[Discussioni] L'ufficio marchi e brevetti italiano risponde

Daniele Micci daniele.micci a tiscali.it
Ven 1 Giu 2007 14:23:02 CEST


>Credo di cogliere perfettamente la tua "sfumatura".
>Ma sta di fatto che io ho parlato e continuo a parlare di 
>"registrabilità" non ho MAI parlato di "diritto alla registrazione".
>Questo è un sinonimo di cui ora tu vorresti farmi padre, ma di cui 
sei 
>padre TU.

Sì, evidentemente è stato un fraintendimento.
Forse una maggior precisione avrebbe aiutato la comprensione. ;)
E comunque, permettimi, che senso ha parlare di registrabilità in 
senso solo "pratico" anzichè in senso "giuridico"?

>>Sono molto interessato ai motivi per cui è interessata.
>>  
>>
>Te li dirò.

Lo spero. :)

>>Se stiamo parlando del marchio "Linux Day", proporrei di 
predisporre 
>>la lettera ma di farla poi inviare ad ILS.
>
>Sì, ma avendo oramai instaurato un certo rapporto con la persona 
vorrei 
>"fare seguito alla telefonata intercorsa in data ecc. ecc."
>Tanto è solo un parare. Magari mi iscrivo ad ILS, così posso parlare 
>come iscritto. :-)

Sì, lo avevo capito.
La mia proposta era solo per velocizzare il tutto (tanto, poi, il 
marchio lo registrerebbero loro).

>>Sì, la risposta dovrebbe essere scontata.
>>D'altronde, il marchio è loro.
>
>Ma secondo me quel "coso" ha una mera funzione deterrente.
>Secondo me non mi rispondono nemmeno, sai?
>Ho questa strana sensazione. Spero di sbagliarmi.

Da quel che so:
1) a Linus il marchio non interessava;
2) il marchio è stato registrato solo per "strapparlo" ad un 
"usurpatore" statunitense che aveva avuto la brillante idea di 
registrarlo per poi chiedere ad ogni società il 10% del fatturato;
3) visto il punto 1) Linus ha creato una fondazione (il "coso") che si 
occupasse della gestione del marchio per suo conto;
4) la fondazione si muove molto poco (anche perchè quando lo ha fatto 
le polemiche si sono sprecate), e finora si è mossa solo per evitare la 
decadenza del marchio per non uso (il famoso "giro di lettere" di 
qualche anno fa).
Per tutti questi motivi, e per altri, non mi aspetto alcuna 
opposizione da parte loro.
Trattandosi, per quanto riguarda il "Linux Day", di una manifestazione 
di promozione senza (immagino) scopo di lucro, potrebbero anche 
limitarsi ad una sublicenza (magari "strettina") gratuita.
Che non rispondano proprio (soprattutto se contattati nel corso di una 
procedura di registrazione del marchio), mi parrebbe strano.

>Non ho mai detto che Torvalds non si può opporre (è inconcepibile 
questo).
>Ho detto che se si opponesse (sulla base di motivi a noi 
sconosciuti, 
>data la licenza), la sua opposizione (sempreché ritenuta 
ammissibile: 
>"in primis... " - dissi) non avrebbe buon esito processuale ("ex 
>post..." - aggiunsi).

Qui non sono certo di seguirti. Probabilmente siamo ancora sui due 
piani del "di fatto" e del "diritto di".

>Vorrei essere smentito dai fatti, non da teorie.
>Perché con le teorie sono capace di smentirmi anche da solo. :-)

Complimenti... ;)

>Mi hanno sempre detto "noi registriamo tutto, poi se viene fatta 
>opposizione il discorso passa alle parti".

Ed è più o meno quel che dicevo anche io, quando si faceva il discorso 
sulle attribuzioni dell'ufficio brevetti e marchi in relazione 
all'esame della domanda di registrazione.


>La mia "amica" al G12, però, mi dice come lavora, come prova a 
>conciliare le parti... mi dice cose che
>e mi fa capire cose che la lettera della legge non ci può suggerire, 
>addirittura lei partecipa alla stesura della legge
>e mi ha aperto una piccola finestra sugli sviluppi futuri... che poi 
>nascono sulla base dei suoi rapporti con professori o colleghi...
>insomma, tutto molto bello (una telefonata di 1 ora), ma, alla fine, 
ci 
>vogliono risposte concrete, però.
>
>Per questo ci tengo molto ad avere un rapporto con lei e 
possibilmente a 
>ragionare con lei
>su temi (come quello del marchio non commerciale, sulla riferibilità 
>della commercialità alla persona giuridica o al tipo di 
utilizzazione... )
>che ci riguardano direttamente e che potrebbero anche prendere una 
piega 
>più chiara (questa apprendo essere, tra l'altro, una priorità) e a 
noi 
>più favorevole.
>
>Ora non dico che ci faranno una legge ad personam :-), però, 
certamente, 
>è sentita la necessità di chiarire alcuni aspetti.
>E anche per questo lei è interessata al nostro caso.

Tutto molto bello.
Concordo sull'esigenza di concretezza.

Ciao,

Daniele




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