciata
> e più pesante del necessario.

Ok: ti chiedo scusa; mi era parso che tu stessi cavillando. Pensa che,
quando ho scrttto "licenza completamente libera", ho cancellato una
lunga frase che spiegava cosa intendevo, pensando che avrebbe
appesantito inutilmente il discorso.

Intendevo dire che, siccome voi dite che le interfacce non sono
proteggibili da copyright e siccome invece secondo me la legge dice
esattamente il contrario, questo corrisponde per me al fatto che siete
voi che non le proteggete e le rilascaite "totalmente libere", cioè
permettete a chiunque di farne quello che vuole.

> Nel merito, io conosco le licenze libere e quelle non libere.  Non so
> cosa sia una licenza "totalmente libera", non so chi sono coloro cui ti
> rivolgi con "voi" (penso di esserci io, ma non so chi sono gli altri), e
> non so che tipo di protezione ti aspetti di ottenere per le tue
> interfacce.

Le persone che avevano al momento del messaggio espresso queste idee
eravate tu e Simo: mi pare che ora se ne siano aggiunte altre.
> 
>>> Il giorno in cui non sarà possibile creare programmi compatibili con
>>> altri preesistenti sarà un triste giorno.  E se mai arriverà, il
>>> software libero sarà morto da un pezzo.  La possibilità di scrivere un
>>> programma compatibile con un altro è una libertà molto più ampia e
>>> basilare di quella garantita dalle licenze libere.  Addirittura in
>>> Italia la legge che citi consente una deroga al divieto di decompilare
>>> un programma, se la decompilazione è effettuata per ragioni di
>>> interoperabilità: cioè la legge stessa considera l'interoperabilità un
>>> bene superiore alla tutela del diritto d'autore per il software.
>> Interessante, anche se non sono del tutto d'accordo; 
> 
> Su cosa, esattamente?

Che quel giorno il software libero sarà morto. Io comunque non stavo
parlando così in generale: stavo parlando di poter linkare una libreria
rilasciata con una certa licenza.

>> mi pare, comunque, che sia stato tu ad iniziare il thread, lamentandoti
>> di una presunta "elusione" di una licenza.
> 
> Sì, sono stato io, e non mi lamentavo, ma chiedevo opinioni.  Una tua
> risposta alla mia richiesta è stata:
> 
>> Il punto, secondo me, è un altro: quando sviluppi utilizzando
>> un'interfaccia programmativa (e in questo caso non ne puoi una simile,
>> ma proprio quella) quella che crei è un'opera derivata da
>> quell'interfaccia, quindi, per ridistribuirla, con o senza la libreria,
>> devi seguire le regole della GPL.
> 
> E questo, per fortuna, è falso nei casi in cui un'interfaccia è pulita e
> ben definita, e l'esistenza di numerose librerie compatibili con altre
> preesistenti ce lo dimostra, benché le preesistenti fossero distribuite
> con licenze proprietarie, molto più restrittive di qualunque licenza
> libera.  A parte l'esempio famoso del BIOS relativamente alle API, un
> esempio famoso relativo alle HCI è Excel, che copiò l'interfaccia utente
> di 123, e un esempio famoso relativo ai protocolli è Samba, che copia il
> protocollo SMB.

Scusa, ma non era di questo che stavamo parlando e non sono affatto
convinto di aver detto una cosa falsa. Gli esempi che porti sono di
interfaccia utente e di protocolli di comunicazione, non di link di
librerie.

>>> È normale che tu ponga una nota di copyright nel codice del programma.
>>> Ma la comune interpretazione delle leggi sul diritto d'autore, da quando
>>> esiste il software, è che un'interfaccia chiara possa essere riprodotta
>>> liberamente, e siamo circondati da esempi di questo.  Praticamente tutte
>>> le librerie che usiamo comunemente hanno delle alternative compatibili.
>>> Il software libero come lo conosciamo oggi non esisterebbe senza questa
>>> interpretazione. 
>> La "comune interpretazione" è comunque un'opinione, tanto come la mia.
> 
> Per "comune interpretazione" intendo l'opinione che conta, quella che
> gli avvocati utilizzano per stendere un contratto e i giudici usano per
> decidere.  Non è la stessa cosa dell'opinione mia o tua.

Sono d'accordo: ognuno ha la sua opinione ed è lecito averne di diverse
dalla mia.

Ciao, Paolo.

-- 
Paolo Mascellani - paolo a elabor.homelinux.org	
eLabor sc - via G. Garibaldi 33, 56124 Pisa (+39 050 970 363)
info a elabor.biz - http://elabor.biz



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