[Discussioni] Torvalds, Sun e GPLv3
Roberto A. Foglietta
roberto.foglietta a gmail.com
Mar 19 Giu 2007 10:32:26 CEST
Il 18/06/07, Nicola A. Grossi<k2 a larivoluzione.it> ha scritto:
> Roberto A. Foglietta ha scritto:
[cut]
> >>
> >
> > Stai facendo confusione:
> >
> >
> Ah, ma davvero?
>
> > 1) perchè non si parla di contratto ma di licenza
> >
> >
> Una licenza può ben essere un contratto: in Italia lo è.
Leggere e comprendere il diritto sono due cose diverse così come
leggere il codice sorgente e capire tutte le implicazioni piuttosto
che comprendere che sia una variabile o una chiamata a funzione.
Tu leggi la parola contratto ma tale parola viene utilizzata
indifferentemente per molte cose differentemente disciplinate che
vanno dalla vendita al dettaglio fino alla licenza software. Si tratta
cioè di un termine generico affatto distintivo [1].
Qui sono elencati i modi per l'accettazione di una licenza, i quali
per altro hanno dovuto essere disciplinati a parte (etichetta sulla
scatola mi pare sia l'ultimo introdotto) in quanto tale contratto
risulta piuttosto differente da quelli precedentemente normati.
http://it.wikipedia.org/wiki/Licenza_%28informatica%29
Infatti il contratto stipulato attraverso la semplice transazione di
un bene o di un diritto non produce effetti successivi e altri
obblighi se non la mera transazione del bene o diritto. Ad esempio il
diritto alla garanzia non è trasferito ma appositamente legiferato
cioè è un diritto extra contrattuale derivante da uno status di uno o
entrambi gli agenti, ad es.: venditore di professione, acquirente.
Mentre la licenza impone obblighi accessori che per essere validi
avrebbero bisogno di un accordo. Anche il contratto reale [2] per il
quale: "Siffatti contratti costituiscono una deroga al principio
generale secondo cui il contratto si perfeziona col il solo consenso
(cfr. artt. 1376 cc. e ss.)." non va bene per licenza in quanto non vi
è bene materiale trasferito ma soprattutto non vi è la consapevolezza
dell'offerente che l'offerta è stata accettata.
Insomma la licenza è una forma contrattuale a se stante in quanto non
rientra nelle forme contrattuali precedenti.
[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_reale
>
> > 2) perchè non si parla di clausole vessatorie che sono tali solo per
> >l'utenza privata e non per chi ne fa mestiere (attività professionale,
> >impresa, commercio, etc. etc.)
> >
> >
>
> Eh?? Le calusole vessatorie sono tali solo per l'utenza privata e non
> per chi ne fa mestiere?? :-)
> Quali sono le clausole vessatorie? Lo sai?
http://www.assoutenti.it/normclausvess.html
>
> > 3) perchè dove si parla di clausole contrattuali illecite nei
> >contratti esse devono considerarsi nulle fermo restante il contratto
> >stipulato quindi solo quelle sono abrogate ex legge.
> >
> >
> "La nullità parziale di un contratto o la nullità di singole clausole
> importa la nullità dell intero contratto, se risulta che i contraenti
> non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo contenuto che è
> colpita dalla nullità." (art. 1419.1 c.c.)
>
> Cosa significa secondo te?
>
Ribadisce un caso particolare del principio per cui un contratto per
non essere nullo deve essere stipulato come accordo di mutuo interesse
fra le parti a stipularlo. Cioè qualcosa in cambio di qualcos'altro.
Se la parte di contratto che è nulla per legge trasforma il contratto
in qualcosa in cambio di nulla o nulla in cambio di qualcosa il
contratto è del tutto nullo.
In ogni caso si applica ai soli contratti nei quali l'accettazione è
formale in quanto nei contratti che prevedono il perfezionamento con
il trasferimento o lo scambio di beni, servizi, moneta, etc. etc. tale
principio è rispettato per definizione (se uno prende una mela e non
mi paga è appropriazione indebita, in questo caso il contratto non è
perfezionato mancando il trasferimento del corrispettivo, furto se il
prendere la mela avviene contro la mia volontà o di nascosto).
La licenza è un caso particolare ma anche in questo caso se parte di
essa è nulla non implica la nullità del tutto fermo restando il fatto
che essa ha senso in termini contrattuali: "chi usa questo software mi
deve pagare 10$ e il diritto di primae noctis con sua figlia al
compimento della maggiore età di questa o immediatamente dopo
l'accettazione implicita nell'uso se già maggiorenne". La clausula
primae noctis è nulla fermo restando il resto in quanto la primae
noctis è un bene indisponibile alla parte accettante e comunque
sarebbe nulla in quanto obbligazione verso terzi il contratto (la
figlia).
Ciao,
--
/roberto
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