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[Antonio Russo]

Il giorno gio, 14/06/2007 alle 15.59 +0200, Flavia Marzano ha scritto:

> Non possiamo fare finta che i politici siano diversi da quello che sono, 
> possiamo solo:

Posso correggerti?

Non possiamo far finta che i politici *italiani* siano diversi.
Io attualmente abito in Francia e lavoro per la PA francese, non è che
sia il paradiso in terra ma se un assessore scrive nel suo blog quello
che ha scritto Salvatori, il giorno dopo deve *come minimo* spiegare al
Consiglio le sue affermazioni. Chiaro, in questo paese hanno tagliato la
testa al re, e malgrado siano passati più di 200 anni è un fatto molto
vivo nella memoria collettiva.

> 1. prenderne atto
> 2. provare a cambiarli
> 
> 1. Prenderne atto significa: prenderli per il loro verso, ovvero, se ci 
> interessa ottenere qualcosa da loro usare il linguaggio e gli strumenti che 
> a loro interessano e che sono disposti ad ascoltare.

Io quando mi rivolgo alle istituzioni utilizzo sempre un linguaggio
corretto e supporto quello che dico con fatti e documenti. Non capisco
cosa significa "linguaggio che sono disposti ad ascoltare". Lo dico
senza ironia.
 
> 
> 2. Provare a cambiarli, beh... ho meno idee, ci provo da 20 anni senza 
> risultati evidenti: conto sui giovani!

Un primo passo potrebbe essere di trattarli come quello che sono:
persone che hanno il mestiere di amministrare la cosa pubblica. Tutto
qua.
Come tratti tu l'amministratore del *tuo* condominio? Devi parlare un
linguaggio speciale? Devi usare strumenti sofisticati. Non mi pare.
Dunque i politici vanno trattati come quello che sono, con rispetto ed
educazione si presentano i fatti e i documenti senza tanti complimenti e
gli si chiede di modificare le loro azioni se queste sono contro
l'interesse della comunità. 
Ciao

Anton