[Discussioni] Il rettore dell'Università di Trento risponde
Francesco Potorti`
pot a potorti.it
Mer 20 Giu 2007 10:21:39 CEST
Simo Sorce:
>Io penso che un idiota non riesce a diventare rettore, quindi se
>sostiene che MS fa la carita' prende in giro il giornalista e tutti i
>lettori.
Non sostiene quello, infatti.
>Se il giornalista fosse serio
Da una premessa fantasiosa si può ricavare di tutto.
>Il rettore pero' mostra di essere (o di fare) ignorante in materia di
>brevetti. Se una scoperta e' pubblicata diventa di dominio pubblico e
>nessuno la puo' brevettare.
Nulla di strano da una parte, ma l'obiezione è semplicistica. Ha fatto
un'intervista, non un trattato. Ovviamente se ci fosse qualcosa di
brevettabile la pubblicazione verrebbe ritardata del necessario.
>Inoltre il fatto che ci siano brevetti non preclude che il centro ne
>permetta lo sfruttamento commerciale, perche' lo vieta? a che cosa puo'
>mai servire la ricerca se non la si puo' liberamente usare, chi ne trae
>vantaggio? Perche' il pubblico dovrebbe finanziarla se poi non puo'
>essere usata?
Queste sono domande retoriche, immagino. Comunque ne discuto nel mio
lungo messaggio di qualche giorno fa.
>L'unica cosa su cui sono curioso e' se e' vero che Assoli e' stata
>invitata a Povo, e se cosi' e', qual'e' la motivazione per cui non ci e'
>andata.
Immagino perché sarebbe stato troppo complicato. Il bilancio è pubblico
ed autocontenuto, se ti fanno vedere le carte devi essere in grado di
valutare se ti hanno fatto vedere tutto, altrimenti è poco utile: è il
lavoro che fanno le società di revisione, e non è semplice.
Luca Brivio:
>Aspettiamo di conoscere quali sono i salari (se volete posso cercare di
>mettermi in contatto con qualcuno che lavora là...).
Sarebbe certamente interessante, fallo senz'altro.
>Ah giusto, perché quando una grande azienda statunitense in pessimi rapporti
>con l'UE ci mette il nome e un quarto del denaro (e basta, che io sappia) per
>poi condividere i risultati è molto più facile rientrare nei programmi di
>finanziamenti europei! Forse che le gare di cui parla siano gare
>di "lobbying" (leggasi lubrificazione).
No, ha ragione il rettore, e non per motivi ignobili, come ho detto
prima e come ho discusso qualche giorno fa.
>ottenere dei brevetti è perché spera di poterli licenziare o vendere... Ma a
>chi? E chi intasca il ricavato? (vorrei sperare solo l'Università, dato che
>Microsoft non è che uno sponsor, da quanto si può constatare)
In questo caso non sarebbe l'università, ma la società i cui soci sono
l'università di Trento e MSR (che è un socio, non uno sponsor).
>Ma soprattutto: vietare l'uso commerciale a terzi significa riservarselo. Chi
>se lo riserva?
La società di cui si parla.
>Comunque quella della ditta cinese è da brivido. :-(
È realistica.
>(E poi, perché proprio cinese?)
Quando ero giovane questo ruolo lo ricoprivano i giapponesi, il pericolo
giallo delle radioline a transistor che nella vulgata comune erano
incapaci di fare alcunché che non fosse copiato. Ora tocca ai cinesi.
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