[Discussioni] Associazione per il Software Libero appoggia la campagna "Il computer è mio e lo gestisco io"

Alberto Cammozzo mmzz a stat.unipd.it
Mer 13 Giu 2007 11:34:28 CEST


On Wed, Jun 13, 2007 at 08:46:21AM +0200, Francesco Potorti` wrote:
> >Associazione per il Software Libero wrote:
> >> promossa dal Prof. Renzo Davoli per la liberalizzazione del software
> >> preinstallato sui PC.
> 
> Giovanni R." <maverick1818 a libero.it>:
> >Perché le si chiamano "liberalizzazioni", quando si impongono obblighi?
> 
> Probabilmente non è il termine più adatto.  Lo scopo è indebolire i
> monopoli e rendere più forte la concorrenza.  Siccome in un mercato
> senza regole il monopolio tende naturalmente ad emergere, se si vuole
> ridurlo servono regole aggiuntive.

	Vero.   Le proposte  uno  e  due sono  efficaci  nel senso  di
favorire la concorrenza ed il mercato,  ma la tre no.  La richiesta di
fissare  un prezzo  mi  pare decisamente  difficile  che possa  essere
accolta ovunque all'interno dell'UE.

	Alcune osservazioni che ho mandato a Davoli:

	Le liberta' in gioco qui sono  due: 1) quella di chi compra un
PC, che deve poter scegliere se  comprarlo con o senza SO, e 2) quella
del produttore di PC di offrire il SO preinstallato che vuole.

        Va  precisato che  la prima  non riguarda  solo  Microsoft, ma
anche Apple,  e -estendendo  il concetto- investe  appliance, macchine
biomediche e a controllo  numerico, telefonini, lettori MP3, eccetera.
La seconda liberta' ovviamente non riguarda produttori di hardware che
forniscono anche software ad-hoc sul loro hw.

        Una norma che obblighi  anche solo a precisare l'incidenza del
SO  nel prezzo  del  bundle PC+SO  e  consenta di  poter scegliere  se
acquistarlo o no ha queste conseguenze:
        - e' a  favore della  concorrenza tra SO  diversi, attualmente
nulla nel desktop (ma non in server e embedded).
        - limita gli accordi tra produttori di  SO e di PC e di questi
ultimi tra loro:  prezzi fissati al difuori dal  mercato per via della
mancata competizione.
        - inibisce  atteggiamenti monopolistici di  discriminazione di
prezzo che sappiamo si verificano  (prezzo piu' alto a chi e' disposto
a pagare  e piu'  basso a  chi ha potere  contrattuale). Vedi  il caso
della  municipalita'  di Monaco:  sconti  paurosi  a  chi minaccia  di
abbandonare MS.
        - limita  atteggiamenti  opportunistici  (Tipo: "Il  PC  costa
uguale con Windows o Linux")  lucrando dietro al prezzo nascosto della
licenza non gratuita.
	- eventuali  eccessive differenze di  prezzo tra  il "listino"
del  SO da solo  e il  prezzo offerto  dagli OEM  potrebbe interessare
l'antitrust.   A mio  avviso non  vi e'  la necessita'  di  imporre il
prezzo. Il  fatto che il prezzo  della licenza in  bundle sia pubblico
come quello  della licenza  standalone dovrebbe essere  sufficiente ad
evidenziare   accordi  di  cartello   e  discriminazione   del  prezzo
conseguenti al  monopolio, sui quali  l'authority per la  tutela della
concorrenza del mercato sarebbe chiamata ad intervenire.


	Ciao
		Alberto



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