[Discussioni] quesito GPL

Francesco Potorti` pot a potorti.it
Sab 10 Feb 2007 16:19:23 CET


Francesco Potortì:
>> Ma per quanto riguarda la prassi legale, che è quella che mi interessa
>> principalmente, no.  Normalmente, la definizione di una API non è
>> considerata come coperta da diritto d'autore, mentre lo è il libro che
>> la descrive, o il file che la dettaglia (gli header del tuo esempio).
>> Ma non la definizione della API.

Paolo Mascellani:
>Ah, ma allora siamo d'accordo (!?!): io sto parlando degli header, che
>poi sono quelli che ti servono per collegarti alla libreria.

Se io dico:
 la funzione qsort non restituisce alcun valore e prende quattro
 parametri, di cui il primo è un puntatore al vettore da ordinare, il
 secondo è di tipo size_t e contiene il numero degli elementi, il terzo,
 dello stesso tipo, ne contiene la dimensione, e il quarto è un
 puntatore a funzione che prende come argomenti due puntatori.

Il testo sopra definisce la sintassi di un'interfaccia.  Secondo la
prassi legale, questa definizione non è coperta da diritto d'autore.  La
ragione è che, secondo la terminologia della legge italiana, questa
definizione costituisce parte delle «idee e i principi che stanno alla
base» dell'interfaccia.

Il testo sopra lo posso, in maniera equivalente e più succinta, scrivere
così:
 void qsort(void *base, size_t nmemb, size_t size,
            int(*compar)(const void *, const void *));

Analogamente al testo, anche questo brano di codice secondo la prassi
corrente non è coperta da diritto d'autore, essendo perfettamente
equivalente a quel testo.

>Intendevo dire che, siccome voi dite che le interfacce non sono
>proteggibili da copyright e siccome invece secondo me la legge dice
>esattamente il contrario, questo corrisponde per me al fatto che siete
>voi che non le proteggete e le rilascaite "totalmente libere", cioè
>permettete a chiunque di farne quello che vuole.

No, dico che l'effetto è indipendente dalla volontà dell'autore.
Qualunque cosa chiunque ci scriva sopra, la prassi legale è che la
definizione dell'interfaccia non è coperta da diritto d'autore, se si
tratta di un'interfaccia pulita.  Se l'interfaccia è intima e comprende
accesso ed uso di strutture e algoritmi complessi la cosa va vista caso
per caso.

>> Per "comune interpretazione" intendo l'opinione che conta, quella che
>> gli avvocati utilizzano per stendere un contratto e i giudici usano per
>> decidere.  Non è la stessa cosa dell'opinione mia o tua.
>
>Sono d'accordo: ognuno ha la sua opinione ed è lecito averne di diverse
>dalla mia.

Certo, ma non intendo discutere di questo, perché per farlo avrei
bisogno di una cultura giuridica che non ho.  Quindi non sto esprimendo
la mia opinione, e non intendo discutere della tua.  O magari ne
possiamo discutere ma separatamente.

Quel che sto riferendo in questa discussione è la comune interpretazione
adottata nella prassi legale, cioè quella adottata dai giudici e dagli
avvocati nella pratica.  In altre parole, quel che dico sopra non è quel
che ho dedotto io dalla legge, ma quel che finora ne hanno dedotto i
legali nella pratica.



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